Milk & Cookies

Informazioni Evento

Luogo
TUBE CULTURE HALL
Piazza XXV Aprile , Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Tuesday - Friday: 3 - 7 pm
Saturday: by appointment only

Vernissage
12/02/2025

ore 18

Curatori
Jemma Elliott-Israelson
Generi
arte contemporanea, collettiva

La mostra Milk and Cookies raccoglie una struggente collezione di opere figurative, intrecciando temi della memoria, della nostalgia e dell’interiorità.

Comunicato stampa

Tube Culture Hall è lieta di presentare Milk & Cookies una mostra collettiva con Amit Berman, Charles Laib Bitton, Louise Janet, Deb Koo e Ollie White curata da Jemma Elliott-Israelson che inaugurerà il 12 Febbraio dalle ore 18.
La mostra Milk and Cookies raccoglie una struggente collezione di opere figurative, intrecciando temi della memoria, della nostalgia e dell'interiorità. Attraverso 17 opere, gli artisti internazionali presenti approfondiscono gli aspetti intimi dell'esperienza umana attraverso la rappresentazione di spazi interni, momenti fermi, memoria e riflessione interiore. La scelta di puntare sul lavoro figurativo in Milk and Cookies nasce dalla sua capacità di ancorare i temi della nostalgia e dell'intimità all'interno dell’esperienza umana.
Ritraendo momenti privati e interiori spesso perduti nelle realtà curate della tecnologia, dei social media e della fotografia, la mostra rivela la solitudine e la disconnessione della vita moderna, ricordandoci al contempo la profonda bellezza delle connessioni e dei ricordi quotidiani.
I dipinti evidenziano anche la tensione tra la connessione umana e la disconnessione contemporanea. La maggior parte delle nostre interazioni personali sono ora spesso mediate attraverso gli schermi, lasciando dietro di sé un senso di solitudine nonostante l'iper-connettività. Queste opere contrastano questo distacco digitale immortalando momenti fugaci e banali ed elevandoli a spazi di profonda riflessione e significato attraverso il mezzo della pittura. Attingendo alla tradizione della natura morta, diversi artisti enfatizzano lo sguardo ravvicinato, rifiutando la cultura frenetica e usa e getta del consumismo a favore di un'osservazione e di un'interpretazione più profonde di oggetti, sentimenti e momenti. In tal modo, Milk and Cookies funge da meditazione sulla presenza, la memoria e il significato silenzioso della vita quotidiana.
Opere come Cake For The Holidays and Afternoon Festivities di Deb Koo attingono da ricordi personali, trasformando ambientazioni di natura morta in riflessi senza tempo di gioia e eredità. Allo stesso modo, A Storm in My Grandmother's Tea Set and Sowing di Amit Berman fondono l'eredità familiare con temi di rinnovamento e tenerezza, sottolineando come gli oggetti e le relazioni possano contenere storie emotive.
Il tema dell'intimità permea tutto, dal delicato ritratto dell'amicizia di Louise Janet in Sleepover alla sua esplorazione dei legami familiari in My Mother and Me. Le opere minimaliste di Ollie White, come Green Shoes in Box e Twins, evocano sia la solitudine che la connessione attraverso oggetti antropomorfi, mentre Resting FromPainting di Charles Laib Bitton e Claire Resting enfatizzano i momenti insignificanti ma profondi della vita quotidiana giustapponendo la grande scala della tela con l'immediatezza di un momento privato.
Insieme, queste opere invitano gli spettatori a riflettere sulle proprie esperienze di nostalgia e vicinanza. In tal modo, Milk and Cookies ci ricorda il potere dell'arte di rallentarci, incoraggiandoci a trovare un significato nella quiete, nell’osservazione e nei momenti inosservati che modellano le nostre vite.

Amit Berman, 1994. Vive e lavora tra Tel Aviv, Israele e l'Italia.
Tra i recenti successi di Berman segnaliamo la partecipazione a "I confini dell'alterità / The Contours of Otherness" al Museo Ebraico di Venezia durante la Biennale di Venezia 2024. È stato selezionato per diverse residenze, tra cui The Cabin, Los Angeles (novembre 2024) e Cabane Georgina, Marsiglia (luglio 2024). Berman esporrà in una prossima mostra collettiva al Museo di Arte Contemporanea di Haifa (aprile 2025).

Charles Laib Bitton, 1985, Bruxelles, Belgio. Vive e lavora a Firenze.
Bitton si è formato alla Kunstakademie Düsseldorf (2018-2022) e all'Akademie der Bildenden Künste di Vienna (2016-2018). Tra le varie residenze si ricordano il Van Gogh Huis Museum di Zundert (2019) e il Kala Art Institute di Berkeley (2017). Le sue mostre personali includono "Fringe" al Basho's Promise, Firenze (2024) e "The Silver Medallion" al Super Super Markt, Berlino (2023).

Louise Janet, 1999, Parigi, Francia. Vive e lavora a Montreuil, Francia.
Laureata alle Beaux-Arts di Parigi, Janet ha ricevuto riconoscimenti dalla critica, tra cui la Diamond Bourse for Drawing nel 2020. Le sue recenti mostre personali includono "Building Stories" presso le Galeries Elsa Meunier e Mathilde le Coz (2024) e "How the Days Turn" presso la Scroll Gallery di New York (2024). Ha inoltre partecipato a mostre collettive come "La Jeunesse a Toujours Raison" alla Galerie Strouk, Parigi (2024) e "Interior Worlds" presso Taymour Grahne Projects, Londra (2024).

Deb Koo, 1990, Seoul, Corea del Sud. Vive e lavora: Charlotte, North Carolina, USA
Koo ha conseguito un MFA in Pittura Occidentale presso la Ewha Womans University, Seoul (2017) e una laurea in Studio Art presso lo Smith College, Northampton, MA (2013). Ha esposto a livello internazionale, tra cui mostre personali come "With Sugar on Top" alla Tchotchke Gallery di Brooklyn (2023) e "Sweet" alla Sozo Gallery di Charlotte (2022).

Ollie White, 2000, Regno Unito. Vive e lavora: Londra, Regno Unito.
Il lavoro di White spesso bilancia osservazione e immaginazione, mescolando elementi reali e di finzione per creare spazi contemplativi. Le sue opere provocano domande sul significato e sulla rappresentazione, offrendo agli spettatori una finestra sulle profondità emotive delle sue esplorazioni artistiche. White si è formato al Royal College of Art di Londra e ha esposto le sue opere alla Royal Academy Summer Exhibition del 2024.