Nicola Carrino – Costruttivi. Decostruttivi. Ricostruttivi
10 Rilievi catalogati in “Costruttivi, Decostruttivi, Ricostruttivi” (1973-2013), in ferro e acciaio inox, si installano in circolo lungo le pareti della galleria, facendo fulcro verso la Scultura “Cubo 1” (1969), in alluminio verniciato bianco, posta al centro dello spazio.
Comunicato stampa
Lo Studio d’Arte Contemporanea Pino Casagrande è lieto di ospitare per la prima volta nei suoi spazi un percorso antologico selezionato dello scultore Nicola Carrino.
La mostra si relaziona al luogo di intervento, disponendo progettualmente le opere per una resa unitaria dello spazio.
10 Rilievi catalogati in “Costruttivi, Decostruttivi, Ricostruttivi” (1973-2013), in ferro e acciaio inox, si installano in circolo lungo le pareti della galleria, facendo fulcro verso la Scultura “Cubo 1” (1969), in alluminio verniciato bianco, posta al centro dello spazio.
Nella ricerca di Carrino, la forma plastica si organizza razionalmente per una serie di elementi: modulari, quadrati, rettangoli, a scala, a L e a T, componibili e trasformabili, in grado di procedere ciclicamente dal piano al volume e viceversa. Ognuno di essi concorre nella forma a sprigionare le possibilità realizzative di grandi sculture tridimensionali e insieme composizioni planari, come proiezioni segniche delle stesse, definite Rilievi.
Le Sculture e i Rilievi hanno assunto nel tempo la denominazione di Costruttivi, Decostruttivi, Ricostruttivi, sottintendendo valori didattici e ideologicamente comunicativi, in risposta contestuale alla realtà nel suo svolgersi sociale e politico.
I Rilievi come le Sculture sono realizzate in metallo, ferro a vista in lamiera piana e grecata, verniciati con trasparente a fuoco, e in acciaio inox con superficie molata a mano, evidenziando valori cromatici e ponderali della materia o la sua smaterializzazione col riflettere in variabilità continua la luce e il colore dell’ambiente.
La mostra si completa nella sala di accesso all’installazione con tavole fotografiche documentative di azioni trasformative e progetti urbani realizzati dagli anni ‘70 ad oggi.
L’esposizione sarà accompagnata da testimonianze scritte dallo stesso artista.
Nicola Carrino nasce a Taranto nel 1932. Dagli anni ’60 si trasferisce a Roma dove è tra i fondatori del Gruppo UNO. Artista attivo soprattutto nel campo della scultura, nel 69 realizza i Costruttivi Trasformabili, assemblando elementi di metallo modulari in grado di generare molteplici configurazioni. A partire dal 1970 realizza opere pubbliche a carattere architettonico, senza mai abbandonare il linguaggio della materia e della forma ricostruttrice. Presente in diverse biennali europee e mostre di carattere internazionale sino agli anni ’90, dal 1961 ha insegnato presso diversi istituti di formazione artistica. Nel biennio 2009 – 2010 è stato Presidente dell’Accademia Nazionale di San Luca a Roma.