Nel Segno del Giglio

Informazioni Evento

Luogo
REGGIA DI COLORNO
Piazza Giuseppe Garibaldi 26, Colorno, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
25/04/2024
Generi
festival

Una selezionata presenza dei migliori espositori italiani di florovivaismo, una giuria botanica d’eccezione, un convegno sul tema della cura e del restauro del verde, incontri dedicati alla biodiversità, al verde e alla creative-cook, visite guidate, attività e atelier.

Comunicato stampa

I maestosi giardini in cui un tempo era solita passeggiare la duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla Maria Luigia d’Austria, tornano a ospitare, per la 29esima edizione, una tra le più importanti e famose manifestazioni dedicate al giardinaggio di qualità: Nel Segno del Giglio. Da giovedì 25 a domenica 28 aprile, infatti, il sontuoso parco della Reggia di Colorno (PR) si accenderà di colori, profumi e sapori grazie alla storica mostra-mercato dedicata al giardinaggio di alta qualità, organizzata da BieBi Eventi con il patrocinio del Comune di Colorno, della Provincia di Parma e in partnership con la Gazzetta di Parma (info: www.nelsegnodelgiglio.it). L’edizione si avvale della cura dell’architetto Vitaliano Biondi - Arvales Fratres per l’ampio programma culturale, articolato attorno al tema della metamorfosi, nella sua accezione più ampia e trasversale e di Elisa Storti per gli show cooking e gli incontri enogastronomici.

Durante Nel Segno del Giglio verranno celebrati anche due tra i più grandi compositori della storia della musica: Giacomo Puccini di cui ricorre il centenario e Giuseppe Verdi nato a Roncole di Busseto (Parma). Entrambi avevano un importante legame con le loro cuoche: Ermelinda Berni, cuoca di casa Verdi, e Isola Nencetti Vallini ai fornelli di Villa Puccini, alle quali, tra lettere e ricettari, si devono le preziose informazioni sulle abitudini alimentari dei due maestri che contribuirono a diffondere i sapori della gastronomia italiana nel mondo. Per omaggiarli, nei quattro giorni della manifestazione, verranno proposte ricette e tavole imbandite che scandiranno i numerosi incontri culturali e botanici.

A partire da giovedì 25 aprile, il giardino della Versailles dei Duchi di Parma, diventerà per quattro giorni un tempio in cui celebrare la bellezza dei fiori, come splendide ortensie, rose antiche e moderne, peonie, erbacee perenni, graminacee, pelargoni, gerani rustici, viole, azalee, anemoni, calle, orchidee, bulbacee, piante fitodepuratrici e acquatiche, ma anche arredo da giardino, attrezzature per il giardinaggio e per l'orto. A testimoniare l’altissima qualità dei fiori esposti ci sarà una giuria botanica qualificata composta da esperti del settore: i paesaggisti Giuseppe Baldi e Silvia Ghirelli, l’agronomo Mauro Ianese, Angelo Panetta del Servizio giardini di Roma, i giornalisti Alberto Locatelli e Costanza Lunardi che insieme allo scrittore del verde Alessandro Mesini, esploreranno l’ampia offerta presente in mostra e premieranno i migliori espositori (giovedì 25, ore 14.00).

Oltre a un ampio calendario di incontri, laboratori e attività didattiche, la manifestazione ospiterà una vasta offerta di artigianato artistico, arredi e attrezzature da giardino, brocantage, prelibatezze locali presentate da piccoli produttori alimentari e aziende agricole e una qualificata offerta gastronomica del territorio.

Il tema della metamorfosi guiderà questa nuova edizione della kermesse, richiamando anche Le Metamorfosi di Apuleio nelle quali Lucio, il protagonista, si trasforma in un asino, capace però di pensare, conservando dunque la componente razionale.

