Music on the wall
Music on the wall è un excursus nella street art che diventa cover di dischi.
Comunicato stampa
Sabato 23 novembre 2024 alle ore 18.00, Rosso20sette arte contemporanea presenta la mostra collettiva Music on the wall a cura e con un testo di Edoardo Marcenaro.
In mostra quarantacinque opere di 14 artisti internazionali: Amanda Arrou-Tea (Spagna), Shepard Fairey (Usa), Alex Senna (Brasile), Dina Saadi (Siria), Laika (Italia), Demetrio Di Grado (Italia), Marco Rèa (Italia), Neve (Italia), Alessandra Carloni (Italia), Koz Dos (Venezuela), Daniele Tozzi (Italia), Jacqueline de Montaigne (Portogallo), Jana & JS (Austria-Francia), Samina (Portogallo).
Music on the wall è un excursus nella street art che diventa cover di dischi: il curatore, partendo proprio dalle relazioni tra arte di strada e musica, che già nel 1983 faceva il suo debutto con la copertina del singolo Without You di David Bowie disegnata da Keith Haring, ha chiamato gli artisti selezionati presentandosi come produttore discografico alla ricerca di idee per la copertina di un singolo, un LP o un poster promozionale di un gruppo musicale. Il percorso creativo di ogni artista è stato molto variegato e le opere realizzate si presentano in alcuni casi come opere di denuncia oppure hanno preso vita da una singola canzone e dai ricordi ed emozioni che essa suscitava, per altri street artist da una vera e propria passione per la musica, per determinati generi, gruppi o album particolari.
Come scrive Edoardo Marcenaro: «La varietà di artisti di diversa nazionalità, cultura, esperienza personale e professionale nel mondo della street art hanno come elemento comune il rapporto tra musica e arte, che secondo Obey dovrebbero “provocare il pensiero, ispirare il cambiamento e creare un senso di appartenenza”. Ma oggi esiste ancora questo senso di appartenenza? I Cure sono usciti a inizio novembre 2024 con il nuovo album “Songs of a lost world” (dopo sedici anni da “4:13 Dream”) che si apre con “Alone”: una lunga introduzione musicale cui seguono le parole di Robert Smith, “This is the end of every song we sing alone”.
Alone … Dove sono finite le corse nei negozi di dischi per accaparrarsi la prima copia del disco di una qualsiasi band, che veniva ascoltato in gruppo per poi passare di mano in mano ed essere registrato su musicassette da 45 o 60 minuti, alle volte fotocopiando la “sleeve” interna con i testi delle canzoni e le foto del gruppo in sala di registrazione o un qualche altro pieghevole? Oggi ci sono le app, la musica viene ascoltata sugli smart phone, spesso senza sapere come è fatta la copertina del disco, dimenticandosi quanto diceva Miles Davis: “Music is a painting you can hear, a painting is music that you can see”. Buona visione e buon ascolto.»