Nicola Mette – Bocceddu
In occasione del Festival Europeade a Nuoro, l’artista Nicola Mette presenta “Bocceddu,” una performance di forte impatto simbolico ispirata al tradizionale gioco della campana, noto in Sardegna come “Bocceddu”.
Comunicato stampa
In occasione del Festival Europeade a Nuoro, l'artista Nicola Mette presenta "Bocceddu," una performance di forte impatto simbolico ispirata al tradizionale gioco della campana, noto in Sardegna come "Bocceddu" La performance si terrà in Piazza Sebastiano Satta, un luogo di grande rilevanza storica e culturale, dedicato al poeta e avvocato Sebastiano Satta, celebre per la sua difesa dei diritti dei più deboli.
In "Bocceddu," Mette, indossando un'uniforme militare, mette in scena un potente messaggio di denuncia contro l'indifferenza politica e sociale verso le guerre contemporanee. Il gioco della campana viene reinventato sostituendo la pietra con un cuore di maiale, un simbolo brutale della disumanità dei conflitti armati. Questo cuore rappresenta il sacrificio e la perdita di vite umane, evidenziando il contrasto tra l'innocenza del gioco infantile e la cruda realtà della guerra.
Un elemento centrale della performance è la replica della bomba "Little Boy," la stessa che devastò Hiroshima, ma con un nome tragicamente ingannevole. Questo simbolo denuncia la dissonanza tra il nome apparentemente innocuo e la devastazione che ha causato, trasformando un oggetto ludico in un atto di accusa contro la crudeltà della guerra.
Durante la performance, un bambino, simbolo delle vittime innocenti e indifese, viene invitato a partecipare, sottolineando l'innocenza perduta e l'impatto devastante delle guerre sui più vulnerabili. Questo coinvolgimento mette in luce l'urgenza di proteggere le generazioni future e di riconoscere la responsabilità delle nostre azioni e politiche.
Il gioco della campana ha un significato profondo per Mette, essendo un'attività della sua infanzia. Richiamare questa memoria personale crea un contrasto stridente con la dura realtà che intende denunciare, rendendo l'opera intensa e toccante. Alla fine della performance, le persone del pubblico saranno invitate a partecipare attivamente, amplificando il messaggio di denuncia e solidarietà e trasformando lo spazio pubblico in un luogo di riflessione collettiva e impegno condiviso.
Influenzato da figure emblematiche della performance art come Shirin Neshat, Emily Jacir, Yoko Ono, Marina Abramović e Tania Bruguera, Nicola Mette trasforma un semplice gioco infantile in un atto di denuncia e resistenza contro l'indifferenza globale. "bocceddu" esplora le complesse dinamiche della guerra e della perdita attraverso un simbolismo diretto e provocatorio, richiamando l'attenzione su questioni urgenti e universali.
In un'epoca in cui le guerre continuano a mietere vittime innocenti, "Bocceddu" ci ricorda l'importanza di non restare indifferenti e di impegnarci attivamente per un mondo più giusto e umano. Con questa performance, Nicola Mette non solo invita alla riflessione, ma incita all'azione, dimostrando la potenza dell'arte come strumento di cambiamento sociale e politico.