Mirroring rispecchiarsi nella Dea
Protagoniste dell’esposizione curata da Angelamaria Golfarelli, due artiste di fama internazionale: Rosetta Berardi e Alessandra Bonoli, che con le loro opere esprimono pienamente il tema conduttore attraverso la relazione fra arte e Natura (è infatti la Terra la Dea citata nel titolo della mostra).
Comunicato stampa
Si inaugura sabato 7 marzo 2015 alle ore 17,30 nella straordinaria cornice dell’Oratorio San Sebastiano (c/o il complesso museale del San Domenico) la nona edizione della mostra promossa da UDI Forlì - Archivio UDI Forlì-Cesena, dal titolo: Mirroring – rispecchiarsi nella Dea.
Protagoniste dell’esposizione curata da Angelamaria Golfarelli, due artiste di fama internazionale: Rosetta Berardi e Alessandra Bonoli, che con le loro opere esprimono pienamente il tema conduttore attraverso la relazione fra arte e Natura (è infatti la Terra la Dea citata nel titolo della mostra). Una relazione che nel percorso espositivo di entrambe le artiste è sempre stata fondante ed ha ispirato, nel caso di Rosetta Berardi, numerosissime sue opere ed installazioni, e nel caso di Alessandra Bonoli è divenuta elemento totalitario della sua intera produzione artistica.
Mirroring propone, di Rosetta, uno straordinario lavoro pittorico di grandissimo impatto emotivo e poetico dedicato al rogo della pineta di Ravenna, che giocando sui toni del bianco e del nero eleva la rappresentazione di un dramma reale delineato dalla spettrale raffigurazione dei pini carbonizzati verso una sacralità profonda e seducente che impone una riflessione inderogabile sul ruolo devastante dell’uomo nei confronti dell’ambiente che abita e di cui, troppo spesso, dispone senza misura e rispetto.
Alessandra, invece, da interlocutrice appassionata del paesaggio e delle sue più arcaiche e remote sonorità, espone le sue sculture geometriche offrendo ai visitatori l’incontro inusuale con le rigide regole matematiche che misurano il rapporto con la materia e lo spazio, e una sensibilità svelata e delicatissima che sancisce una visione ideale dell’artista e dell’opera d’arte che nell’ambiente non solo si colloca ma di cui riproduce i suoni e i respiri/sospiri, rivolgendo alla Dea profonda attenzione e rispecchiandosi in essa.
In un’amalgama perfetta che questa mostra sa rendere sia attraverso l’indagabilità di un evento doloroso, sia nella spettacolarità di un ascolto condiviso del respiro della Terra. Perché Rosetta Berardi e Alessandra Bonoli hanno voluto riempire di significati espressi e messaggi occulti il loro lavoro che, identificando il femminile con la Terra, consacra l’arte ad unico ed irrinunciabile elemento d’unione, portatore di rinascita e bellezza. Un elemento portatore di vita, quella stessa di cui Donne e Natura da sempre sono portatrici.