Nástio Mosquito – T.T.T.- Template Temples of Tenacity
L’artista multidisciplinare Nástio Mosquito (Luanda, Angola; 1981) ha abbandonato la formazione da regista e operatore video per dedicarsi a un’originale pratica artistica che combina musica, video, installazione e performance.
Comunicato stampa
L’artista multidisciplinare Nástio Mosquito (Luanda, Angola; 1981) ha abbandonato la formazione da regista e operatore video per dedicarsi a un’originale pratica artistica che combina musica, video, installazione e performance.
Affermatosi sulla scena internazionale per le sue performance provocatorie e irriverenti, Mosquito si pone spesso come un disinvolto showman che ricopre contemporaneamente molteplici ruoli di presentatore, cantante, attore e impresario teatrale. La sua pratica ruota intorno al tema dell’eredità culturale, che in quanto forma sincretica che fonde in sé passato, presente e futuro, si oppone a concetti più statici e limitanti come tradizione e identità. Affascinato dalle potenzialità e dalle specificità dei diversi linguaggi verbali, musicali e visivi, Mosquito crea esperienze performative e coinvolgenti per il pubblico in cui politica e intrattenimento diventano aspetti complementari di un programma artistico unitario. L’assenza della sua voce e del suo corpo – spesso al centro dei suoi progetti multimediali – risuona con potenza nel progetto per la Fondazione Prada, che rappresenta una radicale scelta stilistica nel lavoro di un artista in costante evoluzione. “T.T.T.-Template Temples of Tenacity” rappresenta l’immersione di Mosquito in un’idea collettiva di arte totale, che invita collaboratori e pubblico a partecipare a un’irripetibile esperienza sensoriale.
“T.T.T.- Template Temples of Tenacity” è costituito da tre nuovi progetti presentati da Mosquito al piano terra del Podium, nel Cinema e negli spazi esterni della Fondazione, realizzati in collaborazione con artisti internazionali. WEorNOT (Nastivicious’ Temple #01) (2016) è un’installazione site-specific firmata da Nastivicious, il duo fondato nel 2008 da Mosquito e dall’artista spagnolo Vic Pereiró, in collaborazione con l’illustratrice Ada Diez. Il progetto trasforma la vasta sala del Podium in un tempio contemporaneo, un luogo collettivo di comunione nel quale le pareti in vetro, ricoperte da illustrazioni caricaturali, diventano delle grandi vetrate colorate. Riflessione satirica su politica e società, WEorNOT (Nastivicious’ Temple #01) incoraggia i visitatori a mettere in discussione le proprie convinzioni e ad abbandonarsi a un’esperienza meditativa. Il pubblico potrà inoltre consultare un volume nel quale Nastivicious ha raccolto una serie di proverbi e motti, risultato di un ironico stravolgimento di aforismi e detti popolari, nell’intento di indagare le potenzialità trasformative del linguaggio.
I Make Love To You. You Make Love To Me. Let Love Have Sex With The Both Of Us (Part 1 – The Gregorian Gospel Vomit) (2016) nasce dalla collaborazione il musicista Dijf Sanders, l’artista Chilala Moco e il coro The Golden Guys diretto da Paola Milzani e s’ispira all’inno cristiano Jesus Loves Me (1860), attribuito ad Anna B. Warner. La performance si svolgerà nello spazio esterno della Fondazione e coinvolgerà due cori di quindici interpreti ciascuno. Partendo da aree distanti fra loro, le due formazioni si avvicineranno progressivamente operando una fusione fisica e sonora dagli esiti imprevedibili.
Le prime performance di I Make Love To You. You Make Love To Me. Let Love Have Sex With The Both Of Us (Part 1 – The Gregorian Gospel Vomit) si svolgeranno mercoledì 6 luglio (durante la vernice della mostra, dalle 19 alle 21), giovedì 7 e venerdì 8 luglio 2016 (alle 18.30 e 19.30). L’ingresso è libero.
Nel mese di settembre Nástio Mosquito presenterà inoltre Synchronicity Is My Bitch: The Cinematic Experience (2016), uno dei suoi lavori più emblematici dopo Nástia’s Manifesto (2008). L’opera è un montaggio di suoni e immagini nel quale l’artista ha assemblato brani tratti dal suo ultimo album – Gatuno, Eimigrante & Pai de Família (2016) – con frammenti di una serie di film africani, documentari e programmi televisivi locali prodotti negli ultimi vent’anni. Il lavoro trae ispirazione dal vasto immaginario legato all’amore – e a tutti i suoi possibili significati – sviluppato da Mosquito, che si definisce “a child of the Cold War”, facendo riferimento alla propria infanzia vissuta in Angola all’epoca della guerra civile (1975-2002). L’opera rappresenta una riflessione sulle relazioni umane, affettive e di alienazione, che l’artista osserva all’interno di diversi contesti sociali e politici e accompagna con la sua musica. Proiettata in loop nel Cinema della Fondazione, l’opera sarà visibile in un contesto informale e di condivisione, dando vita a un’esperienza sensoriale che va al di là della normale fruizione cinematografica.
Come spiega Elvira Dyangani Ose, “prima d’ora Nástio Mosquito non ha mai indagato con tanta profondità i sentimenti umani. Pur non abbandonando la sua attitudine alla provocazione, l’artista ci coinvolge nell’impresa più difficile: entrare in uno spazio e in un tempo in cui i giudizi e le valutazioni sono sospesi, dove non tutto deve avere necessariamente un senso; dove, se si accetta questa sfida, si è incoraggiati ad abbandonarsi alla propria sensibilità. ‘T.T.T.-Template Temples of Tenacity’ è un progetto collettivo multisensoriale, in cui si sperimenta il superamento dei limiti dettati dalle proprie convinzioni, per aderire a un’esperienza inedita: esistere, semplicemente. Consapevole dei possibili rischi di questa operazione e giocando con l’eventualità del fallimento, Mosquito ci offre uno schema, una bozza, un solido punto di partenza dal quale iniziare a fare i conti con chi siamo e che cosa siamo.”
“T.T.T. – Template Temples of Tenacity” sarà completata da una pubblicazione illustrata, parte della serie dei Quaderni della Fondazione Prada, che includerà una conversazione con Nástio Mosquito, la curatrice della mostra Elvira Dyangani Ose e la studiosa Henriette Gunkel.