Nicola Frangione
Il pubblico si troverà a “vivere” un’azione di Poesia Sonora: la voce del poeta non costituisce un dato unicamente sonoro ma rappresenta l’elemento di raccordo tra la corporeità e la scrittura, una contaminazione tra le varie discipline artistiche-letterarie-drammaturgiche che presuppone come punto di arrivo un evento spazio-temporale.
Comunicato stampa
VILLACONTEMPORANEA
PRESENTA
NICOLA FRANGIONE
Performance/action poetry
Giovedì 15 novembre 2012 alle ore 21
Azione di poesia sonora
VILLACONTEMPORANEA
inaugura con nicola frangione
una programmazione di eventi performativi che si intervalleranno, nell’arco della stagione espositiva, con le mostre d’arte.
Il pubblico si troverà a “vivere” un’azione di Poesia Sonora:
la voce del poeta non costituisce un dato unicamente sonoro ma rappresenta l’elemento di raccordo tra la corporeità e la scrittura, una contaminazione tra le varie discipline artistiche-letterarie-drammaturgiche che presuppone come punto di arrivo un evento spazio-temporale.
Nicola scrive che la performance “esprime sempre un carattere originario che è riconducibile al dramma ma senza essere teatro”, che essa si realizza prima “nella coscienza di esistere e dopo, come sintesi, viene “messa in campo”, che “lo spazio d’azione viene modificato da un’originalità interiore e la performance diventa un parto, una nascita, un avvenimento esistenziale di “messa al mondo” perché su tutto ciò che è avvenuto nella performance ci riconosciamo antropologicamente vivi nel senso”.
Si tratta di “poesia del suono”, di un evento sonoro come oggetto artistico dove testo, voce, musica sono in stretta fusione; non c’è né musica, né teatro, né pura vocalità; ma nello stesso tempo è possibile ritrovare tutto questo in una “parola totale” che sa raccontarsi ma che sa anche farsi guardare.
L’atto performativo diventa uno strumento per interagire direttamente con l’aspetto psichico, è un percorso parallelo tra linguaggio-concettuale ed emotività-pulsionale, pensiero-azione.
C’è in Frangione e nelle sue azioni la ricerca di un senso poetico che coglie nella ritualità del quotidiano e nelle sue azioni ripetitive un carattere di eccezionalità, egli va alla ricerca della “memoria del corpo” per scoprirne la forza espressiva ancestrale, tramandata dagli avi, dalla comunità sociale.
Nicola è provocatorio, è irriverente, è appasionato e passionale, è spiazzante e fa riflettere sull’indifferenza dell’oggi, sulle finzioni, sull’immoralità, la sua è un’azione ribelle, è una reazione, è arte della vita.
Nicola Frangione vive e lavora a Monza dal 1972. E’ artista interdisciplinare e sperimentatore di varie tecniche artistiche: arti visive, audio art e poesia sonora, video art e poesia visiva.
Dal 1987 al 1995 ha diretto con Luigi Bianco la rivista di dinamiche culturali “Harta” e “Osaon” spazio artistico multimediale di Milano. Dal 1996 è direttore delle edizioni di “Harta Performing” sulla Performance Art e Action Poetry.
Dal 2003 è direttore artistico del Festival internazionale “ART-ACTION” di Monza.