Mondi Possibili
Due secoli d’arte dalle collezioni di Pordenone
Comunicato stampa
È un’enciclopedia del visibile e del possibile dell’immaginario artistico d’autore la mostra presentata oggi, "Mondi Possibili. Due secoli d’arte dalle collezioni di Pordenone", a cura di Alessandro Del Puppo e William Cortés Casarrubios, realizzata dal Comune di Pordenone con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e con la collaborazione dell’Università degli Studi di Udine, del Centro Iniziative Culturali Pordenone, della Diocesi di Concordia Pordenone, della Fondazione Concordia Sette e della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia. Un’esposizione che mette in luce opere di grande valore, un vero patrimonio culturale del territorio, già talvolta esposte nel corso degli anni passati ma che ritornano oggi attraverso percorsi inediti, opere riscoperte, frutto di accurate indagini e di studi specialistici.
“Continua con questa splendida mostra la riscoperta dei tesori di Pordenone conservati nei depositi museali e finora nascosti al pubblico. Un’operazione – specifica il Vicesindaco e Assessore alla Cultura di Pordenone, Alberto Parigi – che mantiene le promesse e che non era mai stata realizzata in modo così strutturale e ampio. Inoltre, l’opzione del biglietto unico e il coinvolgimento di più sedi museali, anche non comunali, dimostra la visione di questo assessorato alla cultura di rendere concreta l’idea di una rete museale cittadina e di un sistema culturale che fa squadra”.
Quasi 140 opere di pittura, scultura e disegno selezionate,
Più che i nomi singoli di grande interesse vi sono alcuni percorsi alternativi, i “mondi possibili” appunto, che la selezione di opere traccia all’interno dell’arte del secolo scorso, per raccontare la storia sbalorditiva di una città e del suo immenso patrimonio artistico. Si parte da una selezione di alcune opere tra l’Ottocento e il Novecento per arrivare alle tendenze più rappresentative di quello che è stato il mosaico di espressioni artistiche negli anni compresi tra le due guerre fino al secondo dopoguerra. Riemergono così alla luce tesori che provengono anche dal lontano Oriente grazie al lascito fatto al Comune di Pordenone dal Cardinale Celso Costantini (1876-1958), originario di Castions di Zoppola e primo delegato apostolico in Cina dal 1922 al 1933. Ma troviamo anche una serie di opere di pittori locali toccati dallo sguardo di Pier Paolo Pasolini, nella sezione allestita presso la Casa dello Studente Antonio Zanussi.
Nello spettro dei “mondi possibili” che la mostra si propone di indagare, si è inoltre dedicata una sezione al lavoro di diversi artisti friulani che nel complesso periodo del secondo dopoguerra nella stagione neorealista – e negli anni a seguire – rivolsero uno sguardo attento alla città di Pordenone e al paesaggio circostante, dando vita a un “realismo lirico” che trovò nel paesaggio una fonte inesauribile d’ispirazione, liberandosi da una troppo rigida interpretazione del nuovo credo realista. Il nucleo di opere qui presentate, a differenza delle altre sezioni del percorso espositivo, proviene interamente dall’importante Collezione Concordia Sette, patrimonio della Fondazione omonima, la cui gestione culturale e artistica è affidata al Centro Iniziative Culturali Pordenone, realtà cittadina e territoriale che da decenni si conferma quale punto di riferimento fondamentale nell'ambito della ricerca e valorizzazione dell'arte contemporanea.
La scelta allestitiva, raccontata anche nel catalogo della mostra, ha privilegiato un approccio tematico articolato in otto sezioni, per altrettanti mondi possibili.
“Questa mostra è la naturale prosecuzione di un progetto avviato alcuni anni fa – osserva il curatore, Alessandro Del Puppo – e segna un’importante collaborazione tra Università e territorio sul piano dello studio e della valorizzazione dell’arte moderna e contemporanea. Tre mi sembrano i punti importanti che abbiamo condiviso e che si configurano come buone pratiche, anche per il futuro: il recupero del patrimonio artistico malnoto, il concreto incremento delle collezioni attraverso la committenza ad artisti oggi operanti in regione e infine il diretto coinvolgimento di giovani studiosi formatisi nel nostro Ateneo”.
Dal 10 settembre 2023 al 28 gennaio 2024
Sedi
Galleria Harry Bertoia, Corso Vittorio Emanuele II, 60, Pordenone
Casa dello Studente Antonio Zanussi, Via Concordia Sagittaria 7, Pordenone
Museo Diocesano di Arte Sacra, Via Revedole 1, Pordenone,
Orari di apertura
Galleria Harry Bertoia: venerdì 15.00-19.00, sabato e domenica 10.00-13.00 e 15.00-19.00
Casa dello studente Antonio Zanussi: venerdì, sabato, domenica 15.00- 19.00
Museo Diocesano di Arte Sacra: martedì, venerdì e sabato 9.00-13.00.
Biglietto
Mondi possibili: intero 5,00 euro; ridotto 3,00 euro
Mondi possibili e Museo Civico d’Arte: intero 8,00 euro; ridotto 4,00 euro
Mondi possibili e Museo civico d’Arte e PAFF!: intero 15,00 euro; ridotto 9,00 euro