Napoli a Bergamo
La mostra racconta il profondo e poco noto legame fra la Pittura napoletana del Seicento e la città di Bergamo.
Comunicato stampa
Primo progetto sotto la direzione di Martina Bagnoli, l’esposizione rivela al pubblico lo straordinario legame tra Bergamo e la pittura napoletana del Seicento, di cui in città si scrisse un capitolo significativo grazie al ruolo di Luca Giordano (Napoli 1634 – 1705) e del suo allievo Nicola Malinconico (Napoli 1663 – 1726) nella decorazione di Santa Maria Maggiore e del Duomo.
Napoli a Bergamo esplora infatti la meraviglia della pittura, tra naturalismo e barocco, eccessi e contraddizioni, attraverso oltre quaranta opere, con restauri realizzati appositamente e nuovi studi. All’importante nucleo di dipinti, provenienti da Fondazione Giuseppe e Margaret De Vito, si uniscono opere inedite di Accademia Carrara e tele in prestito da chiese cittadine e del territorio bergamasco.
Da Battistello Caracciolo (1578 – 1635), precoce seguace napoletano di Caravaggio, al classicismo di Massimo Stanzione (1585 – 1656), dal tenebrismo di Jusepe de Ribera (1591 – 1652) alla grandiosità della pittura barocca di Mattia Preti (1613 – 1699), Luca Giordano - presente con più di venti opere - e del suo allievo Nicola Malinconico.