Moataz Nasr – THE journey of a Griffin

Informazioni Evento

Luogo
VILLA PACCHIANI
Piazza Pier Paolo Pasolini , Santa Croce sull'Arno, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

ven - dom 16.00/20.00; chiuso 24 - 26 dicembre e 1 gennaio

Vernissage
07/12/2013

ore 17

Contatti
Email: silviapichini@ngi.it
Patrocini

Progetto: Comune di Pisa e Comune di Santa Croce sull’Arno in collaborazione con GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Le Moulin e Associazione Arte Continua; Regione Toscana, Progetto realizzato nell’ambito di Toscanaincontemporanea 2012
Con il contributo di: Gruppo Argol Villanova, Piaggio & C S.p.A., Renato Corti S.p.A.
Contributo tecnico: Visual Computing Laboratory, Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione (CNR-ISTI), Consiglio Nazionale delle Ricerche
Ringraziamenti: Associazione Conciatori di Santa Croce sull’Arno, Opera della Primaziale Pisana, Fondazione Piaggio

Artisti
Moataz Nasr
Curatori
Ilaria Mariotti
Generi
arte contemporanea, personale

Il Centro Espositivo SMS San Michele degli Scalzi e Villa Pacchiani inaugurano Moataz Nasr. Un ponte tra Pisa e Santa Croce sull’Arno. Un progetto a cura di Ilaria Mariotti.

Comunicato stampa

Sabato 7 dicembre il Centro Espositivo SMS San Michele degli Scalzi e Villa Pacchiani inaugurano Moataz Nasr. Un ponte tra Pisa e Santa Croce sull’Arno. Un progetto a cura di Ilaria Mariotti, realizzato dal Comune di Pisa e dal Comune di Santa Croce sull'Arno, finanziato dalla Regione Toscana realizzato nell’ambito di Toscanaincontemporanea 2012, in collaborazione con GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Le Moulin e Associazione Arte Continua.

Partendo dal concetto che l’arte contemporanea possa costituire un linguaggio universale, una comune esperienza da declinare a seconda di sensibilità e culture diverse, la curatrice del progetto chiama ad intervenire e a dialogare con il territorio pisano uno tra gli artisti arabi più affermati sulla scena contemporanea internazionale, Moataz Nasr. “Ho invitato Moataz Nasr, spiega Ilaria Mariotti, a interagire con due diverse realtà urbane, Pisa e Santa Croce sull’Arno e con due diversi modi di vivere la dimensione di incontro tra persone e culture. A Pisa il mondo islamico è presente in una dimensione storica e monumentale, a testimoniare un movimento di persone, pensieri, sistemi sociali e culturali complessi rimangono opere meravigliose (la Cattedrale, le sue decorazioni, i bacini ceramici collocati sulle chiese della città) prodotte nel passato e oggi conservate perché “beni culturali”. A Santa Croce sull’Arno la relazione tra persone provenienti da zone diverse del mondo è testimoniata da una complessa realtà sociale (circa il 21% della popolazione è costituita da migranti) ed è qualcosa che si legge immediatamente camminando per le strade. Moataz Nasr intreccia nei suoi lavori una dimensione personale, coglie le fragilità personali confrontandole con questioni globali, legge nei sistemi produttivi tradizionali e industriali una possibilità di riflessione sulle dinamiche di un presente complesso: ho così inteso di invitarlo ad un incontro con un territorio che non conosceva e con una dimensione culturale che si è rivelata sorprendente.”

