Movimenti artistico-culturali

Informazioni Evento

Il volume, frutto di una ricerca sul campo condotta dagli autori (essi stessi protagonisti) contiene brevi saggi sugli eventi più rilevanti accaduti a Bari nell’ultimo cinquantennio del XX secolo e brevi biografie di artisti, architetti, grafici e pubblicitari, designer e fotografi (circa 250 nomi): come recita il sottotitolo un… repertorio e non certo una enciclopedia.

Comunicato stampa

Venerdì 4 maggio alle ore 18 nella Sala delle Lauree “V.Starace “ della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Bari (p.zza Cesare Battisti,1, II piano) sarà presentato il volume MOVIMENTI ARTISTICO CULTURALI A BARI. 1950-2000. REPERTORIO DI EVENTI E PROTAGONISTI. ARTE ARCHITETTURA GRAFICA E PUBBLICITA' DESIGN FOTOGRAFIA CULTURA. a cura di Saverio Monno - prefazione di Giandomenico Amendola. Scritti di Lia De Venere, Geppi De Liso, Michele Lastilla, Ilaria Carella, Nicola Signorile, Daniele Trevisi, Enzo Velati. (edizioni dal sud).

Interverranno:
prof. Nicola Costantino, Rettore del Politecnico di Bari
prof. Ennio Triggiani, Preside della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Bari
prof. Pasquale Bellini, Direttore dell'Accademia di Belle Arti di Bari
prof. Franco Chiarello, docente di sociologia Università di Bari
prof. Geppi De Liso, graphic designer
prof. Lorenzo Netti, docente di architettura e design al Politecnico di Bari.

Coordina il prof. Saverio Monno, curatore del volume, docente Università IULM di Milano

L’iniziativa ha il patrocinio di prestigiose istituzioni baresi, come la Facoltà di Scienze Politiche, il Politecnico, l’Accademia di Belle arti e dell’Università IULM di Milano.

Il volume, frutto di una ricerca sul campo condotta dagli autori (essi stessi protagonisti) contiene brevi saggi sugli eventi più rilevanti accaduti a Bari nell’ultimo cinquantennio del XX secolo e brevi biografie di artisti, architetti, grafici e pubblicitari, designer e fotografi (circa 250 nomi): come recita il sottotitolo un… repertorio e non certo una enciclopedia. Il volume non ha carattere di esaustività, ma è un invito (quasi una provocazione) a riflettere sulla produzione culturale barese in un periodo che ha visto fermenti e movimenti e persone/personaggi che hanno costituito l’humus culturale della città. Senza mitizzazioni (del tipo...i nostri migliori anni..) va riconosciuto che nell’arco di tempo considerato la città ha vissuto un periodo intenso di proposte e di iniziative sia nei campi considerati nel volume sia nel teatro, nella letteratura, nella poesia, nella musica, nel cinema e, aggiungiamo, nello sviluppo artigianale e nella produzione industriale e nel commercio e nella formazione scolastica e universitaria (argomenti questi non toccati nel volume perché già affrontati in altre pregevoli pubblicazioni). Il volume, per dirla con il curatore, è una specie di ricerca del genius loci dei baresi e della capacità delle istituzioni e dei privati di darsi da fare, pur nelle contraddizioni di uno sviluppo che nel rispondere alle sfide del progresso spesso si è trovata a doversi rinchiudere in localismi e incidenti di percorso che ne hanno appannato l’attualità ma che possono e devono essere la risorsa per un futuro con nuovi protagonisti che è già cominciato.