Mochilero Vol. 3| Migrazioni

Informazioni Evento

Luogo
STUDIO QUIPU
Via Romanello da Forlì 24, Pigneto , Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal martedì al sabato, ore 11.30/14 e 16/20

Vernissage
29/02/2024

ore 18.30

Curatori
Emanuela Robustelli
Generi
arte contemporanea, collettiva

Lo Studio Quipu in occasione della terza edizione di Mochilero, invita gli artisti a interpretare la tematica “Migrazioni” attraverso la propria esperienza per condividere con lo spettatore una personale visione e raccontare i confini incontrati e superati durante i loro viaggi.

Comunicato stampa

Lo Studio Quipu in occasione della terza edizione di Mochilero, invita gli artisti a interpretare la tematica “Migrazioni” attraverso la propria esperienza per condividere con lo spettatore una personale visione e raccontare i confini incontrati e superati durante i loro viaggi. Attraverso una narrazione per immagini, gli artisti mettono a fuoco le diverse accezione del termine: dal punto di vista più classico della migrazione alla trasmigrazione delle anime come viaggio ciclico dello spirito o attraverso una visione più antropologica, percorrendo il tema delle migrazioni culturali come risultato dell’incontro, della contaminazione e sedimentazione di culture di latitudini diverse, che incrociandosi nei secoli hanno conformato la società meticcia della quale facciamo parte oggi.

 

Siamo parte di una popolazione che migra da secoli, e che in questi viaggi ha saputo portare le loro visioni in diverse parti del mondo e a sua volta imparare tecniche e tecnologie, integrandole alla propria cultura. La mostra vuole raccontare il fenomeno della migrazione come flusso energetico continuo, che può coinvolgere tutti in un determinato momento della vita. Mochilero Vol. 3| Migrazioni, presenta una selezione di opere dei protagonistə della street art. Questa retrospettiva vuole offrire una visione sul panorama dell’arte urbana, mettendo in luce le ricerche e le sperimentazioni stilistiche e facendo attenzione ai diversi linguaggi artistici urbani. Dipingere la strada è una scelta, una filosofia di vita.

 

L’artista-mochilero ha gli strumenti del mestiere sulle proprie spalle mentre percorre le città cercando superfici vuote su cui “scrivere”. Il cammino di questa ricerca diventa un viaggio, un percorso continuo fatto di partenze e arrivi, di sentieri e fermate, un andare perpetuo nel tempo e nello spazio prospettando nuovi incontri o scontri. La strada si dimostra un vettore comunicativo fondamentale, crocevia di riflessioni fruibili a tutti, sia sotto forma di segni, di parole o immagini.

 

Le opere in mostra rivelano la capacità di questi artisti di utilizzare anche altri medium espressivi rimanendo fedeli alla propria sperimentazione artistica. Possono utilizzare le superfici murali, la carta, la tela, la fotografia, la tecnica incisoria o quella scultorea, ma la loro poetica non cambia, non si snatura. L’odore della “strada” permane nei colori, nelle forme o nel codice grafico che li caratterizza. Hanno stili, linguaggi e ritmi differenti, ma sono tutti accomunati dall’idea di “fare strada”, di elevarla ad assioma artistico qualitativo.

 

Malgrado numerose operazioni commerciali abbiano innescato un meccanismo di denaturalizzazione dei cosiddetti murales, riteniamo che alcunə artistə siano riuscitə a rimanere indipendenti, facendo sentire la loro voce, lasciando un segno in comunione alla comunità e al contesto, difendendo l’identità di questo fragile e mutevole fenomeno artistico.