Se poi diamo uno sguardo più attento alla letteratura a noi contemporanea non possiamo fare a meno di citare tra le metamorfosi Le Avventure di Pinocchio di Carlo Collodi in cui il protagonista, da pezzo di legno, passa a burattino e infine a bambino e in carne ed ossa. Ogni giorno, dalle 16.00 alle 18.00 nella Serra delle favole verranno raccontate indimenticabili storie e fiabe, come Pinocchio, la Bella e la Bestia, “Kafka e la bambola viaggiatrice" e molte altre, mentre Paola Donelli proporrà una degustazione di pasticcini.

Bambine e bambini potranno anche partecipare al laboratorio di costruzione di case e richiami per uccelli rivolto a ragazzi e genitori, organizzato da LIPU con Gabriella Meo, che sarà presente per tutta la durata kermesse accanto alla Serra delle farfalle, così come Andrea Rampini che, nel gazebo Epipeteee racconterà di creature preistoriche e curiose. Anche la famosa paesaggista Silvia Ghirelli, assieme al suo studio, sarà a disposizione dei visitatori durante i momenti “Il paesaggista risponde” dalle ore 16.30 alle 18.30.

Giovedì 25, sabato 27 e domenica 28 aprile Nel Segno del Giglio ospiterà anche l’esperto agronomo Mauro Carboni che ne I dottori delle piante dialogherà con i visitatori rispondendo alle loro domande.

Per chi desiderasse ammirare da vicino la Reggia di Colorno, gli edifici religiosi di Colorno e la Rocca dei Rossi di San Secondo, verranno effettuate visite guidate durante tutta la manifestazione.

Nel Segno del Giglio prenderà ufficialmente il via giovedì 25 aprile: alle ore 11.00 si apriranno i cancelli e alle 11.30, dopo un breve saluto delle istituzioni, si festeggerà l’inizio della manifestazione accompagnati dalla musica del Coro 900ntum – Rocco Meneghello.

ll 25 aprile di ogni anno si celebra in Italia la Festa della Liberazione, un anniversario molto significativo nella storia italiana perché commemora a fine dell'occupazione nazista e la caduta del fascismo. Volendo ricordare i morti caduti per la libertà prendiamo a prestito la tradizione del mondo anglosassone dove, è diffusa la tradizione di appuntare un papavero rosso all'occhiello. A questa simbologia è probabilmente collegato anche il richiamo ad un campo di papaveri rossi che fa il cantautore italiano Fabrizio de André che, nel testo della canzone La guerra di Piero che racconta di un soldato che muore sul campo di battaglia.

Dormi sepolto in un campo di grano

Non è la rosa, non è il tulipano

Che ti fan veglia dall'ombra dei fossi

Ma son mille papaveri rossi

Secondo una leggenda, l'imperatore mongolo Gengis Khan teneva in tasca semi di papavero che spargeva sui campi di battaglia per onorare i caduti, anche quelli avversari.

Del papavero, fiore affascinante e simbolico, noto per la sua vivace tonalità di rosso parleranno i Vivaisti Fratelli Gramaglia illustrandone le varietà e la coltivazione (giovedì 25 ore 14.30) in collaborazione con Gianluca Borlenghi che offrirà una degustazione.

Nella lista degli anniversari letterari 2024 troviamo quello che celebra i 100 anni dalla morte di Franz Kafka. Nato il 3 luglio 1883 a Praga da famiglia di origini ebraiche, autore di racconti e romanzi è considerato uno fra i maggiori interpreti del Novecento. Le sue opere, infatti, hanno influenzato così tanto la letteratura mondiale ed europea da portare alla nascita di un neologismo, ossia kafkiano, che indica una situazione paradossale, e in genere angosciante. "La Metamorfosi" è senza dubbio il racconto più famoso di Kafka. Pubblicato nel 1915, ha come protagonista Gregor Samsa, un uomo che si risveglia una mattina ritrovandosi trasformato in un enorme scarafaggio senza conoscere la causa di tale mutazione. È un concetto che il giardino incarna perfettamente quale simbolo vivente della continua trasmutazione biologica della materia.

