Neriman Polat – Threshold
Threshold è la personale di Neriman Polat, presso disambigua artspace, concepita come un download mentale di una porzione di spazio fisico-geografico dal quale prende avvio (locale). È un rilevatore di segno tra i segni, un’allusione costante dei limiti cognitivi di una società (globale) cablata a singhiozzi per il multitasking.
Comunicato stampa
Threshold è la personale di Neriman Polat, presso disambigua artspace, concepita come un download mentale di una porzione di spazio fisico-geografico dal quale prende avvio (locale). È un rilevatore di segno tra i segni, un’allusione costante dei limiti cognitivi di una società (globale) cablata a singhiozzi per il multitasking.
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La personale di Neriman Polat è strutturata considerando i limiticonfini geografici umani in un senso ampio, globale. Infatti, pur tenendo conto del suo stesso Paese d’origine, la Turchia, Neriman Polat ha in mente però una cartina geografica estensiva, anche per questo si è preso a prestito per il lessico quello specifico dell’informatica. Contestualmente allo spazio espositivo di dimensioni ridotte si frappongono tutti questi concetti attraverso la scelta di un nutrito iter narrativo comprensivo di oggetti (vesti) e fotografie. Medium ricorrenti nella poetica artistica delle donne. Una griglia d’insieme plasmata su immagini forti che convogliano quasi interamente nell’universo femminile, delineando la misura e il peso delle tematiche trattate.
info su artista:
Neriman Polat è nata ad Istanbul nel 1968. Attualmente vive e lavora ad Istanbul.
Il suo lavoro analizza gli effetti della globalizzazione, le transizioni politiche, sociali ed economiche, e quello che è il ruolo e della funzione degli artisti nella società, le strategie e le esperienze di autogestione.
Come artista che vive in Turchia, lavora anche sulle problematiche di occidentalizzazione, la democrazia, il pensiero polarizzato e la discriminazione. L’obiettivo principale dei suoi lavori più recenti si lega alla propria città di origine, quale Istanbul, le trasformazioni e le riflessioni sulla vita delle persone, l’estetica ibrida derivante dall'immigrazione, il modo patriarcale di vivere e la sua riflessione per l'architettura della città. Ancora le nuove aree di insediamento derivanti dai progetti "di riqualificazione urbana", le disuguaglianze sociali, le questioni di genere, sociale, il ruolo delle donne nella società, la violenza contro le donne e la loro auto-violenza. Queste problematiche prendono parte nelle sue opere in forma documentativa, talvolta in modo ironico.
Ha esposto il suo lavoro alla 6th edizione "La passione e il Wave" Biennale Internazionale di Istanbul nel 1999 e ha rappresentato la Turchia alla 50th edizione della Biennale di Venezia "Sogni e Conflitti". Ha tenuto mostre personali "Photo-Grave" nel 2007 in Apartment Project , “Father’ alla Home Apartment” e nel 2008 alla Pi Artworks, “Modest View’ nel 2010 alla C.A.M Art Gallery, “Home Watch” nel 2013 al DEPO e “Home Watch”, nel 2015, al Nazım Hikmet Culturel Center.
Neriman Polat ha partecipato a numerose mostre con il Collettivo Hafriyat di cui è stata membro tra il 2000 e il 2009. È tra gli artisti che gestiscono lo spazio espositivo "Hafriyat Karakoy", fondato nel 2007. Ha esposto il suo lavoro in diversi Paesi, come Bulgaria, Georgia, Germania, Olanda, Inghilterra, Grecia, Slovenia, Italia, Brasile, Belgio, Spagna.