Progetto che propone un confronto tra un artista internazionale e il territorio fatto da persone, saperi, tessuto urbano, tradizione industriale, si è posto da subito quale occasione per creare connessioni. Innanzi tutto tra i due Comuni, di Pisa e Santa Croce sull’Arno. Per Dario Danti, Assessore alla Cultura del Comune di Pisa: “Creare ponti fra città e paesi è fondamentale, nel dialogo e nella contaminazione fra differenti culture. Oggi, questo “mare liquido” che è divenuta l'Europa può essere navigato viaggiando su strade che non sono necessariamente quelle ordinarie. Questa è una delle sfide che ho raccolto e che in questo progetto vede una tappa significativa”. “Seguire la progettazione e la realizzazione di questo progetto, come Assessore alla Cultura del Comune di Santa Croce, dice Mariangela Bucci, ha significato lavorare concretamente a livello di rete, valorizzando le diverse potenzialità delle due realtà. La mostra permetterà una migliore conoscenza, ai cittadini, di una realtà limitrofa nota ma, forse, non “vista”. Questo progetto ci invita, tutti, non solo a guardare ma anche a vedere la realtà che ci circonda”. E Mario Cristiani, Presidente Associazione Arte Continua e fondatore GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Le Moulin: “Quello che mi auguro è che da questo progetto, connesso con quanto realizzato dall’Associazione negli anni precedenti, possa nascere un'alleanza virtuosa fra comunità internazionale dell'arte e comunità locali, fra artisti internazionali, centri di ricerca universitari, alto artigianato, industria tecnologicamente avanzata per far sì che dalla Toscana nasca un nuovo modello di dialogo fra bellezza e capacità umana. Speriamo che l'incontro fra arte, tecnica, scienze e tecnologia porti dalla Toscana un messaggio nel mondo di bellezza, dignità e rispetto”.

Testimone del complesso processo culturale che il mondo islamico sta attraversando, Nasr fa della sua appartenenza geografica pretesto per andare oltre i confini politici e religiosi, proiettarsi verso il dialogo tra culture e storie. Il progetto mette in evidenza alcuni tratti salienti della ricerca dell’artista egiziano: il multiculturalismo e la propensione a considerare la cultura un elemento fluido che si rinnova e si trasforma in relazione all’incontro con l’altro; l’attenzione al presente, inteso come effetto di una stratificazione storica; l’adozione di un doppio binario creativo dove l’elemento soggettivo e autobiografico si combina al racconto di una condizione collettiva, antropologicamente rilevabile, storicamente e contestualmente configurata.

Le opere che Moataz Nasr concepisce appositamente per il Centro Espositivo SMS San Michele degli Scalzi a Pisa e per Villa Pacchiani a Santa Croce sull’Arno sono il frutto di nove mesi di scambi, sopralluoghi e incontri avvenuti tra l’artista e il territorio che lo ospita.

Pisa in epoca medioevale è stata Repubblica Marinara, molte sono le testimonianze di persone o manufatti provenienti dall’area islamica. “Cosa ho amato di Pisa visitando la Cattedrale, il Battistero, il Camposanto Monumentale e la Torre, dichiara l’artista, è stata quella mescolanza di due culture diverse, che si manifesta in una forma e modi che appaiono semplici e facili. L’architettura occidentale che si fonde con il linguaggio islamico. All’interno del Battistero ho trovato sculture meravigliose: colonne, colori, decorazioni, pavimenti che parlano di questo incontro. Non c’è fastidio o fatica in questo incontro, non c’è un “noi” e un “voi”. Riferendosi poi al Grifone di Pisa, la celebre scultura in bronzo di fattura islamica, originariamente posizionata sulla sommità della Cattedrale e oggi conservata nel Museo dell’Opera del Duomo di Pisa, prosegue “il grifone può essere stato prodotto ovunque, portato da ovunque, ma l’aspetto che più mi ha colpito è l’operazione di mettere questo oggetto sulla Cattedrale in un contesto generale che parla di un incontro tra popoli e culture.” Animale mitologico, frutto dell’assemblaggio di tante nature diverse, ciascuna delle quali porta con sé la forza, l’astuzia, il coraggio, il grifo riunisce i segni dell’acqua, del fuoco, della terra e dell’aria, deriva dalla fenice che rinasce dopo la morte. Le iscrizioni di augurio in caratteri cufici che il grifo bronzeo reca sul corpo rendono la scultura un dono eccezionale e benaugurale. Moataz Nasr ‘traghetta’ idealmente il grifo pisano a Santa Croce sull’Arno, sviluppando per Villa Pacchiani il progetto THE journey of a Griffin. Rigenera la figura dell’animale mitologico in cuoio e realizza l’opera The return of a Griffin. “Il cuoio, spiega la curatrice, è il materiale che rappresenta l’identità di Santa Croce sull’Arno, la lavorazione del pellame è storicamente propria di questo territorio che ha fatto delle sue competenze artigianali e creative cifra distintiva di un made in Italy esportato in tutto il mondo. Nell’industria del pellame sono impiegati moltissimi migranti che in tempi diversi sono arrivati a Santa Croce sull’Arno, una comunità fatta da persone che vengono da parti diverse del mondo e che, talvolta faticosamente, convivono nello stesso luogo praticando religioni diverse, avendo immaginari di provenienza totalmente differenti. La scultura di Moataz Nasr diventa, nel progetto espositivo, un elemento significante attorno al quale catalizzare una serie di riflessioni sulla comunità multietnica di Santa Croce sull’Arno, un collegamento (tramite dislocazione dell’oggetto simbolico) da luogo di culto monumentale a oggetto che vive in una società contemporanea complessa e diversificata.” Il percorso espositivo di Villa Pacchiani è completato da documenti e fotografie che testimoniano il lungo processo di lavorazione dell’opera e che suggeriscono la complessità iconografico/storica del grifo. L’opera d’arte prodotta nel passato diventa in THE journey of a Griffin il punto di partenza e l’occasione per raccontare i vari metodi conoscitivi dell’oggetto che, se interrogato, risponde a sollecitazioni diverse suggerendo modalità diverse di incontro: l’esperienza personale, l’interpretazione iconografica, la dimensione simbolica, il viaggio fisico dell’oggetto, il viaggio nella sua riproduzione in cuoio, lo studio e l’analisi scientifica.