Il convegno dal titolo Zephiro torna, e ‘l bel tempo rimena, che si terrà nella Sala Minerva del Piano Nobile della Reggia venerdì 26 aprile dalle 15.30 tratterà con alcuni esperti del settore il tema della perdita della cultura della manutenzione dei giardini ed il restauro del verde storico. Urge infatti la formazione di una vera consapevolezza che miri a tutelare un patrimonio prezioso, capace di garantire un’elevata qualità abitativa all’interno di una visione ecologica della città. All’incontro parteciperanno: Carla Benocci della Quasar Design University, docente di “Storia dei Giardini” nel corso di Landscape & Garden Design e pubblicista, Christian Piccaluga di Arborea Farm, vivaio specializzato in piante cquatiche, palustri e rare, Francesca Marzotto Caotorta paesaggista, e nota esperta di giardini, fondatrice di riviste di giardinaggio e a Milano di una tra le più note mostre-mercato di fiori e piante e Luigi Fiorina, giardiniere capo del giardino botanico dell’Isola Madre e del giardino medievale della Rocca di Angera. L’incontro costituisce attività formativa per gli architetti.

Il tema della metamorfosi permea nello spazio del Conversatoio Floreale diversi appuntamenti a cui si aggiungono incontri per riflettere di ambiente, sostenibilità e di temi legati alla botanica. La metamorfosi tornerà attraverso le Metamorfosi di Ovidio dove sono descritte una serie di trasformazioni di personaggi mitologici in altrettanti animali, fiori o piante. Come non ricordare il mito di Ciparisso, uno dei ragazzi più amati da Apollo, che darà la stura per parlare di cipressi e delle piante con portamento colonnare assieme a Roberto Neri del Vivaio Neri (sabato 27 ore 16.30), di Siringa e Pan che introdurranno alla conversazione di Christian Piccaluga di Arborea Farm sulla la canna palustre e la vegetazione stagnale palustre (giovedì 25 ore 17.30), di Adone trasformato in anemone, fiore della cui coltivazione parlerà Felicia del vivaio Fenix assieme ad Andrea Mora che parlerà di germogli e delle loro proprietà (venerdì 26 aprile ore 15.00). I “giardini di Adone” erano vasi in cui si facevano crescere piante a rapida fioritura per la festa del giovane amato da Afrodite. La religione cristiana trasformò il rito pagano in un pellegrinaggio devozionale presso i sepolcri, ovvero agli altari dove continuavano ad essere esposti quei germogli, con il nuovo significato di ricordare la morte di Gesù Cristo. Il Venerdì Santo ogni fedele porta nei terreni o nelle case il grano germogliato in segno di prosperità

Di piante rare d’oltremare ci parlerà Marco Trovato (domenica 28 ore 11.00) e d’oltremare sono anche il genere Dahlia di cui ci parlerà Rosanna Nicoletti del vivaio Il Giardino di famiglia (sabato 27 ore 18.00). Il genere Dalia trae le sue origini dal Messico e dall'America Centrale dove il tubero viene considerato commestibile. Le dalie, infatti, erano utilizzate come alimento e come medicinale e vennero introdotte in Europa alla fine del XVIII secolo proprio per scopi culinari. D’oltremare sono anche le camelie di cui ci parlerà il vivaista Cristiano Tibi (domenica 28 ore 14.30). Le camelie sono arbusti e alberi sempreverdi provenienti dall'Oriente. La conversazione introdotta dall’aria Un bel dì, vedremo di Madama Butterfly è un omaggio ai Giacomo Puccini di cui ricorre il centenario della morte. Del castagno, pianta citata da Ovidio, Virgilio, Plinio il Vecchio e addirittura Omero e che ha sempre svolto una funzione importante nel paesaggio collinare e montano, ne parlerà a Colorno Saverio Biagini di Vivai Piante Biagini (domenica 28 ore 11.30).

