Missing Masses #11: Oltrecittà
Artisti, teorici sociali e cittadini hanno sperimentato lungo tutto il 2015 nuove forme di condivisione dell’innovazione urbana.
Comunicato stampa
Comune di Quarrata – Villa La Magia
Missing Masses #11
OLTRECITTÀ
dal 31 ottobre al 22 novembre 2015
inaugurazione sabato 31 ottobre 2015, ore 18
artisti: Filippo Basetti, Lisa Batacchi, Chiara Bettazzi, Francesca Catastini, Federico Cavallini,
Vittorio Cavallini, Leone Contini, Federico Gori, Valentina Lapolla, Rachel Morellet,
Mona Mohagheghi, Olga Pavlenko, Eva Sauer, Justin Randolph Thompson, Enrico Vezzi.
teorici sociali: Mirko Alagna, Ginaluca Bonaiuti, Marco Bontempi, Luigi Burroni,
Filippo Buccarelli, Dimitri D’Andrea.
imprese: Agriturismo Il Calesse, Antico Birrificio Magni, Azienda Agricola Betti, Bianco Perla, Campaldino Legnami, Cappelli Divani, Cassigoli, Ditta Drovandi Daniele, Cosmo Tre,
Creazioni Divina, Dea, Elfi elettro forniture Italia, Estro, Falegnameria Il Laboratorio, Formitalia, Alexandro Fini, Fratelli Lunardi, Giovannetti Collezioni, Gradi, Michelacci Fusti, Novo Italia,
Oriental Caffè, Parentesi Quadra, Simand, Tesi Group, Torneria Denis Peruzzi.
a cura di Giacomo Bazzani
Artisti, teorici sociali e cittadini hanno sperimentato lungo tutto il 2015 nuove forme di condivisione dell’innovazione urbana. Sono opere pensate collettivamente a partire dalle emergenze cittadine, forme di processi produttivi sostenibili, nuovi modi di pensare il collettivo e i legami che tengono la società. La città di Quarrata come un laboratorio di innovazione sociale, estetica e teorica.
15 artisti contemporanei, 7 filosofi politici e sociologi del Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Firenze e 26 imprese della città di Quarrata, lungo tutto il 2015 stanno lavorando ad un laboratorio partecipato che cerca di dare risposte nuove al tema, sia locale che globale, dell’innovazione economica, della condivisione delle scelte, della visione sostenibile del futuro.
Dopo un anno di visite collettive nelle aziende di Quarrata e di seminari di discussione presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Firenze, la mostra di Villa La Magia raccoglie le opere frutto di questo percorso collettivo. Opere nate dall’incontro o in collaborazione tra gli artisti e le aziende; ma opere anche discusse dibattute con i teorici sociali nei loro effetti e significati, nelle relazioni che creano con gli spettatori, i cittadini e la città in senso lato.
La mostra
Il processo creativo ha visto due moti dinamici che ne hanno modificato il tradizionale ordine. Un moto endogeno ha reso le opere frutto di una discussione collettiva tra artisti, teorici e imprese, e le opere, poi, hanno restituito alla collettività una serie di collaborazioni tra imprese, inedite nella storia del distretto del mobile. Successivamente queste opere hanno attivato una serie di collaborazioni a catena di attori sociali non solitamente coinvolti nelle pratiche artistiche contemporanee.
Justin Randolph Thompson ha realizzato la sua biga “Rock Chariot in the Middle of the Air” in collaborazione con la falegnameria il Laboratorio, la Torneria Peruzzi, la falegnameria Michelacci Fusti, l’azienda di biancheria Creazioni Divina e il Biscottificio Fratelli Lunardi. Un processo creativo e produttivo trasversale, nato dall’idea di un commercio di vicinato e cooperativo. Forme di produzione che sovrappongono i ruoli consolidati nei tradizionali modelli economici, come l’opera di Mona Mohaghegi che raccoglie una ricerca antropologica comparata sulle forme di socializzazione legate al rito del caffè e la traduce in un laboratorio ludico per bambini che realizzano disegni per le confezioni distribuite dalla locale azienda di caffè. Eva Sauer fa della produzione di tappeti contemporanei una forma di indagine degli effetti collaterali dello sviluppo economico; Rachel Morellet, la rende invece un momento di evasione e commistione tra i linguaggi, sovrapponendo imballaggi, produzione artistica e produzione commerciale. Una produzione commerciale che viene totalmente sposata nelle sue forme da Olga Pavlenko che produce per l’azienda Dea una tovaglia mimetica e raffinata nelle forme, recuperando una singolare dimensione sociale dei prodotti di uso. Una dimensione che viene radicalizzata nell’opera di Valentina Lapolla: una lampada da terra, prodotta dalla collaborazione di due aziende, si attiva soltanto quando più di una persona vi stanno sotto. Esiste la possibilità individuale del consumo di beni? E della vita sociale? Vittorio Cavallini reinterpreta il rapporto nato dall’incontro con le aziende in altrettanti totem mistici. Un tentativo di non dire, parallelo al riutilizzo organico dei materiali di scarto delle imprese di Federico Cavallini, ed all’accumulazione dell’archivio perenne di modelli della torneria Peruzzi di Chiara Bettazzi. Un scivolamento verso la materia e la sua essenza, sempre vera e costruita, come nell’opera in cemento di Federico Gori, o nella natura generatrice, e insieme costruita, nell’istallazione fotografica di Francesca Catastini. Il racconto di un presente sospeso tra crisi e futuro nei cercatesori diLeone Contini; una narrazione che lega i luoghi della città nel film di Filippo Basetti costruendo, suo malgrado, un nuovo sogno collettivo. Un viaggio itinerante sul presente, in cui ognuno non può che essere autore in prima persona con gli zaini di Lisa Batacchi, ed in cui, come dimostra la platea comune di Enrico Vezzi, fatta di sedie donate per la collettività, il legame tra le persone è già presente in ogni forma economica, e necessità solo di essere riconosciuto e percorso.
Crediti
L’iniziativa è parte del progetto Missing Masses - Masse Mancanti, a cura di Giacomo Bazzani, realizzato da Comune di Monsummano Terme, Comune di Quarrata, Comune di Serravalle Pistoiese, Università di Firenze - Dipartimento di Scienze politiche e sociali, Fondazione Jorio Vivarelli, Fondazione Giovanni Michelucci e Associazione culturale Uscita Pistoia. Iniziativa è realizzata in collaborazione con il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, nell’ambito del progetto regionale “Cantiere Toscana Contemporanea”, e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. L’opera di Mona Mohagheghi è realizzata in collaborazione con lo Spazio Giovani “Al Kalè” dell’Associazione di Volontariato Pozzo di Giacobbe. Le schede degli artisti sono a cura di Stefania Rinaldi.