Nicola Pucci – Opere 1999 – 2019

Informazioni Evento

Luogo
VILLA ZITO
Via della Libertà 52 90143 , Palermo, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

fino al 28 febbraio 9.30 > 14.30

Dal 1 marzo 9.30 > 19.30

Chiuso il martedì

Vernissage
31/01/2020

ore 18

Biglietti

5 euro, ridotto 3 euro, gratuito under 18.

Patrocini

Promossa da FONDAZIONE SICILIA

Organizzazione | Associazione Settimana delle Culture

Testi | Paola Nicita

Coordinamento Generale

Giorgio Filippone

Coordinamento Mostra

Maria Letizia Cassata

Rapporti Istituzionali | Clara Monroy di Giampilieri

Ufficio Stampa | Simonetta Trovato

Comunicazione e progetto grafico | MLC Comunicazione | Chiara Lodato

Traduzioni | Maria Concetta Spinosa | Michele von Büren

Fotografie | Nicola Pucci

Catalogo | Editoriale Giorgio Mondadori

Editori
GIORGIO MONDADORI
Artisti
Nicola Pucci
Curatori
Paola Nicita
Generi
arte contemporanea, personale

E’ una pittura stratigrafica, quella di Nicola Pucci (Palermo, 1966), dove ogni immagine è costruita alternando velature e pittura gestuale e materica.

Comunicato stampa

Un viaggio in mondi onirici, popolati da figure che si muovono in contesti impossibili, o giocano con il mondo, cercando di riscrivere il proprio destino. E’ una pittura stratigrafica, quella di Nicola Pucci (Palermo, 1966), dove ogni immagine è costruita alternando velature e pittura gestuale e materica, in una sequenza lunga e continuata nel tempo, sfacciatamente surreale ed estremamente realistica, colma di energie catartiche. “Nicola Pucci. Opere 1999 – 2019” raccoglie gli ultimi vent’anni di pittura dell’artista palermitano: un’antologica, curata da Paola Nicita, che si apre l’1 febbraio a Villa Zito, sede della Fondazione Sicilia a Palermo, che la ospita fino al 29 marzo [vernissage, 31 gennaio, ore 18].

Una selezione di tele e sanguigne, e alcuni inediti, tra cui una scultura realizzata appositamente per l’esposizione, vera sorpresa per un artista che ha sempre e soltanto dedicato spazio e tempo alla pittura. “Epifànica e sorprendente, la pittura di Nicola Pucci distrugge le immagini e le ricostruisce: Delenda Imago, Costruenda Imago – scrive Paola Nicita nel suo testo in catalogo – […] Nel silenzio roboante di una pittura precisa, oggettiva, rarefatta e concreta, scardinamento e rivoluzione sono le parole chiave del cambiamento: ma la modifica percettiva avviene senza alcun proclama, manifesto o guerriglia. Tutto è già accaduto, è lì, è sotto ai nostri occhi. […] E’ la lotta silente e tormentata tra materia e forma”. E’ un gioco al massacro tra componenti realistiche, racchiuse in un nido, una “comfort zone” che sembra proteggere e invece delimita. Ciò che appare non è ciò che pare: realtà alterate, smantellate da intrusioni autorizzate. “Sulla tela, appaiono pseudocollage pittorici, che collocano nello stesso luogo e nel medesimo spazio eventi lontani e personaggi che non si erano mai conosciuti né incontrati”.

Tele popolate da personaggi vitali, non necessariamente umani, fermati nell’attimo, bloccati nella loro spinta, salto, entusiasmo; un flash improvviso che atrofizza gli atleti, i diletti tori, gli amici galli, li consegna ad un’irrealtà vorace in cui perdono di vista il loro habitat normale, distrutto da un’intrusione esterna, mastodontica, totalizzante. Ogni opera di Nicola Pucci induce al racconto autonomo in cui i protagonisti vanno cercati tra i personaggi e i movimenti.

Il progetto espositivo, ideato dall’Associazione Settimana delle Culture, realizzato con il sostegno della Fondazione Sicilia e il contributo della Presidenza dell'Assemblea Regionale Siciliana e di partner privati, permette di osservare l’evoluzione del linguaggio artistico di Nicola Pucci nel corso degli ultimi vent’anni: da una pittura figurativa estremamente realistica, che da sempre strizza l’occhio ad un dato di surrealtà, slittata poi, negli anni più recenti, ad una sorta di negazione, di cancellazione del linguaggio iperrealista, per approfondire alcuni aspetti maggiormente concettuali. Elementi provenienti da fonti diverse, coabitano in un unico dipinto. Le sue tele raffigurano gruppi omogenei di figure, spesso sospese nello spazio, ma unite in un dialogo silenzioso.

Foto: NICOLA PUCCI “Sala biliardo”, 2016, olio su tela, 140x170 cm

Bio breve

Dopo il liceo classico, Nicola Pucci (Palermo, 1966) ha frequentato un corso quadriennale
di illustrazione pubblicitaria allo IED di Roma. Dopo un breve periodo trascorso a Vipiteno disegnando copertine per i celebri quaderni Pigna, nel 1990, tornato a Roma e in seguito a Palermo, Pucci ha iniziato a dedicarsi alla pittura. Dal 1995 ad oggi il suo lavoro è stato esposto in Italia, Gran Bretagna e Stati Uniti. La pittura di Nicola Pucci si è guadagnata, nel corso degli anni, l'attenzione di Philippe Daverio, Gianluca Marziani, Vittorio Sgarbi e del gallerista americano Larry Gagosian che ne sono divenuti appassionati collezionisti.

www.nicolapucci.it