Le metamorfosi di Apuleio ci conducono al ciclo di affreschi che adornano le sale della Rocca di San Secondo di cui Elisa Bertuccioli - Associazione Everelina - darà una descrizione nel corso dell’evento. Il ciclo di affreschi è attribuito a Vincenzo Tamagni da San Gimignano, artista del ‘500, allievo di Raffaello (domenica 28 ore 16.00).

Apuleio condurrà i visitatori anche a Roma, dove si trova Apicio, il più celebre cuoco della latinità, autore di una imponente raccolta di ricette di cui il Forno Borlenghi (domenica 28 ore 16.00) proporrà alcune ricette, ma porterà anche a Pompei. A seguire, infatti, Matteo Pessina collaborerà con Borlenghi in occasione dell’evento sugli antichi vini di Pompei Nunc Est Bibendum (prenotazioni tramite mail a: [email protected] entro il 20/4/2024).

Sono tanti gli appuntamenti della quattro giorni dedicati al verde e alla biodiversità, come Il pollice verde non esiste, in cui verrà presentato il libro di Pietro Bruni, fondatore di Yougardener, il sito di riferimento per gli appassionati di piante e giardini (giovedì 25 ore 16.00), o l’evento Vogliamo il pane ma anche le rose a cura di Alessio Nerozzi della Società agricola Barni (giovedì 25 ore 15.00). Alla kermesse sarà presente anche Lucia Romani, fondatrice del vivaio Peonia Mia, per presentare il suo nuovo libro Peonie (venerdì 26 ore 15.30) così come Mauro Carboni, Alessio Zanon, Cristina Piazza, Enzo Melegari che presenteranno invece l’Atlante dell’agrobiodiversità (domenica 28 ore 17.00). È lungo l'elenco delle varietà di frutta, ma anche quello dei cereali e delle razze animali che venivano coltivati o allevati nel Parmense e di cui oggi sopravvivono solo pochi esemplari. Un patrimonio prezioso, dunque, che si può racchiudere in un unico termine: biodiversità. L’evento è promosso in collaborazione con la Gazzetta di Parma.

Spazio anche ad approfondimenti su piante specifiche: sulla menta ed altre aromatiche, a cura di Nadia Rizzuto del vivaio AromaticheClaGia (sabato 27 ore 16.00), sulle rose con Annalisa Glorio (sabato 27 ore 11.00), sul tartufo e la creazione dei ctoni con l’Associazione Tartuficoltori Emiliani (sabato 27 ore 11.30) e sulle querce e i tigli con il Maestro Giardiniere Carlo Pagani, che ne spiegherà le varietà e le tecniche di coltivazione (venerdì 26 ore 16.30).

Se il tema del verde e del giardinaggio riveste un ruolo fondamentale nella kermesse, nel corso degli anni l’aspetto che riguarda più direttamente la gastronomia ha acquisito sempre maggior importanza. Nell’ampio programma culturale largo, dunque, a numerosi appuntamenti in cui celebrare la qualità delle materie prime del territorio anche a tavola, attraverso incontri, approfondimenti, degustazioni e intermezzi gastronomici. Chi visiterà la kermesse, ad esempio, avrà modo di veder cucinare dal vivo il famoso Tortél Dóls di Colorno, preparato dalla Confraternita del Tortél Dóls – gruppo di appassionati gourmet costituitasi a Colorno nel 2008, per promuovere questo magnifico primo piatto di pasta ripiena della Bassa Parmense, divulgandone la storia e l'antica ricetta (giovedì 25 ore 12.30). Secondo la leggenda, il Tortél Dóls risalirebbe all’epoca di Maria Luigia d’Austria, moglie di Napoleone e sovrana del Gran Ducato di Parma e Piacenza. È un piatto dalle sfumature uniche, antiche, inusuali e sorprendenti, poiché utilizza ingredienti difficili da reperire e richiede una lavorazione sapiente e paziente. Il ripieno è composto, infatti, da frutti di alberi tipici della Bassa Parmense come il melo cotogno, il pero nobile, il cocomero da mostarda o cocomero bianco, assieme a vino cotto e marmellata di susine; di fondamentale importanza anche la senape pura, da acquistare rigorosamente in farmacia come si faceva un tempo.

