Neoclassicismi a Torino. Dal Settecento al giovane Antonelli
L’evento espositivo, visitabile negli spazi della Pinacoteca Albertina, propone al pubblico un percorso di scoperta e valorizzazione del patrimonio storico artistico del caveau dell’Accademia, dedicato al Neoclassicismo a Torino, puntando l’attenzione sui decenni a cavallo tra Settecento e Ottocento.
Comunicato stampa
Inaugura domani, giovedì 27 ottobre ore 11.00, presso l’Accademia Albertina di Belle Arti, di via Accademia Albertina 6 – Torino, la mostra “Neoclassicismi a Torino. Dal Settecento al giovane Antonelli”, con la conferenza stampa di presentazione, a cui prenderà parte il Segretario generale della Fondazione 1563 Laura Fornara; segue alle ore 18.00, l’apertura ufficiale.
L’evento espositivo, visitabile negli spazi della Pinacoteca Albertina, propone al pubblico un percorso di scoperta e valorizzazione del patrimonio storico artistico del caveau dell’Accademia, dedicato al Neoclassicismo a Torino, puntando l’attenzione sui decenni a cavallo tra Settecento e Ottocento.
Vero gioiello in esposizione, le quattro vedute torinesi opera di Luigi Vacca, piccola serie dipinta tra il 1818 e il 1822 da uno dei maggiori artisti del neoclassicismo accademico torinese. Le vedute, oggi custodite presso l’Archivio Storico della Città di Torino in comodato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, erano state acquistate nel 2007 su proposta della allora Fondazione per l’Arte, oggi Fondazione 1563. In catalogo il saggio di Francesca Bocasso, storica dell’arte della Fondazione 1563, ne fornisce un sintetico inquadramento storico critico.
In mostra anche opere, progetti e carte d’archivio di figure chiave del Neoclassicismo a Torino quali Laurent Pécheux, Ferdinando Bonsignore, Giuseppe Maria Talucchi, Luigi Canina e Alessandro Antonelli, di cui l’Accademia Albertina conserva i visionari progetti per una nuova cattedrale in piazza Castello.
Visitare la mostra
La mostra sarà visitabile da venerdì 28 ottobre 2022 a domenica 25 giugno 2023, dalle 10.00 alle 18.00 tutti i giorni feriali e festivi escluso il mercoledì. A guidare il racconto della mostra nelle sale espositive, e nel relativo catalogo, i testi di Enrico Zanellati, Barbara Stabielli, Antonio Musiari, Rosalba Stura, Francesco Poli, Francesca Bocasso, Elena Gianasso e Carlo Ostorero.