Monica Frisone – The Myth and the like
In mostra dipinti, disegni e bijoux d’autore di Monica Frisone.
Comunicato stampa
Una mostra d'arte multidisciplinare dell'artista genovese Monica Frisone che indaga il tema del mito in un dialogo tra passato classico e comunicazione contemporanea.
The Myth and the like si terrà negli spazi espositivi della Fabbriceria del Duomo di Pienza (SI) dal 24 aprile al 1 maggio 2016 e vedrà esposte oltre trenta opere, tra dipinti e disegni, e cinquanta gioielli handmade a tema, vere e proprie opere d'arte à porter.
La mostra invita il visitatore a ammirare le opere esposte non solo come creazioni artistiche, ma anche e soprattutto quali strumenti di riflessione e meditazione, tramite cui poter vivere l'esperienza che il filosofo e critico tedesco Walter Benjamin ha chiamato l'aura di un'opera d'arte, il momento in cui il tempo si ferma e i significati risuonano in noi come i miti antichi.
Il pensiero mitico utilizza un linguaggio fortemente simbolico, e la mostra offre la possibilità di osservare le opere e ritrovare in esse gli elementi del mito, con cui poterlo decifrare. Il mito viene continuamente riplasmato, attraverso la rielaborazione artistica si creano delle varianti. Il mito insomma è una realtà in progress. Nella comunicazione contemporanea c'è una moltiplicazione di miti sempre nuovi, che si consumano, "usa e getta", che ci allontanano dalla coscienza della nostra esistenza. In un mondo incerto come quello in cui viviamo, è emersa l'esigenza di ritrovare nel mito il fondamento primordiale a cui ancorarsi. Non si tratta quindi di chiedere dei miti nuovi, ma di trovare una capacità di dialogare con tutto ciò che l'umanità ha costruito nel passato. Il dialogo col mito del passato ci insegna anche a tenere gli occhi aperti sui falsi miti che possono essere proposti nel presente.
Il progetto è pensato per offrire al visitatore la possibilità di vivere un'esperienza artistica diversa e stimolante, un itinerario espositivo che si snoda tra opere d'arte "à accrocher" e "à porter", da appendere o indossare, attraverso il dualismo arte/moda. I gioielli dialogano con le opere che li hanno ispirati, offrendo un modo alternativo di vivere l'arte: indossandola.
Dell'artista e della sua opera è stato scritto: “Ethos anthropoi daimon, sosteneva Eraclito. E davvero il carattere di un uomo è il suo destino, il suo stesso demone che balena nel guizzo d’uno sguardo, nelle espressioni molteplici dei volti di donna ritratti da Monica Frisone. Volti, come archetipi d’una realtà durevole e potente, a schiudere la soglia d’un mondo altro." (dott.ssa P.Valdiserra) E ancora: "La Frisone possiede la cifra rara del magico che infonde grande forza estetica alle opere e dà libero corso ad un'energia che cattura lo sguardo. Una pittura cosmopolita, un lavoro brillante, in splendida progressione, dall'impatto sofisticato e glamourous." (dott.ssa G.Cassini, direttore artistico 54° Biennale di Venezia, Padiglione Italia).