Morlotti per un amico
La mostra di Ennio Morlotti (Lecco 1910-Milano 1992) nasce dall’idea di ricordare l’amicizia che legava i due artisti ed è un’occasione per visitare la casa museo di Angelo Vaninetti (Regoledo di Cosio, 1924-1997) voluta dalla figlia del pittore.
Comunicato stampa
La mostra di Ennio Morlotti (Lecco 1910-Milano 1992) nasce dall’idea di ricordare l’amicizia che legava i due artisti ed è un’occasione per visitare la casa museo di Angelo Vaninetti (Regoledo di Cosio, 1924-1997) voluta dalla figlia del pittore.
Saranno esposte circa trenta opere di Morlotti – tra olii e pastelli – dai lavori degli anni ’40 quando faceva parte del gruppo Corrente con Treccani, Guttuso, Birolli e Cassinari, per proseguire con i paesaggi degli anni ’50 e ’60 che rappresentano l’amato fiume Adda e la cittadina di Imbersago dove ha lavorato e vissuto per un lungo periodo. Ma anche i nudi, gli studi di figura nonché i soggetti dei suoi soggiorni a Bordighera negli anni ‘60, come i cactus e gli ulivi.
Una piccola antologica – preziosa testimonianza – per ricordare un grande maestro del ‘900 italiano che ha tratto ispirazione per i suoi quadri da angoli del nostro territorio. Un pittore intensamente lombardo sia per sensibilità pittorica che per scelte tematiche.
Dal saluto del Sindaco di Imbersago in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria a Ennio Morlotti, 25 settembre 1988: “Un giorno di fine maggio, uno di quei giorni tersi, limpidi con quel cielo sereno di quell’azzurro di Lombardia Lei era in riva all’Adda presso il traghetto e stava iniziando a dipingere una nuova tela. Con degli amici ci avvicinammo cercando di non disturbare, poi uno di noi con discrezione Le chiese quale soggetto stava dipingendo. Lei proseguendo assortito nel Suo lavoro, scrutando come rapito lontano, verso quei monti a Lei familiari dopo un pò rispose: "il silenzio".”