Mohamed Keita – Kene
Si svolgerà presso la Libreria Griotdi Roma la presentazione del libro KENE-Mohamed Keita. Nel rispetto delle norme anti Covid la presentazione sarà fruibile sulle pagine Facebook della Libreria Griot e di studiokene.
Comunicato stampa
Sabato 12 dicembre alle ore 18 si svolgerà presso la Libreria Griotdi Roma la presentazione del libro KENE-Mohamed Keita. Nel rispetto delle norme anti Covid la presentazione sarà fruibile sulle pagine Facebook della Libreria Griot e di studiokene. Parteciperanno all’incontro Giulio Cederna, che ha curato la pubblicazione, Mohamed Keita,(fotografo e ideatore progetto KENE), Francesca Sibani(editor Africa e Asia per Internazionale). Introduce e modera Giuseppe Cederna
Il fotografo Mohamed Keita, 26 anni, proveniente dalla Costa d’Avorio, arriva nel 2010 a Roma, come rifugiato politico. L’incontro con la fotografia rappresenta una svolta, divenendo presto una professione, che Mohamed decide di condividere con gli altri, usando l’arte come strumento di ricerca urbana e come mezzo di trasformazione sociale. Nasce così KENE (che in Mandingo significa Spazio), un viaggio che riporta Keita in Africa, in Mali, a Bamako, con l’obiettivo di creare uno spazio dove i ragazzi possano imparare la fotografia come punto di partenza verso un’educazione primaria e un accrescimento culturale. Comincia così la storia di Kene.
Il libro, ricchissimo di immagini, ha accompagnato fino ad oggi questo percorso di partecipazione e autonarrazione del progetto Kene e le mostre svoltesi da febbraio ad agosto 2020 al Centro per l’arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato e da ottobre a novembre 2020 al MANN di Napoli.
All’interno, i testi di Sara Alberani, Alessia Bulgari, Marco Delogu, Mohamed Keita, Yves Lègal, Cristiana Perrella, Alessandro Triulzi, Dagmawi Yimer. È edito da Fondazione Pianoterra che sostiene inoltre il progetto Kene.
Il libro è un vero e proprio diario di quanto realizzato a Bamako. Le pubblicazioni saranno acquistabili sia sul bookshop online della Libreria Griot (www.libreriagriot.it), sia sul sito che accompagna il progetto Kene (www.studiokene.org). Acquistare un libro o un’opera del progetto Kene permette di partecipare a questa avventura, sostenendo le attività laboratoriali che il gruppo di lavoro sta conducendo in Mali, contribuendo allo sviluppo comunitario inteso in senso più ampio, con interventi di risanamento idrico e azioni di promozione dei diritti e della salute delle donne.
I mesi della primavera ed estate sono stati particolarmente turbolenti per il Mali, colpito come il resto del mondo dagli effetti della pandemia di Covid-19. In questo periodo il centro KENE, nato nell’estate 2017 nel quartiere di Kanadjiguilaa Bamako, ha proseguito le attività senza interruzioni, adottando tutte le misure possibili per contenere il rischio di eventuali contagi. È aumentato il numero degli allievi dei laboratori fotografici, che da 9sono diventati 16. Il centro sta diventando un punto di riferimento e luogo di aggregazione per i giovani all’interno della comunità, non solo per gli allievi ma anche per famiglie. Nel frattempo alla struttura è stato aggiunto un piano, la cui costruzione è in via di ultimazione con l’obiettivo di ampliare l’offerta educativa.
Il tema dell’educazione è importantissimo nella ricerca e nell’etica di Mohamed Keita: KENE è infatti un progetto nato nella migrazione, intesa come spazio simbolico interstiziale che varca confini e frontiere e si muove in diverse direzioni: dall’Africa all’Italia, dall’Italia all’Africa, da un paese all’altro dell’Africa (dal Mali al Kenya, dove si svolge un altro laboratorio nell’ambito del progetto KENE), da una città all’altra in Italia.