Museo Albino Luciani (MUSAL)
Inaugurazione del Museo “Albino Luciani” (MUSAL), che sorgerà a Canale d’Agordo (Belluno).
Comunicato stampa
INAUGURA UFFICIALMENTE IL 26 AGOSTO 2016 IL MUSEO “ALBINO LUCIANI” (MUSAL) DI CANALE D’AGORDO.
Un allestimento studiato per raccontarne la grandezza e i valori
La tanto attesa inaugurazione del Museo “Albino Luciani” (MUSAL), che sorgerà a Canale d’Agordo (Belluno), è prevista per venerdì 26 agosto 2016.
L’esposizione permanente, il cui progetto di allestimento è stato studiato dall’architetto Marino Baldin affiancato da Loris Serafini - curatore scientifico del museo – sarà situata accanto alla chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista nel centro del paese e ha come obiettivo quello di far conoscere la vita, la formazione e l’insegnamento di Papa Giovanni Paolo I, così da descriverne la profonda preparazione culturale, l’attenzione verso i bisognosi, la semplicità, l’umiltà, la trasparenza dell’operato e la grande sensibilità pastorale.
“Per riuscire a raccontare la vita, il percorso culturale e religioso del Santo Padre e per trasmettere i valori e le opere che lo hanno reso profondamente amato da tutti, abbiamo voluto creare un’atmosfera calda e coinvolgente, grazie allo studio di un percorso che non fosse esclusivamente scientifico e didattico con documenti ed oggetti di vario genere, ma che fosse anche emotivamente coinvolgente con filmati e audio che ripropongono la voce di Albino Luciani”, dichiarano l’Arch. Marino Baldin e Loris Serafini, curatori del museo.
Fondamentale sarà quindi il coinvolgimento emotivo ottenuto attraverso filmati originali e contributi audio selezionati che daranno origine a un percorso sensoriale innovativo.
La grandezza della figura di Albino Luciani emergerà anche dalla conoscenza del contesto stesso in cui è nato e cresciuto, l’antica Pieve di Canale d’Agordo, che vide maturare la sua vocazione.
Le emozioni cresceranno attraversando le varie stanze dell’esposizione in cui oggetti, musiche, scenografie e la pacata voce del Santo Padre, nei suoi discorsi più significativi, avvolgeranno il visitatore facendogli assaporare l’atmosfera di quei tempi. Il Museo si svilupperà su quattro piani.
Seminterrato
Nelle due stanze del seminterrato il progetto museale illustra la storia e il tessuto culturale della Valle del Biois, presentando anche la vita di altre importanti personalità.
Nella prima stanza viene descritta la storia della Pieve di Canale, il centro principale della vallata, nonché l’unica Parrocchia di un tempo.
La seconda stanza è invece dedicata ad alcuni illustri personaggi che nel tempo si sono distinti in campo artistico, culturale e religioso.
Primo piano
Ad articolare i tre ambienti del primo piano sono la storia di Canale d’Agordo e la vita di Albino Luciani nel suo paese natale, dall’infanzia fino alla sua ordinazione sacerdotale.
Nella prima stanza viene illustrata l’opera pastorale dei parroci don Antonio Della Lucia e don Filippo Carli, due punti di riferimento per il giovane Albino.
La seconda e la terza stanza sono riservate al periodo degli studi fino alla consacrazione di Luciani e al periodo che trascorse nella diocesi di Belluno.
Secondo piano
Nel primo ambiente vengono raccontati gli undici anni di episcopato nella diocesi di Vittorio Veneto, con l’esperienza del Concilio Vaticano II e i nove anni trascorsi da Luciani a Venezia come Patriarca, con la nomina a Cardinale avvenuta nel 1973.
In un piccolo locale è ospitata la ricostruzione ambientale del Conclave del 1978 che lo vide salire al Soglio di Pietro e nell’ultima stanza rivive il Pontificato di Giovanni Paolo I con tutti i suoi momenti più toccanti, fino alle testimonianze di devozione dei fedeli, che lo ricordano sempre con affetto.