Si potrà anche gustare il pane creato utilizzando le migliori farine tra cui i grani antichi durante la degustazione a cura di Podere Stuart e Gianluca Borlenghi (giovedì 25 ore 15.30), o ancora scoprire cosa fossero soliti mangiare i grandi Maestri Puccini e Verdi durante le degustazioni a cura della chef Ilaria Bercini e di Gianluca Borlenghi (giovedì 25 ore 16.30).

L’unicità di questi intermezzi gastronomici è che riescono a creare connessioni e riferimenti tra mondi apparentemente distanti. La musica tornerà anche durante l’incontro Note tra musica e Cucina, dove i ragazzi e le ragazze della IAL Scuola di cucina di Viadana, assieme agli chef Omar Torresani e Gianluigi Salvato, si cimenteranno in un cooking show (venerdì 26 ore 12.30).

Spazio anche a incontri dedicati alle eccellenze locali come il Parmigiano Reggiano, di cui parlerà l’Azienda Agricola Rizzi (venerdì 26 ore 16.00); i tortelli verdi, preparati dal ristorante Soj vino e cucina (Parma), in collaborazione con Matteo Pessina, docente di enografia italiana e sommellerie di ALMA La Scuola Internazionale di Cucina Italiana (sabato 27 ore 12.00), o ancora l’Anolino Morbino, una variante dell’anolino di Parma il cui ripieno consiste in un’erba particolare detta “barba morta”, che cresce solo lungo gli argini della Parma che passano da Mezzani (domenica 28 ore 12.00).

I visitatori potranno poi partecipare a La natura in pasticceria, un laboratorio in cui scoprire le erbe e i fiori commestibili, osservare la loro forma e realizzare attività di decoro professionale sui biscotti condotto da Ester Azzola (sabato 27 ore 15.00 – laboratorio gratuito fino a esaurimento posti. Prenotazioni [email protected] entro 23/04/2024), oppure al laboratorio dinamico, condotto sempre da Ester Azzola, Ogni giorno è una festa, in cui scoprire le erbe e i fiori commestibili, imparare a osservarne la forma, texture, geometria e colore (sabato 27 ore 17.00 - laboratorio gratuito fino a esaurimento posti. Prenotazioni [email protected] entro 23/04/2024).

Non mancheranno anche momenti di approfondimento dedicati al buon bere: con Matteo Pessina e Ilaria Bercini sarà possibile partecipare a una degustazione gratuita durante I vini ancestrali: degustazione di vini naturali e risotto …in fermento! (giovedì 25 ore 18.00), mentre alla degustazione LiquoMar di Mara Andreotti si potranno scoprire i liquori d’erbe locali (domenica ore 15.30). All’aperitivo offerto dalla Maison Moet Hennessy e accompagnato da Gianluca Borlenghi si avrà modo di sorseggiare un calice di Chandon Garden Spritz, il pregiato vino realizzato con il premiato “Miglior Spumante Argentino 2020” (Campionato Mondiale di Champagne e Spumanti) e assemblato con il liquore artigianale all’arancia creato da Chandon (sabato 27 ore 18.30).

Per chi fosse interessato, durante la kermesse, sarà possibile scoprire la Rocca di San Secondo in occasione delle visite guidate, come quella in programma domenica 28 alle ore 11.00 in cui si visiterà la Rocca dei Rossi di San Secondo guidati da Antonella Balestrazzi.