Naima Amarilli – Sguardo di lei su lui
Donne che dipingono uomini, ovvero donne che danno voce e forma al proprio desiderio. Le immagini maschili realizzate da mani femminili sono molto rare nella Storia dell’Arte; da sempre il nudo è stato uno dei soggetti privilegiati della pittura di tutti i tempi, ma i più affascinanti e famosi corpi dipinti della storia dell’arte appartengono quasi esclusivamente a donne.
Comunicato stampa
Donne che dipingono uomini, ovvero donne che danno voce e forma al proprio desiderio.
Le immagini maschili realizzate da mani femminili sono molto rare nella Storia dell’Arte; da sempre il nudo è stato uno dei soggetti privilegiati della pittura di tutti i tempi, ma i più affascinanti e famosi corpi dipinti della storia dell’arte appartengono quasi esclusivamente a donne.
Uomini che dipingono donne come oggetto di desiderio, o, tutt’al più, donne che dipingono donne; Artemisia Gentileschi, Elisabetta Sirani e Sofonisma Anguissola ritraevano le eroine che con il loro esempio di vita e la loro forza diventavano modelli da seguire.
La raffigurazione del corpo maschile la si ritrova sopratutto nell’antichità, con la statuaria antica, e nella contemporaneità fotografica, soprattutto ad opera di grandi artisti, spesso omosessuali, come Von Gloeden o Mapplethrope.
Dunque è andata avanti così, per proprietà di pennello dei secoli scorsi, questo è vero, per slittamento del contemporaneo su tematiche diversificate da un figurativo hic et nunc, ma anche e soprattutto per via della mentalità comune secondo la quale “il corpo della donna è più bello”, relegandola troppo spesso ad un ambito di oggettivazione, non necessariamente negativo, ma sicuramente non dialogico.
Si tratta di entrare nel campo della proiezione del desiderio, invece che in quello dell’immedesimazione.
La scelta di uno spazio espositivo all’interno della storica Casa delle Donne non è casuale, rappresentando questa esposizione una piccola ma decisiva presa di posizione.
Invertendo i ruoli, parte della ricerca artistica sull’acquerello di Naima Amarilli verte su questo tema, con accenti alle volte lirici, delicati o velatamente erotici.
Corpi sintetici alla Schiele, che sembrano disfarsi oppure che emergono sensuali.
La bellezza e la ricerca sul corpo sono sempre al centro del discorso, ma stavolta è il punto di vista a cambiare.