Monica Martins – Forza Interiore
I lavori uniscono tecnologia e pittura, sono un processo creativo affidato a materiali e processi digitali in cui l’artista coinvolge gli spettatori in una esperienza assolutamente contemporanea in bilico tra disegno, pittura e sogno.
Comunicato stampa
Mostra Personale di
Monica Martins
Centro Ignazio Cerio – Piazzetta Umberto I – Capri
Dal 16 al 31 luglio 2011
“La storia ha dimostrato che ogni progresso nel modo di comunicare crea una cultura della comunicazione
del tutto nuova e Monica Martins, con le sue tecniche pittoriche, esprime la sua volontà di comunicare
attraverso l’arte. I suoi lavori sono una strabiliante unione di tecnologia e pittura, è un processo creativo
affidato a materiali e processi digitali in cui l’artista coinvolge gli spettatori in una esperienza assolutamente
contemporanea in bilico tra disegno, pittura e sogno.
Elabora questa tecnica digitale dalle possibilità illimitate e vuole svilupparla ulteriormente in una tecnica
più sottile e penetrante che sia insieme fare e conoscere, operazione manuale della materia e operazione
mentale, ideazione.” (Professoressa Assunta Cuozzo, Ca Foscari – Venezia)
Monica Martins, nata a Recife – Brasil. esporrà 12 dei suoi lavori. , in questa sua prima mostra personale,
frutto del premio vinto nella sezione grafica – III Premio Laetitia Cerio- Capri.
“Dal disegno di base, traccia di un’idea articolata tra linea e colore, Monica Martins elabora un cromatismo
pirotecnico debitore di un “ Tropicalismo dell’Anima” che non l’abbandona mai, ma che anzi ne guida e
condiziona le scelte. Da qui il colore vivo, pulsante, autentica forza della Natura, ancorchè magari generato
da un algoritmo, che è base e forza di un’Arte che coinvolge, eccita, talvolta stordisce. Da qui anche la
straordinaria capacità di piegare la Tecnica, padrone delle nostre vite, a un’espressione così umana,
personale. Un racconto che se sviluppa tra cromie esaltanti per dipanarsi tra luci ed effetti che guidano la
nostra percezione verso i territori inesplorati dell’Altrove. “ (Beppe Palomba).