Milena Fantinel – Giocando con l’architettura

Informazioni Evento

Luogo
EX POSTE
Corso Vittorio Emanuele III , Sabaudia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

lunedì/venerdì 9,00 – 13,30 /15,30 -18,00

Vernissage
12/03/2012
Contatti
Email: eventi@madarte.it
Biglietti

ingresso libero

Artisti
Milena Fantinel
Generi
fotografia, personale

Sabaudia diviene dinnanzi a Milena, lo scenario ludico dell’improvvisazione, la proiezione romantica dei propri occhi, la disgregazione divertita della materia imperante, la colorazione pittorica dei grigi marmi.

Comunicato stampa

EVENTO COLLATERALE MAD Donna 2012:
“Giocando con l’architettura”
omaggio fotografico a Sabaudia
di Milena Fantinel

TESTO CRITICO DI Francesca Piovan, critica e storica dell’arte:

« Tra il passato nostro e il nostro presente non esiste incompatibilità. Noi non vogliamo rompere con la tradizione: è la tradizione che si trasforma, assume aspetti nuovi, sotto i quali pochi la riconoscono. »
(Questa affermazione del 1926 riassume il linguaggio costruttivo e materico de “Il gruppo dei 7”, movimento artistico razionalista costituito dagli architetti Luigi Figini, Guido Frette, Sebastiano Larco, Gino Pollini, Carlo Enrico Lava, Giuseppe Terragni e Ubaldo Castagnola.)
Sabaudia è figlia di tale enunciato, è figlia del razionalismo, dell’allineamento architettonico, del rigoroso schematismo, di un ordine rigido e assoluto.
L’ equilibrio imperante però può, e deve essere stravolto, di nuovo “la tradizione si trasforma” come in una spirale storica senza inizio e senza fine.
La mutazione avviene nella mente, nell’approccio ideale alle cose, nel potere immaginario, nell’accostamento di elementi estranei, nella visione innovativa e giovane delle cose.
Sabaudia diviene dinnanzi a Milena, lo scenario ludico dell’improvvisazione, la proiezione romantica dei propri occhi, la disgregazione divertita della materia imperante, la colorazione pittorica dei grigi marmi.
La spirale storica senza inizio e senza fine si muove tra le mani di Milena, in cerchi ed in cerca di una nuova freschezza e assetati di dinamismo, assumono forme colorate.
L’intreccio tra il passato nostro e il nostro presente continua…”