Morandi metafisico. Tre disegni. Una storia
Il Museo Morandi possiede tre disegni che, pur essendo cronologicamente successivi a quel solo anno (estate 1918 – tardo autunno 1919) in cui Morandi si avvicina alla Metafisica, possono a pieno titolo appartenere a quel gusto.
Comunicato stampa
Anche Giorgio Morandi è stato un pittore "metafisico". Le opere in cui si può percepire una vicinanza stilistica a quelle dei principali esponenti della Metafisica sono 21 (comprendendo anche quelle oscillanti tra Metafisica e "Valori Plastici") e sono prevalentemente dipinti ad olio.
Queste tele si conservano per lo più in alcuni dei più importanti musei italiani (quella appartenuta a Roberto Longhi venne purtroppo trafugata nel 1981 e ad oggi non è stata ancora ritrovata).
Il Museo Morandi possiede tre disegni che, pur essendo cronologicamente successivi a quel solo anno (estate 1918 - tardo autunno 1919) in cui Morandi si avvicina alla Metafisica, possono a pieno titolo appartenere a quel gusto. Questi rari e preziosi fogli, infatti, tracciati a inchiostro raffigurano rispettivamente due nature morte metafisiche di impianto analogo a quello dei dipinti che si conservano alla Pinacoteca di Brera (Natura morta, 1919, Vitali 44 e Natura morta, 1919, Vitali 43)) e un vaso di fiori che invece richiama il dipinto di collezione privata (Fiori, 1920 - Vitali 56) emblematico della successiva stagione dei "Valori Plastici". I tre disegni, in realtà, risalgono tutti a quel periodo, come si evince dalla carta su cui sono stati schizzati seppur con una precisione quasi descrittiva. Morandi ha utilizzato infatti il verso di cedole librarie della celebre casa editrice d'arte "Valori Plastici" fondata nel 1918 dall'artista ed editore Mario Broglio. I fogli provengono, non a caso, dal fondo archivistico della rivista romana e, andati in asta a Roma nell'aprile del 1999, sono stati acquistati dal Comune di Bologna arricchendo così la collezione del Museo Morandi. "Penso - scrive per l'appunto Marilena Pasquali nel catalogo Finarte - “che il giovane Morandi trovandosi insieme all'amico Mario Broglio in un incontro, probabilmente tenutosi a Bologna, abbia voluto 'raccontargli' quali dipinti desiderava fossero pubblicati sul numero IV di Valori Plastici, apparso nel 1921” e aggiunge poi “Ritengo che questi tre disegni possano ascriversi al 1919 - 1920 e che uniscano all'intrinseco valore documentario e storico un pizzico di poeticità e di diversità".