Musica indeterminata 2
Proposte di musica contemporanea, tra lezioni e concerti.
Comunicato stampa
MUSICA INDETERMINATA 2
Concerto con musiche di
John Cage - Giuseppe Chiari - Ennio Morricone - Piero Mottola
Giovedì 5 novembre 2015 ore 17.00
MACRO
Spazio Area - via Nizza, 138
Comunicato stampa
Nell'ambito del programma di Produzione Artistica e Ricerca Scientifica 2014/15, annualmente istituito dall'Accademia di Belle Arti di Roma, Piero Mottola, come artista musicista e docente di Sound Design presso l'Accademia, presenta il secondo appuntamento di MUSICA INDETERMINATA, proposte di musica contemporanea, tra lezioni e concerti.
Il concerto, promosso dall’Assessorato Cultura e Sport di Roma - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e dall’Accademia di Belle Arti di Roma, si svolge in collaborazione con la Fondazione Morra - Museo Hermann Nitsch di Napoli, l’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi, il Comune di Tuscania (VT), e costituisce l’ultima tappa dell’evento MUSICA INDETERMINATA 2, la seconda edizione del festival sulle ricerche artistiche e musicali sperimentali e di avanguardia degli ultimi anni. Un evento itinerante partito lo scorso 11 giugno dal Museo Fondazione Morra - Museo Hermann Nitsch di Napoli, arrivato il 3 luglio presso l’Ex Tempio Santa Croce, Comune di Tuscania (VT), nell’ambito del progetto “Accademia di Belle Arti di Roma a Tuscania”, per approdare il 5 novembre al MACRO Museo d’Arte Contemporanea Roma.
Il pensiero sottostante il progetto MUSICA INDETERMINATA ruota intorno a studi e partiture di diversi autori contemporanei associabili ad un'estetica del suono orientata all'indeterminazione semantica e alla non esaustività del messaggio sonoro. Si è scelto quindi di indagare modalità poetiche e metodologie di composizione che attribuiscono un ruolo rilevante alla relazione tra brano e fruitore. L'ascolto assume un valore interlocutorio e la composizione, intrinsecamente pensata per deviare dall'univocità del messaggio, funziona nella misura in cui ciascun ascoltatore è spinto ad interpretare in modo personale e originale quanto va ascoltando. La partecipazione attiva del fruitore esonera idealmente il pezzo sonoro dalla sua saturazione nel tempo.
Illuminanti in questo senso le parole espresse da Luigi Russolo sulla ricchezza polisemica del suono rumore: E poiché il timbro complicato del rumore, per la ricchezza dei suoni armonici che lo compongono ha una indeterminatezza per la quale l'orecchio intuisce ma non spiega questa composizione, così è difficile che l'orecchio se ne stanchi. Quando una sensazione è diventata comune per i nostri sensi, quando i nostri sensi la capiscono perfettamente, quando più nulla di nascosto può rivelare ad essi, questa sensazione non ci dà più alcuna emozione. (L.Russolo, L'Arte dei Rumori, Edizioni Futuriste di Poesia, Milano 1916)
Di John Cage si eseguono: A Flower (1950) per pianoforte e voce; The Wonderful Widow of Eighteen Springs (1942) per pianoforte e voce; 4'33'' (1952) per pianoforte; Sonnekus2 (1985), composizione per voce sola con il testo tratto dalla Genesi e con inserti musicali di Erik Satie. Annotazioni di Cage relative al secondo brano, rivelano la suggestione del romanzo occidentale polisemico per eccellenza, il Finnegans Wake di James Joyce, all'origine delle parole della canzone; mentre per il pianista le indicazioni riguardano un pianoforte totalmente chiuso il cui legno è da “suonare” percussivamente con le dita e con le nocche delle mani.
Di Giuseppe Chiari si presenta Intervalli n.2 Do (1952) per pianoforte, un pezzo di grande poesia, ipnotico e circolare senza essere ossessivo. La nota, reiterata, produce un'amplificazione, un'immagine risonante, che si propaga liberandosi dalla sua origine, come la perfetta immaterialità dei cerchi sull'acqua causati dal lancio di un sasso.
Di Ennio Morricone viene proposto Studio per contrabbasso (1989) per contrabbasso solo. Il brano, dedicato dal compositore a Franco Petracchi, si compone di tre tempi, il primo di carattere virtuosistico e frenetico, il secondo un adagio cantabile ed il terzo, che riprende il primo partendo però dall'ultima nota e risalendolo fino alla prima. Il carattere generale è di estremo virtuosismo.
Di Piero Mottola vengono proposti due brani, entrambi del 2012, Sequenza relazionale B per voce sola, e Sequenza relazionale A per pianoforte e voce. Presenta inoltre Onda emozionale vicino lontano (2015) per pianoforte, contrabbasso, sax tenore e voce soprano. Il brano è la trascrizione per strumenti acustici di una passeggiata emozionale generata dal metodo compositivo sperimentalmente ottenuto, Mappa emozionale a 10 emozioni. Gli algoritmi o sequenze emozionali ottenute dallo studio dello spettro acustico dei rumori stimolo afferenti a 10 parametri emozionali, dalla Paura alla Gioia, rappresentano i frammenti per la costruzione di una onda sonora che accelera nel tempo il suo movimento per esaurirsi autonomamente verso i massimi conflitti emozionali.
Interpreti:
Marcos Madrigal, pianoforte
Keiko Morikawa, voce soprano
Massimo Ceccarelli, contrabbasso
Marco Orfei, sax tenore