Mirco Marchelli – Tante belle cose
La mostra Tante belle cose, dal titolo benaugurante, ispirato alla frase tipica del saluto piemontese d’antan, si presenta in realtà come fortemente innovativa. Innovativa nei materiali, innanzi tutto.
Comunicato stampa
Artista dalle capacità poliedriche, dalla metà degli anni Novanta Marchelli sviluppa, in continuità con la sua ricerca musicale, le prime opere nel campo delle arti visive. Le chiavi interpretative del suo lavoro sono la memoria e il fascino che si sprigiona da oggetti di uso comune, rivestiti da uno strato di cera che le eterna e trasfigura. L’artista ridona così vita e significato ai materiali, mettendo a frutto le loro risonanze e le storie di cui sono espressione per raccontare qualcosa di nuovo.
Nelle opere in mostra, materiali diversi quali gesso, cemento bianco, scagliola, diventano la pagina bianca su cui l’artista crea nuove forme, ottenute ritagliando materiali inconsueti. Così gomma, stoffa, mattoni, cocci, scelti per le loro armonie cromatiche, diventano gli elementi di un nuovo linguaggio, tessere colorate di un mosaico contemporaneo assolutamente personale.
Il titolo della mostra, Tante belle cose, è ispirato alla frase di buon augurio che un tempo accompagnava il tipico saluto piemontese. Allo stesso tempo, con l’ironia che da sempre lo contraddistingue, Marchelli invita il pubblico a visitare una mostra ricca di “tante belle opere”.
Mirco Marchelli è nato a Novi Ligure nel 1963. Vive e lavora a Ovada, in provincia di Alessandria.
Dal 1994, la sua attività espositiva s’intensifica con numerose mostre personali in Italia e all’estero, in particolare in Germania, Francia e Spagna. Nel 1998 espone alla Galerie Sfeir Semler di Amburgo, seguita nel 2000 dalla collettiva Carte Blanche à Helene de Franchis, presso la Galerie Lucien Durand Le Gaillard di Parigi. Negli anni Duemila le sue opere sono state presentate in mostre personali quali alla Galerie Bäumler di Regensburg, 2001; allo Studio La Città di Verona, 2000 e 2003; alla Galleria Miquel Alzueta di Barcellona, 2005, 2007 e 2009. Nel 2011 partecipa alla 54° Biennale d’Arte di Venezia, Padiglione Italia, a cura di Luca Beatrice. Tra le recenti mostre personali: Stato, Participio Passato, Accademia Filarmonica, Casale Monferrato, 2011; Mezza bellezza, Marcorossi artecontemporanea di Milano e Pietrasanta, 2012; Scena muta per nuvole basse, Palazzo Fortuny, Venezia, 2013; Via Crucis, Fondazione Lercaro, Bologna, 2014; Canzoni in levare, Museo Ettore Guatelli, Collecchio, 2016. L’ultima mostra presso la nostra galleria di Milano nel 2018, intitolata A capo, è dedicata alle opere in ceramica realizzate dall’artista ad Albisola Capo.