Mirco Marchelli – Mezza bellezza
“…La mostra sarà divisa in due spazi diversi e in due tempi distanti – spiega Marchelli – ma anche, perché io sono alto e “altezza mezza bellezza”, dicevano i miei vecchi.”
Comunicato stampa
Per gustare al meglio l’ultimo ciclo “pittorico” di un non pittore come Mirco Marchelli bisogna avere orecchio, andare piano, scavare in profondità e sapere che Marchelli non dipinge, compone. “Mezza bellezza” è una dichiarazione di intenti: metà bellezza si vede nelle forme, nei colori, nella materia manipolata e amata, con cui l’artista crea oggetti indefinibili, che poi battezza con titoli precisi, provocatori e illuminanti; l’altra metà è invisibile agli occhi e bisogna imparare ad ascoltarla.
«…La mostra sarà divisa in due spazi diversi e in due tempi distanti – spiega Marchelli – ma anche, perché io sono alto e “altezza mezza bellezza”, dicevano i miei vecchi. Le cinquanta nuove opere che ho preparato per la mostra, però, non sono grandi, ma molto, molto piccole…» – chiosa ironico.
Il ciclo “Mezza bellezza” è dunque dedicato a opere di medio e piccolo formato, che l’artista predilige, affiancate da una nuova serie di ceramiche dalla connotazione fortemente simbolica, perché, a ben guardare, tutto in Marchelli è work in progress. Il suo modo stesso di vivere e di abitare nelle due case-studio – sotto la cupola dell’Assunta di Ovada, o al fresco della cascina di San Lorenzo – esprime la spasmodica ricerca di cose belle, di amici fedeli, di vino buono, di felicità.