Mirabilia et Antiquaria: opere per una collezione
In mostra il progetto di acquisizione di opere d’arte contemporanea che vuole, nel panorama internazionale, valorizzare le esperienze artistiche più significative.
Comunicato stampa
Negli spazi di Villa d'Este, a partire dal 16 maggio fino al 7 luglio 2024 l’Istituto Autonomo Villa Adriana e Villa d’Este - VILLÆ ospita Mirabilia et Antiquaria: opere per una collezione, esposizione delle opere degli artisti Stefano Arienti, Flavio Favelli, Nico Vascellari e Nicola Verlato, recentemente entrate a far parte della collezione di arte contemporanea dell’Istituto, grazie al bando PAC 2022-2023 della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Insieme, saranno visibili al pubblico anche l’opera dell’artista Petra Feriancová e i lavori di Thomas Braida, Gianni Caravaggio, Francesco de Grandi, Mariangela Levita, Andrea Mastrovito, Giusy Pirrotta, Davide Serpetti, Luca Trevisani, Luca Vitone, già presenti in collezione e raccolte nell’esposizione permanente dal titolo Deposito d'Arte Contemporanea al Santuario di Ercole Vincitore.
L’attività dell’Istituto in ambito contemporaneo è volta a portare nuove narrazioni tra passato e presente, per sensibilizzare il pubblico a diverse esperienze di fruizione dei siti e a una diversa sensibilizzazione dei luoghi.
Il progetto espositivo Mirabilia et Antiquaria: opere per una collezione sarà presentato al pubblico e alla stampa in occasione della apertura a Villa d’Este del Giardino dei melàngholi - giovedì 23 maggio 2024 ore 17.30.
“Le continua ricerche nel panorama dell’arte contemporanea e l’acquisizione di opere sono volte a rafforzare il collegamento fra la storicità dell’Istituto e la fruibilità di questi luoghi nel presente - dichiara Andrea Bruciati Direttore delle Villæ di Tivoli -. Il dialogo della nuova collezione con i depositi e le opere in situ sottolinea l’intento a voler proseguire il principio di innovazione e modernità che da sempre caratterizza l’esistenza di Villa Adriana e Villa d’Este, all’avanguardia nel momento della loro fondazione e che hanno dettato i principi dell’estetica nella loro epoca.
Anche l’apertura del Giardino dei melàngholi, che oggi accoglie il roseto con la nuova Rosa Arsa Estensis, è un evento all’insegna della novità che ripercorre le orme del passato, quando nel Rinascimento c’erano collezioni botaniche, rientrando anche nella nostra attenzione contemporanea verso la natura e la biodiversità.”
Il progetto di acquisizione di opere d’arte contemporanea vuole, nel panorama internazionale, valorizzare le esperienze artistiche più significative; inoltre, tutti gli artisti selezionati sono stati scelti perché possiedono le peculiarità identitarie che contraddistinguono i siti che accoglieranno e conserveranno le loro opere: Villa Adriana, Villa d’Este e il Santuario di Ercole Vincitore.