Natasa Korosec – Paper Boat
Le parole “ chiuse ” su un pelo d’acqua, le parole strette e scritte sul confine di un’accessibile lettura, formano una lettera aperta scritta su un immenso foglio di carta, poi piegata e spedita come una enorme barca di carta. Da questo piccolo gesto che ogni persona ha provato almeno una volta nella propria vita, nasce l’invito dell’artista croata Natasa Korosec, ad affrontare un viaggio lungo le vie della città di Cremona.
Comunicato stampa
programma:
Sabato 8 Ottobre presso il CRAC sarà visibile la documentazione del progetto
dal 13 Ottobre Paper Boat arriva a Cremona, si muoverà per le vie della città, sono previste una serie di
stazioni durante la quale saranno organizzati specifici laboratori condotti da iPac
Venerdì 14 Ottobre
h 10.00/12.30 laboratori con gli alunni, I° circ. della Scuola Primaria Trento Trieste, V.le Trento Trieste,7
h. 16.30/18.30 laboratori con ragazzi ed adulti, Centro Fumetto Andrea Pazienza, P.zza Giovanni XXIII
Sabato 15 Ottobre
h 9.00/12.30 laboratori aperti alla città, P.za Marconi
h 18.00 inaugurazione presso lo spazio espositivo del CRAC dove Paper Boat sarà ospitata fino al 10
Novembre
“… didentro, tesoro, pieno, fiume, memoria, profondo, bellezza, meraviglia, riservato, conoscenza, pensiero, nascosto, interno, mente, amore, intimo, realtà, luce, immagini, ricordo, anima, verità, eternità, vibrazioni, incanto, miracolo, energia, acqua, gente, parole, idea, illusione, follia, voce, sogni, dolore, canto, male, vuoto, colpa, speranza, cuore, felicità, io, melanconia, speranza, solitudine, città, forza, perdono, destino, libertà, identità, vita, dentro …”
Le parole “ chiuse ” su un pelo d’acqua, le parole strette e scritte sul confine di un’accessibile lettura, formano una lettera aperta scritta su un immenso foglio di carta, poi piegata e spedita come una enorme barca di carta.
Da questo piccolo gesto che ogni persona ha provato almeno una volta nella propria vita, nasce l’invito dell’artista croata Natasa Korosec, ad affrontare un viaggio lungo le vie della città di Cremona, una riconquista delle vie d’acqua, nascoste e sotterranee che dal Po si diramano nel sottosuolo profondo, affiorano nelle cantine, si alzano a macchiare i muri delle chiese e delle abitazioni e come le parole invadono ogni cosa.
Una barca costruita con materiale plastico, misura cinque metri di lunghezza, due di altezza e un metro e mezzo di larghezza, è il lavoro itinerante dell’artista che racconta di viaggi, un viaggio che se può essere considerato inizialmente nella sua circolarità come partenza / percorso / arrivo e recupero, non può consistere però solo nell'approdo al porto finale, ma piuttosto nel superamento di pericoli, ostacoli, prove e nella verifica di mille esperienze. Il viaggio diventa conoscenza, nel senso più ampio del termine, è lo stimolo naturale alla ricerca del nuovo, dell’estraneo, delle realtà sconosciute, la sfida al confronto, l'abilità di relazionarsi con il diverso da noi, la capacità di adattamento a situazioni imprevedibili. Il significato del viaggio è soprattutto nel suo percorso, nell’attraversamento di territori, nel richiamo delle genti a condividere un’esperienza di istruzione e di formazione, ma anche di divertimento e di svago. Il programma prevede un’anteprima per l’8 Ottobre, presso la sede espositiva del CRAC saranno visibili i progetti e una prima installazione. L’inaugurazione è sabato 15 alle 18.00.
Prima che Paper Boat approdi in terra cremonese, e’ stato richiesto a tutti gli studenti della città di costruire una piccola barca di carta, una moltitudine di oggetti che dovrà seguire la barca madre durante il suo viaggio.
Paper Boat sarà trasportata per le vie della città, spinta a mano raggiungerà le stazioni, quei porti dove approdare, per incontrare bambini ed adulti e condividere dei momenti di laboratorio.
Le persone saranno invitate a costruire piccole barche di carta, a darle un nome e a lasciare un proprio pensiero sulla bianca superficie. Si ricreerà un rito collettivo, una festa come quando si vara una nuova imbarcazione. In seguito si abbandoneranno gli spazi rassicuranti della propria terra e si riprenderà il largo, un esilio che per alcuni risulterà gioioso e ricco di conoscenze, per altri forzoso e doloroso, una speranza e una scommessa alla ricerca della conoscenza piena dell’altro, di un mondo nuovo.