MuralNomad. Da Corrado Cagli a Andy Warhol
Arazzi del XX secolo della Manifattura Scassa.
Comunicato stampa
L’unione di due eccellenze artistiche e imprenditoriali che, grazie al filo e al sapiente uso della mente e delle mani, portarono le manifatture piemontesi a esser riconosciute in campo internazionale.
Il Filatoio, costruito fra il 1676 e il 1678 da Giò Girolamo Galleani per la torcitura del filato, il pregiatissimo organzino esportato a Lione e a Londra e l’Arazzeria Scassa, fondata nel 1957 per iniziativa di Ugo Scassa ad Asti nei locali dell’antica Certosa di Valmanera, hanno in comune proprio questo: il filo, protagonista e comune denominatore di una grande arte, quella tessile, oggi celebrata al Filatoio dalla bellissima serie di arazzi eseguiti con l'antichissima tecnica ad alto liccio.
La mostra testimonia l’incontro fortunato fra la sensibilità degli artisti e l’intuizione di Ugo Scassa, che grazie a un rapporto di collaborazione e sensibilità artistica ed anche amicizia, unì tecnica antica e sensibilità moderna, creando arazzi straordinari basandosi su appositi 'cartoni', disegnati dai più noti artisti contemporanei.