Nicola Evangelisti – Reflected Nature
Reflected Nature è una mostra che ripercorre la ricerca sulla luce dell’artista multimediale Nicola Evangelisti.
Comunicato stampa
Reflected Nature è una mostra che ripercorre la ricerca sulla luce dell’artista multimediale Nicola Evangelisti: dai suoi storici light box, nuovo concetto di scultura contemporanea, realizzati con materiali tipici della nostra epoca: dall’acciaio al plexiglas, sui quali scorre luminescente e scientificamente costruita la luce artificiale generante molteplici forme caotiche e dinamiche, fino agli ultimi lavori del percorso di black light art, una particolare tecnica di pittura fotosensibile con la quale l’artista dipinge sottili e ramificate forme lineari, definite Strutture Spaziali.
Il percorso di Evangelisti, ormai ventennale, è un universo complesso in cui coesistono diverse pratiche, studi e direttive. La sua capacità è stata quella di creare una poetica visiva basata sulla fusione di fondamenti scientifici connessi ad ambiti filosofici e spirituali come quelli riferibili alla metafisica della luce medievale.
Sfuggendo alle categorie classiche di catalogazione e “sterilizzazione” dell’arte, usa linguaggi plurimi e sintesi estetiche che corrispondono a sovrapposizioni di molti soggetti formali di cui cerca i principi costitutivi, le essenze e le similitudini.
Partendo da un’analisi delle forme naturali, agisce da scultore sulla materia pittorica per trascenderla in un costante desiderio di dematerializzazione e di spiritualità. Nel dualismo tra scienza e spiritualità si appassiona alla metafisica medievale della luce, crocevia di pensatori come lo Pseudo Dionigi e Roberto Grossatesta, che, in testi come il “De Luce”, intrecciano intuizione scientifica e speculazione teologica.
Verso la fine del 20° secolo nella fisica c’è stato un importante mutamento, la scienza ha radicalmente cambiato paradigma nel modo di fare teoria imponendo principi estetici e formali come base del funzionamento fondamentale dell’Universo. Un modello di riferimento è stato quello delle “simmetrie imperfette” presenti in natura a tutte le scale di grandezza, sia quelle riscontrabili ad occhio nudo che quelle presenti nel micro e nel macro cosmo e che costituiscono la base del funzionamento della realtà.
L’indagine sulla natura di Evangelisti è, dunque, il risultato di un’analisi precisa degli andamenti ramificati, caotici, spezzati e frastagliati definiti, da pensatori come Mandelbrot, “frattali” e che per l’artista sono un principio estetico e formale inteso come fondamento strutturale della realtà a tutte le scale di grandezza. Il principio frattale è infatti il modo in cui la natura si espande, come le piante crescono, come il sangue si distribuisce nei corpi, come la linfa irradia le foglie, come l’acqua di fiumi impetuosi si divide in rivoli, ruscelli e rigagnoli. Persino la folgore di un fulmine, soggetto molto amato dall’artista in quanto sintesi di forma, luce e materia, si divide in scariche sempre più sottili prima di scaricarsi a terra. L’apparente simmetria delle forme, tessute dalle intricate trame delle ramificazioni è l’essenza e la struttura della realtà in una coincidenza tra forma materia e luce.
Nel ciclo di opere di black light art, Evangelisti utilizza polveri fotosensibili studiate per primi dagli alchimisti nell’intento di trascendere la materia in una sostanza sottile sovrasensibile. Analogamente il desiderio costante dell’artista è quello di andare oltre la materia, verso una realtà della mente in una tensione verticale, metafisica, difficilmente inquadrabile e definibile in categorie precostituite.
Per la mostra Reflected Nature, Evangelisti trasformerà l’intero piano alto della Galleria Paci Contemporary in una sorte di “spazio luce” interattivo dove le diramazioni luminose sprigionate dalle opere creeranno una relazione tra lo sguardo e la luce ed evidenzieranno l’analogia tra le forme ramificate e frattali a differenti scale di grandezza: dalle sinapsi celebrali ai sistemi venosi, dall’iride all’andamento dei fulmini e dell’acqua fino alle forme delle galassie.
ABOUT Nicola Evangelisti
(Bologna,1972), vive e lavora a Bologna.
Diplomato in scultura all'Accademia di Belle Arti di Bologna, alla fine degli anni Novanta, ha intrapreso un percorso artistico basato sull'uso della luce artificiale e focalizzato su temi scientifici e cosmologici. Nel 2000 ha vinto il Premio Internazionale Guglielmo Marconi. Nel 2002 la sua opera “Struttura Spaziale - Big Bang" è entrata a far parte della Targetti Light Art Collection ed è stata esposta al Chelsea Art Museum di New York, al Centre for Contemporary Art Ujazdowski Castle di Varsavia, al MAK di Vienna e al MUAR di Mosca. Nel corso degli anni, ha esposto in molti musei e sedi internazionali tra cui: ISELP (Institut Supérieur pour l'Etude du Language Plastique) di Bruxelles, Museo Archeologico di Francoforte.
Sono presenti opere permanenti al museo MAGI '900 - Pieve di Cento (BO), Museo Roberto Bilotti Ruggi d'Aragona, Rende, Fondazione Pistoletto, Fondazione Lucio Dalla, Galila’s P.O.C. Bruxelles, Collezione Paolo VI Concesio (Br), GAM Milano, MAC Lula (Nuoro).
Dal 2006 amplia la sua poetica a tematiche contemporanee come la guerra, il terrorismo e la crisi economica; realizza installazioni in bossoli, proiettili e coltelli nella creazione di di opere olografiche. L'installazione “YOU ARE NOT SAFE”, (ora parte della collezione permanente del museo Galila’s P.O.C. a Bruxelles) è stata esposta al Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna, al MACRO Testaccio di Roma e alla Galleria Artiscope. Ha partecipato a mostre collaterali alla Biennale di Bruxelles, alla Biennale di Venezia e di Manifesta. Nel 2009 realizza “Light Blade”, installazione luminosa nel cortile di Villa Reale a Milano, parte della collezione permanente della Galleria d'Arte Moderna di Milano. Negli ultimi due anni è stato invitato ad esporre in musei e gallerie internazionali tra cui: il MOAH di Lancaster (California), il Museo Nazionale del Ducato di Spoleto, Meicheng Space (Shenzhen - Cina), e la Galleria Civica di Como. Uno dei suoi cicli di lavoro più recenti e significativi esplora il rapporto tra luce e simboli e i significati che derivano dalla loro interazione, facendo spesso riferimento all'immaginario visivo geometrico e alla sua connessione con l'antica storiografia del sacro. Dal 2013 cura un ciclo di eventi multimediali nei luoghi di culto in collaborazione con l'omonimo musicista, Nicola Evangelisti. "Lux Inaccessibilis", nel Chiostro della Basilica di San Domenico a Bologna, "Speculum Solis" per la settimana del design bolognese, "Genus Lucis" all'interno del Santuario della Madonna di San Luca a Bologna, sono esempi di questa serie di opere . Nel 2018 è invitato per la seconda volta alla Biennale Light Art al Palazzo Ducale di Mantova presentando “Emerald”, installazione laser in acciaio legata alla geometria sacra. Ha esposto a Palazzo Kiton a Milano nel 2021. Nell’estate del 2021 ha presentato la sua ultima installazione di luce urbana “Il Tempio Della Luce” al Grand Hotel Timeo di Taormina. Nel 2022 realizza una personale a Palazzo Tagliaferro (SA) ed è presente alla terza edizione della Biennale di Light Art a Mantova.