Nazareno Biondo – Polvere d’artista
L’Associazione Culturale BArock presenta POLVERE D’ARTISTA, una mostra personale dedicata all’artista scultore NAZARENO BIONDO.
Comunicato stampa
L’Associazione Culturale BArock presenta POLVERE D’ARTISTA, una mostra personale dedicata all’artista scultore NAZARENO BIONDO con inaugurazione mercoledì 3 novembre alle ore 18.00 negli spazi dell’ex Teatro Paesana e apertura gratuita al pubblico fino a domenica 21 novembre (ingresso da Via Bligny n. 2 - Torino).
La mostra presenta negli spazi dell’ex Teatro Paesana una selezione di diverse opere in marmo di Carrara dove oggetti di uso comune, scarti del quotidiano come mozziconi di sigaretta, cartoni di pizza, mascherine usate, rappresentati in grandi dimensioni, sono resi eterni dal materiale nobile in cui vengono scolpiti. Particolare attenzione verrà dedicata ai lavori più recenti dell’artista, dal 2019 ad oggi.
Il lavoro principale che verrà presentato in mostra, intitolato OLD LADY, è una replica in scala 1:1 di una vecchia Fiat 500 che verrà rifinita dall’artista stesso in una performance visitabile a ingresso gratuito il 4-5-6-7 novembre durante il weekend di Artissima 2021.
L’idea di far nascere una vecchia Fiat 500 da un blocco di marmo di Carrara pesante 15 tonnellate nasce nel 2017 nell’atelier dell’artista di Cafasse (TO) inaugurato nel 2012 e in cui dal marmo, materia e matrice delle sue sculture, emergono oggetti del quotidiano in una ricerca di rielaborazione concettuale.
“Se bisogna riuscire a comunicare qualcosa attraverso l’arte, e più precisamente attraverso la scultura, allora scelgo, con occhio critico, di sottolineare quanto sia importante abbandonare la cultura dello spreco in favore a quella del riutilizzo” dichiara l’artista Nazareno Biondo. “Ed è per questo motivo che uso gli scarti delle grandi sculture per ricavare la rappresentazione di beni di lusso come mazzette e lingotti. La riflessione sulla quotidianità e sulla cultura di massa occidentale è una costante imprescindibile delle mie opere. Nulla nel mio lavoro, come nel mondo in cui viviamo, dovrebbe esser sprecato.”
“I vizi, i consumi e gli sprechi della società contemporanea si riflettono molto in quello che faccio – aggiunge l'artista –. La vecchia 500 sarà il simbolo di un luogo e soprattutto di un tempo in cui il futuro della mia generazione poteva essere ancora deciso”.
In occasione della mostra verrà inoltre presentata l’edizione 2021 del catalogo dedicato all’opera di Nazareno Biondo, che raccoglie tra l’altro le immagini delle opere esposte in occasione della mostra “Polvere d’Artista”, ospitata nel maggio 2019 negli spazi del Teatro Paesana e dell’Appartamento Padronale situato al Piano Nobile dello stesso Palazzo Saluzzo Paesana, e di cui “Old Old Lady” è prosecuzione ideale.
Biografia di Nazareno Biondo
Nazareno Biondo (Torino 1985) ha compiuto la sua formazione artistica presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Nel 2007 presenta una tesi e una serie di sculture sui quattro elementi della natura (Aria, Fuoco, Terra, Acqua) in rapporto all’inconscio dell’uomo, avvicinando il suo lavoro al concetto di Land Art.
Nel 2011 conclude gli studi a pieni voti con lode, presentando una tesi dal titolo “Il Suono e la Luce attraverso il Marmo”; l’artista propone una performance dove le opere protagoniste, strumenti e diapositive realizzati nel marmo, producono luci suoni e colori, coinvolgendo gli spettatori. Già dal 2008 partecipa ad alcuni simposi di scultura nazionali ed internazionali, in Italia ed all’estero, vincendo premi e concorsi e realizzando monumenti.
Espone in location come la Reggia di Venaria, il Castello di Rivara, l’Archivio di Stato e alla Camera di Commercio di Torino, fino ad arrivare alla capitale della Turchia, Ankara e al centro di arte e cultura di Bangkok.
Nel 2012 inaugura il suo laboratorio, ove dal marmo, materia e matrice delle sue sculture, riproduce nei dettagli rifiuti e carcasse della società contemporanea. Il marmo lavorato e rifinito rigorosamente a mano racchiude in sé le forme che si rivelano all’artista attraverso ad uno sguardo ironico ma allo stesso tempo drammatico che lui ha sul mondo.
http://www.nazarenobiondo.it
Note sullo spazio espositivo - Ex Teatro di Palazzo Saluzzo Paesana
Il Teatro Paesana nasce a metà del ‘700 negli spazi originariamente concepiti come secondo androne di Palazzo Saluzzo Paesana, in asse con l’ingresso principale del sontuoso edificio posto su via della Consolata e fatto chiudere per disposizione del Re Vittorio Amedeo II pochi anni dopo la costruzione, in quanto la presenza di un doppio ingresso era considerato un privilegio eccessivo.
L’atrio, adattato a teatro e utilizzato per spettacoli popolari e commedie, appare in una pianta della città del 1790 con il nome di Teatro Guglielmone, dal nome di chi ne era proprietario. Presente ancora nella mappa catastale del 1822, il teatro verrà poi chiuso e trasferito in via Principe Amedeo nella sede del Teatro D’Angennes, oggi conosciuto come Teatro Gianduja.
Lo spazio, sopravvissuto alle trasformazioni e ai frazionamenti, in seguito a un lungo periodo di abbandono e usi impropri è ora oggetto di un importante intervento di recupero, volto a restituirne l’originaria vocazione e funzione di pubblico spettacolo, oltre a ricollegarlo al Piano Nobile del Palazzo attraverso l’imponente Cortile d’Onore. http://www.palazzosaluzzopaesana.it