Mirosław Bałka – at my beginning is my end

Informazioni Evento

Luogo
AEDICULA RAFFAELLA CORTESE
via C. Colombo, 54, Albisola Superiore, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Artisti
Mirosław Bałka
Generi
arte contemporanea, personale

Una scultura, un’esplorazione profonda dei limiti umani: in questo ciclo di lavori, l’artista indaga la fragilità del corpo, sia fisica che psicologica.

Comunicato stampa

Le cose offrono riparo a coloro che stanno accanto ad esse, nella loro ombra,
impregnate di dolore e della propria essenza mortale.
Un’opera d’arte offre riparo all’essenza delle cose e delle persone.
Le accoglie al proprio fianco.
Così un’opera espone il mondo, invitandolo a essere abitato di nuovo.2
Galleria Raffaella Cortese è lieta di dedicare lo spazio di Albisola alla presentazione
dell’opera storica 2x(30x15x8), 193x60x30, ø6x21 (1993) di Mirosław Bałka,
appartenente alla serie dei primi anni ’90 My body cannot do everything I ask for.
Una scultura, un’esplorazione profonda dei limiti umani: in questo ciclo di lavori,
l’artista indaga la fragilità del corpo, sia fisica che psicologica, e la sua intima
connessione con la materia, la memoria e l’identità, intrecciando il rapporto tra
silenzio, vuoto, presenza e assenza.
La scultura evocativa si sviluppa nell’ambiente in tre sezioni distinte, ciascuna
incarnando una presenza fisica e una risonanza simbolica.
Inizia con una soglia, uno spazio liminale che segna un confine—sia tangibile che
concettuale—e ci invita a entrare nella narrazione dell’opera.
Segue una struttura simile a un letto, che accoglie due invisibili raggi di luce,
simbolicamente allineati come fosse una colonna vertebrale, avvolta sotto una
coperta d’acciaio, in bilico tra protezione e occultamento.
Infine, un contenitore, che richiama l’ombra di un fiore o un’urna. Evoca un senso
di finalità, come “l’ultima data alla fine di una frase.” Questo elemento diventa una
metafora della chiusura, dei resti di un viaggio o delle tracce di un’esistenza.
Con un linguaggio scultoreo radicato nel minimalismo e nel simbolismo, Bałka
infonde in ogni elemento strati di significati personali e universali. La sua opera
invita a riflettere sulla vulnerabilità del corpo umano e sull’impercettibile natura delle
esperienze interiori, offrendo uno spazio in cui il silenzio parla e le ombre offrono
rifugio.