Nature. Arte ed Ecologia
Attraverso il linguaggio dell’arte contemporanea e i lavori di alcuni tra i maggiori artisti del nostro tempo, la Galleria Civica propone un’indagine tanto attuale quanto urgente sull’ecologia.
Comunicato stampa
Ancora per un certo periodo di tempo ci rimane la possibilità di venire liberamente a una decisione, la decisione di prendere un corso che sia diverso dal quello che abbiamo percorso nel passato. Possiamo ancora decidere di allineare la nostra intelligenza all’intelligenza della natura.
Josepeh Beuys
Attraverso il linguaggio dell’arte contemporanea e i lavori di alcuni tra i maggiori artisti del nostro tempo, la Galleria Civica propone un’indagine tanto attuale quanto urgente sull’ecologia. Partendo dalla definizione originaria coniata dallo scienziato Ernst Haeckel nel 1866, Margherita de Pilati, curatrice della mostra, sviluppa un percorso espositivo che include i diversi aspetti che oggi il termine “ecologia” implica. Dall’impegno degli ambientalisti, ai doveri politici, passando per la filosofia, l’economia, il consumismo, il concetto è entrato a far parte dei temi dell’etica contemporanea e insiste, in particolar modo, sui temi della relazione e della responsabilità. Questi i presupposti di Nature. Arte ed ecologia, una mostra che esplora la relazione tra esseri umani e natura alla ricerca di differenti empatie.
Pur lasciando spazio alla contemplazione e alle suggestioni che da sempre il confronto con la natura provoca, la mostra ruota attorno all’intervento dell’uomo e alle trasformazioni che ne conseguono. Non semplicemente ospite ma protagonista-agente in una relazione che offre infinite possibilità, l’uomo si appropria, manipola, si identifica e dialoga con l’ambiente in cui, per casualità o per scelta, vive.
Nell’esplorazione delle Nature, gli artisti rinnovano un legame fondante e indissolubile: vissuta o sfruttata, contemplata o utilizzata, la natura è inseparabile dall’uomo. Nel percepirla, conoscerla e descriverla, gli artisti sono al tempo stesso oggetto inscritto nella realtà e soggetto esterno e narrante.
In mostra circa 50 opere di grandi artisti internazionali come Matthew Barney, Joseph Beuys, Christo, Tony Cragg, Olafur Eliasson, Petrit Halilaj, Ibrahim Mahama, Antoni Tàpies e di grandi italiani tra i quali Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Mario Schifano, Willy Verginer e i più giovani Stefano Cagol, Davide Coltro, Francesco Matuzzi, Arcangelo Sassolino e Elisa Sighicelli.
Confermando la vocazione della Galleria Civica e il suo legame con il territorio, sono inoltre esposti, in un rinnovato dialogo tra locale e internazionale, le opere di David Aaron Angeli, Juri Neil, Marco Nones, Michele Parisi, Federico Seppi.
Partendo dalle suggestioni di alcune delle opere presenti nelle Collezioni del Mart, alle quali si aggiungono prestiti provenienti da gallerie e raccolte private, la mostra vuole accompagnare il visitatore lungo un percorso libero, eterogeneo e non dogmatico su uno dei leitmotiv del dibattito contemporaneo.
A opere dal forte contenuto politico si affiancano così lavori talvolta ironici o maggiormente lirici, in un’esplorazione non univoca della relazione tra uomo e natura, da sempre oggetto di analisi e, al tempo stesso, d’ispirazione per studiosi, ricercatori, artisti.
Artisti in mostra:
David Aaron Angeli, Matthew Barney, Joseph Beuys, Corrado Bonomi, Alik Cavaliere, Stefano Cagol, Christo, Davide Coltro, Tony Cragg, Olafur Eliasson, Robert Gschwantner, Petrit Halilaj, Hubert Kostner, Ajay Kurian, Richard Loskot, Ibrahim Mahama, Francesco Mattuzzi, Marcelo Moscheta, Vlad Nanca, Juri Neil, Marco Nones, Michele Parisi, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Rob Pruitt, Andrea Salvetti, Arcangelo Sassolino, Stefano Scheda, Mario Schifano, Federico Seppi, Elisa Sighicelli, Michael E. Smith, Antoni Tapies, Su-Mei Tse, Willy Verginer, Gal Weinstein.