Il progetto che Moataz Nasr concepisce per il Centro Espositivo SMS San Michele degli Scalzi di Pisa dal titolo Harmonia si sviluppa a partire dall’aspetto produttivo del territorio, che l’artista identifica nella Vespa, lo scooter della Piaggio brevettato nel 1946 e considerato uno dei prodotti del disegno industriale più famosi al mondo. Utilizzato spesso come simbolo del design italiano, per Nasr diventa veicolo, in senso figurato, di un’identità territoriale e nazionale. Vacanze romane, l’opera centrale che l’artista realizza per la mostra a Pisa, si compone di otto Vespa disposte a formare un ottagono, collegate le une alle altre attraverso la condivisione di una ruota. Il progetto, sviluppato con il supporto della Fondazione Piaggio, è stato seguito dall’artista in diretta collaborazione con la direzione tecnica Piaggio e Gruppo Argol Villanova. Il numero otto è fra i simboli più antichi: è il numero della rosa dei venti, ma anche della Torre dei Venti ateniese e, ancora, dei petali del loto e perciò, nella terminologia buddista, dei sentieri della Via; è considerato il numero dell'equilibrio cosmico, nelle antiche religioni pagane l'otto è il simbolo dell'Infinito, è un numero magico nella fisica nucleare. L’ottagono è una figura geometrica che ricorre in molti lavori di Moataz Nasr, è un elemento simbolico che l’artista scopre ricorrente anche nell’architettura della città toscana: nel fonte battesimale del Battistero, nel pulpito di Giovanni Pisano, nelle tante decorazioni di matrice islamica conservate presso il Museo dell’Opera del Duomo Pisa. Con Vacanze romane Moataz Nasr trasferisce l’ottagono nella nostra vita quotidiana, lo fa componendo la sua installazione in una forma chiusa (la circolarità della vita), utilizzando un oggetto che serve per spostarsi (la vita è fatta di energia), che possa muoversi tra le persone usando un oggetto che quotidianamente le persone utilizzano. Il titolo, in particolare, rimanda al famosissimo film che, nel 1953, rese famosa la Vespa in tutto il mondo. Tutti ricordano la vitalità, la bellezza, la gioia e la spensieratezza di quel tour romano in sella al veicolo. Attorno a Vacanze romane si dispongono altri lavori dell’artista, video installazioni, fotografiche, sculture. Un nutrito gruppo di opere inedite per il pubblico italiano che insistono sul tema dell’identità personale, di un popolo e di un momento storico in un’oscillazione continua tra la dimensione personale e collettiva in senso globale.

Moataz Nasr. Un ponte tra Pisa e Santa Croce sull’Arno sarà accompagnato da un catalogo con testi critici di Ilaria Mariotti e apparato fotografico documentativo della mostra.