Nicola Evangelisti – Genus Lucis
In occasione del San Locca Day, Face Creative Link presenta, in veste rinnovata e ampliata, l’opera “Genus Lucis”, terzo progetto di un ciclo di opere che reinterpretano l’antica iconografia cristiana della luce divina intesa come simbolo del sacro. Il progetto vede una rinnovata collaborazione tra l’artista visivo Nicola Evangelisti e il compositore, musicista suo omonimo.
Comunicato stampa
GENUS LUCIS II
Nicola Evangelisti
Progetto multimediale a cura di Face Creative Link
Video e concept di Nicola Evangelisti (www.nicolaevangelisti.it)
Sound design del compositore Nicola Evangelisti (www.nicolaevangelisti.com)
Presentazione di Michele Dolz
Con la partecipazione del Coro Sacri Concentus Cantores di Reggio Emilia diretto da Primo Iotti
Domenica 9 ottobre 2016
Santuario della Beata Vergine di San Luca, Bologna
Prima esibizione ore 18.30 - seconda esibizione ore 19.00
In occasione del San Locca Day, Face Creative Link presenta, in veste rinnovata e ampliata, l'opera “Genus Lucis", terzo progetto di un ciclo di opere che reinterpretano l’antica iconografia cristiana della luce divina intesa come simbolo del sacro. Il progetto vede una rinnovata collaborazione tra l’artista visivo Nicola Evangelisti e il compositore, musicista suo omonimo.
Come le due opere precedenti "Speculum Solis" sulla facciata della chiesa di San Procolo (Bologna Water Design 2014) e “Lux Inaccessibilis”, all’interno del chiostro della Basilica di San Domenico (Arte Fiera 2012), è un progetto multimediale, sintesi di differenti media, in cui immagini e suoni operando in stretta sinergia, si motivano reciprocamente amplificandosi gli uni con gli altri.
Genus Lucis è un riferimento alla metafisica della luce e un omaggio alle teorie cosmologiche di Roberto Grossatesta, teologo e scienziato cattolico del 1200, che si fondano sull'idea di un universo costituito e compenetrato dalla luce che manifestandosi diviene simbolo del divino.
Grossatesta afferma che ogni forma esistente è un qualche genere di luce (aliquod genus lucis) e manifestando sé stessa rende palese l’esistenza dell’ordine naturale delle cose, così nella metafisica della luce la materia luminosa è immagine ed epifania terrena di un più alto genere di luce, divino e spirituale. Semplicissima e priva di parti, indifferenziata e fonte di ogni differenziazione, diviene tramite per la concezione della dialettica trinitaria. Nella sua capacità di autogenerazione ed autopropagazione è manifestazione del divino: “lumen de lumine, deus de deo”.
La vetrata diviene simbolo del “tramite”, correlativo oggettivo del “passaggio” (dal greco paschein) attraverso il quale poter accedere alla luce quale epifania del sacro.