Nadsat
La realtà, il lavoro, la moda, le subculture, i rave, il sesso, il consumismo, il suicidio, la solitudine, le sommosse di strada, le dinamiche di coppia. La collettiva Nadsat è una ricerca sulla gioventù contemporanea, attraverso gli occhi ipermetropi della nuova generazione degli artisti italiani.
Comunicato stampa
Opere di auroraMeccanica, Salvo Alessi, Colette Baraldi, Gianluca Bernardini, Stefania Cavicchi, Silvia Camagni, Dado, Francesco D’Isa, Francesca Ferreri, stella (Stefania Gagliano), Angela Loveday, Paolo Maggis, Luigi Massari, Matteo Mezzetta, Niba, Emanuele Puzziello, Andrea Simoncini Gibson, Fabio Viale, Nicola Verlato, Massimiliano Zaffino, Francesco Zefferino, Claudia Zicari
“Nadsat” è un suffisso russo che corrisponde all’ inglese teen. Anthony Burgess utilizza questa dicitura per indicare la neo-lingua in cui è scritto il suo epocale romanzo Arancia Meccanica. Uno slang criptico, che incrocia russo, tedesco e inglese con onomatopee e neologismi. Criptico perché si crea e si distrugge in continuazione, e solo gli iniziati possono capirlo. E gli iniziati sono appunto i teenager, gli adolescenti. La lingua artificiale di Burgess è paradigmatica per rappresentare la giovinezza. Violenta, estremista, colorita, rutilante, bellissima, enigmatica, incomprensibile per chi non ne fa più parte.
La collettiva NADSAT è una ricerca sulla gioventù contemporanea, vista attraverso gli occhi ipermetropi della nuova generazione degli artisti italiani. NADSAT indaga il rapporto che i giovani hanno con la realtà, attraverso i filtri del mondo fenomenico, del lavoro, del corpo. La mostra svela le vie di fuga dalla realtà - come il trinceramento nell’infanzia o nelle dipendenze - e i modi di manipolarla, nel mito evergreen dei giovani che vogliono cambiare il mondo, attraverso politica, arte, moda, subculture. Infine, prende in considerazione le modalità relazionali, in cui il rapporto con l’alterità diventa fondamentale nella costruzione (o nella distruzione) della propria identità: i rave, le sommosse di strada, il consumismo, il narcisismo, il suicidio, la solitudine, il sesso, le dinamiche di coppia.
Attraverso modalità trasversali, nei codici della pittura, scultura, fotografia, video, performance e installazione, NADSAT ci offre dalla flagrante urgenza del presente una prospettiva sul futuro. Perché le nuove generazioni, le loro modalità di confronto con la realtà, i loro stili di interazione reciproca, le loro percezioni, i loro immaginari, i loro linguaggi e i loro universi di senso saranno artefici del mondo che verrà, che è già qui.