Nelle stanze di Michelucci. Collezioni del Novecento
Mostra ‘Collezioni del Novecento’
negli uffici della ex Cassa di Risparmio di Firenze
progettati da Michelucci e aperti al pubblico per la prima volta.
Comunicato stampa
Aprono per la prima volta al pubblico, dopo essere stati restaurati, alcuni spazi di uno dei più importanti complessi dell’architettura moderna in Toscana, la ex sede della Cassa di Risparmio di Firenze progettata negli anni Cinquanta da Giovanni Michelucci ed oggi sede dell’Ente CRF. L’occasione è offerta dalla mostra ‘Nelle stanze di Michelucci. Collezioni del Novecento’ aperta dal 12 ottobre all’11 novembre (Via Bufalini 6 – Ingresso libero) promossa dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze che cura, custodisce e valorizza l’ insieme di questi edifici. La mostra ha il patrocinio della Regione Toscana. In quelli che fino al 2008 sono stati gli uffici della banca è ora esposta una selezione di opere del Novecento acquisite dall’Ente Cassa per la propria collezione nel corso degli ultimi decenni. Con questa rassegna, inoltre, l’Ente Cassa partecipa, assieme alle altre Fondazioni di origine bancarie della regione (riunite della Consulta regionale), alla Settimana della cultura in Toscana promossa dalla Regione dal 9 al 19 ottobre. Per l’occasione infatti le Fondazioni aprono al pubblico le proprie sedi, sono organizzata visite guidate e sono allestite mostre specifiche delle opere mai viste in pubblico secondo un nutrito programma, visitabile anche sul sito www.coolt.toscana.it.
La rassegna fiorentina sarà inaugurata domani, sabato 11 ottobre alle ore 15, alla presenza del Presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze Umberto Tombari, dell’assessore alla cultura della Regione Toscana Sara Nocentini, del Coordinatore della Consulta delle Fondazioni di origine bancarie della Toscana Luciano Barsotti e di rappresentanti delle altre Fondazioni del territorio.
‘Nelle stanze di Michelucci’ (un progetto di Barbara Tosti a cura di Lucia Mannini, Chiara Toti, Giovanna Uzzani con la collaborazione di Emanuele Barletti) è collocata in due sale del secondo piano e presenta 62 opere tra dipinti e sculture e una ventina di libri d’artista. In una prima sezione sono esposte opere di Ardengo Soffici, Primo Conti, Lorenzo Viani, che testimoniano la prima stagione novecentesca toscana, caratterizzata da nuovi linguaggi, maturati dal connubio tra la riflessione sulla tradizione e le aperture sulle esperienze delle avanguardie francesi e internazionali. Un secondo percorso propone le opere suddivise per nuclei collezionistici o tematici o corpus di autori, tutte opere che sono state acquisite con la volontà di salvaguardare significativi capitoli della storia culturale e artistica toscana, tra cui la raccolta appartenuta ad un protagonista della cultura del 900 come Alessandro Parronchi (con opere di Mario Marcucci e Ottone Rosai) fino alle edizioni e ai libri d’artista della casa editrice e libreria fiorentina Centro Di. Interessante anche una ristretta scelta di mobili da ufficio disegnati a suo tempo dallo stesso Michelucci per gli ambienti della Banca CR Firenze, la quale ha contribuito, oltre che col prestito di questi arredi, con alcune opere della sua stessa collezione. A corredo un’agile pubblicazione, a distribuzione gratuita, edita da Polistampa.
‘’Questa mostra ha una grande rilevanza – dichiara il presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze Umberto Tombari – per molteplici motivi. Rende fruibile al grande pubblico una parte importante della nostra collezione che è oggi considerata la più importante tra quelle delle Fondazioni bancarie italiane; segna una nuova tappa della collaborazione tra le Fondazioni bancarie che, proprio in questi mesi, sta vivendo un momento di grande vivacità; è emblematica della sinergia tra pubblico e privato che ormai è comunemente identificata come il migliore antidoto per valorizzare le nostre risorse in questa stagione così difficile’’.