Mustafa Sabbagh – Senza titolo. Prodotto F

Informazioni Evento

Luogo
CASA DELLA MEMORIA
Via Confalonieri, 14 , Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Martedì-domenica, dalle 10 alle 17.30

Vernissage
30/03/2022

ore 18.30

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Mustafa Sabbagh
Generi
fotografia, personale

L’opera di Mustafa Sabbagh porta l’osservatore a confrontarsi con immagini fotografiche e video che hanno come soggetto lo spaesamento giovanile, mercificato, sradicato e in fuga.

Comunicato stampa

Con questa mostra, organizzata in occasione della manifestazione Milano Art Week, Casa della Memoria conferma il suo ruolo di spazio pubblico aperto alla città, dedicato alla storia della nostra Repubblica e ai valori ideali e politici sui quali si fonda. Grazie al linguaggio potente ed evocativo dell’arte contemporanea, Casa della Memoria intende così offrire alla cittadinanza spunti e stimoli per una riflessione e per un confronto sui temi della memoria e del presente.

L’opera di Mustafa Sabbagh porta l’osservatore a confrontarsi con immagini fotografiche e video che hanno come soggetto lo spaesamento giovanile, mercificato, sradicato e in fuga.

SENZA TITOLO. PRODOTTO F richiama le 3 F che fanno grande il Made in Italy: Food, Fashion, Furniture. A questi Mustafa Sabbagh affianca la parola Future ovvero il destino a cui abbiamo condannato i nostri fanciulli e le nostre fanciulle.

La curatrice e direttore di Casa della Memoria scrive: “La scelta di un autore e di opere di grande capacità evocativa, nasce dalla volontà di moltiplicare e diversificare occasioni e strategie di ingaggio, per condurre nuovi pubblici ai temi cari a Casa della Memoria e, allo stesso tempo, stimolare il confronto tra le opere d’arte che toccano temi di scottante attualità e l’esperienza storica e memoriale propria della Casa. Nell’ opera Made in Italy il nome di ognuno dei 27 protagonisti è sostituito da un numero di serie e nessuno spazio è dato alla loro identità e al loro vissuto. Un numero di serie che evoca alla memoria di tutti altre atroci azioni di negazione dell’identità.”

Con le sue fotografie e i suoi video, l’artista indaga la condizione degli adolescenti, in bilico tra ingenuità e perdita dell’innocenza, controllo e ribellione. Sospesi “senza titolo” di accesso nel mondo degli adulti si muovono in una realtà estremamente complessa che li vede da una parte prodotto di una società consumistica o persi nell’ oblio di un rave party, dall’ altra naufraghi in balia del mare, alla disperata ricerca di una possibilità di redenzione.

La mostra è un invito ai giovani, affinché non accettino di restare in questa indefinitezza e prendano posizione, per non restare senza titolo sulla loro vita.

Protagonisti dell’opera Made in Italy (2015) oggi nelle collezioni del MAXXI di Roma, sono giovani stanti, potenti nella loro posa statuaria e allo stesso tempo fragili, a torso nudo e con pantaloni fuori taglia. Ogni fanciullo è accompagnato da una didascalia, che ne fornisce il peso, l’altezza, l’origine, trasformandolo in un prodotto potenzialmente vendibile e ‘usabile’.

Alle loro spalle il mare, un confine intangibile eppure reale e drammatico, nel suo segnare il dentro e il fuori, di chi nasce e vive sulle sue sponde e migra tra una e l’altra, da millenni, con sorte alterna e iniqua.

Il video Rave party (2019) mette in relazione due tipi di spaesamento giovanile, imposto dal destino di nascita, fomentato dal contesto vissuto e autoimposto dalla volontà di uscirne. Sullo schermo diviso a metà da una parte assistiamo ai passi incerti di chi mette piede su una spiaggia sconosciuta, tra volti estranei e voci che rimbombano una lingua incomprensibile, dall’ altra ritmi incalzanti, movimenti sussultori e sostanze psicogene generano lo spaesamento di altri giovani in altra fuga.