Mirco Denicolò – Historia Naturalis
Sulla base delle informazioni descritte dallo stampatore, Denicolo’ ripropone le 13 tavole perdute, utilizzando la ceramica in luogo della carta, ma fondando la narrazione grafica sugli stili xilografici delle stampe piu’ antiche.
Comunicato stampa
Historia Naturalis, in mostra dal 16 settembre ai Magazzini Criminali di Sassuolo in occasione del Festival della Filosofia, è un lavoro di evocazione, visiva e letteraria, di documentazione immaginaria della parte nascosta del Regno animale. Si tratta di 13 tavole di Mirco Denicolò che egli stesso definisce: “Fuori testo”. Il suo lavoro gioca con ironia sul rapporto tra vero e falso.
In questo lavoro i piani della finzione e quelli della realtà si mescolano in una narrazione doppiamente falsa: quella delle opere in mostra che raffigurano pesci immaginari come se fossero a corredo di una enciclopedia naturale e quella di un racconto immaginario (compreso nel catalogo) in cui Denicolò spiega che queste tavole sono nate grazie all’incontro, a Venezia, di un vecchio stampatore. Denicolò immagina che in un trattato di storia naturale del Cinquecento siano mancate le illustrazioni relative al mondo marino, programmate ma poi cassate perché troppo costose.
Sulla base delle informazioni descritte dallo stampatore, Denicolò ripropone le 13 tavole perdute, utilizzando la ceramica in luogo della carta, ma fondando la narrazione grafica sugli stili xilografici delle stampe più antiche.
Il titolo scelto dalla curatrice Luiza Samanda Turrini recupera la Naturalis Historia di Plinio il Vecchio del 77 dc, uno dei più antichi compendi sulla natura e uno dei primi tentativi di classificazione.
“Denicolò - scrive la curatrice - mette insieme scienza, storia, narrazione ed incisioni su argilla, per riflettere sui confini che ci sono fra il vero e il falso, la natura e la cultura, il reale e l’immaginario. Una topografia fluttuante, affilata, nebbiosa, dove si colloca l’istanza generativa dell’arte”.
Mirco Denicolò è nato 1962. Ha studiato negli Istituti d'Arte di Pesaro e Faenza. Il suo lavoro prende le mosse dai mondi della ceramica e della grafica. Insegna all’Istituto Superiore Industrie Artistiche e nella Scuola di Disegno di Faenza. Quest’anno espone anche alla 54esima Biennale di Venezia, Padiglione Italia, Emilia-Romagna fino al 10 ottobre.
http://www.mircodenicolo.it
Luiza Samanda Turrini (Polonia, 1979) è pubblicista, critica d’arte e curatrice free-lance. Scrive per Drome e Lobodilattice. Ha pubblicato per le riviste Bang Art, Parol, Le Voci della Luna, 2.0, Inside; per i siti Succo Acido, Whipart, NakedFlavour, Braintwisting, Retort, Carmilla, Sassuolonline; per i quotidiani L’informazione, La Gazzetta di Modena, e il manifesto. È resident curator per la galleria Magazzini Criminali. Ha curato eventi per le gallerie: Art Ekyp, Nuovo Comparto, Paggeria Arte. Annovi Contemporanea, Studio Cannaviello. Ha redatto pezzi per Post-Monument, il catalogo della XIV Biennale Internazionale di Scultura di Carrara.