Nicola Salvatore – Sotto il segno della balena
Negli ampi spazi degli incantevoli giardini di Villa Olmo a Como, l’artista Nicola Salvatore firma un’imponente mostra allestita dall’architetto Giovanni Sammartano.
Comunicato stampa
Negli ampi spazi degli incantevoli giardini di Villa Olmo a Como, l’artista Nicola Salvatore firma un’imponente mostra allestita dall’architetto Giovanni Sammartano.
Ferro, bronzo, alluminio, acciaio lavorato e tessuti sono alcuni dei materiali con cui l’artista realizza sculture di grandi dimensioni che sorprendono il visitatore, entrando in dialogo con lo spazio naturale che le ospita. Tema comune è la balena, icona che accompagna sin dall’inizio il percorso artistico di Salvatore. Presenza ricorrente nelle sue opere, il mammifero leggen-dario è per l’artista simbolo di ricerca interiore.
Grazie alle loro qualità cromatiche le sculture di Nicola Salvatore nei giardini di Villa Olmo creano un perfetto accordo visivo con l'architettura circostante.
Un catalogo in più lingue, che presenterà le foto delle opere installate nei giardini, verrà pubblicato durante la mostra, corredato da un testo di Aldo Spoldi - amico e collega di Salvatore - che a riguardo scrive:
Nicola Salvatore? Un bello e simpatico enigma.
Creativo e sperimentatore come artista, accorto, sensibile, determinato e inventivo come professore.
Nicola Salvatore ha un amore costante per un grosso mammifero: la balena, regina dei mari e grande madre degli oceani.
Non sono un caso i suoi successivi amori per le navi e, in tempi più recenti, per le case.
Balene, navi e case sono pance che contengono, dispense che danno da vivere, sono mammiferi.
La balena non è solo quella che solca i mari, ma anche quella che ospita Giona e Pinocchio.
Lo stesso vale per la nave, che una sua possibile etimologia la identifica come quella che nutre.
Mammifero è anche la casa che non solca i mari, ma si fonda sulla terra. Dal mobile si passa all’immobile nel cui ventre si vive.
L’esposizione si svolge in contemporanea alla mostra La città nuova. Oltre Sant’Elia. Cento anni di visioni urbane, allestita negli spazi interni della Villa, mostra che, prendendo le mosse dai disegni futuristi di Antonio Sant’Elia, illustra attraverso un centinaio di opere, tra dipinti, disegni,
modelli, filmati, installazioni di artisti, architetti, registi hanno pensato tra 1913 e 2013 alla città del future. Rappresentati nella rassegna, oltre a Sant’Elia, Umberto Boccioni, Fernand Léger, Mario Sironi, Le Corbusier, Frank Lloyd Wright, Fritz Lang, Yona Friedman, Archizoom, Superstudio, Chris Burden, Carsten Höller, Cao Fei.
Nicola Salvatore nasce a Casalbore (Av) nel 1951, vive e lavora a Como e Marrakech. Dal 1995 è titolare di una cattedra di pittura presso l’accademia di Belle Arti di Brera, Milano, dove ha dato vita al progetto “Trattoria da Salvatore”, connubio inedito tra arte e cibo.
Salvatore è un esploratore della materia, della creatività e dell’arte; il suo percorso artistico è segnato da una presenza ricorrente: la balena. Il mammifero leggendario è per l’artista, sin da studente e nelle sue prime mostre personali, simbolo di ricerca interiore. Già durante i primi anni di attività Salvatore è stato invitato a partecipare ad alcuni dei più importanti eventi artistici contemporanei, in Italia e all’estero (Quadriennale di Roma; Biennale di Parigi, Biennale di Venezia).
Tramite numerose committenze pubbliche e private sono molte le opere di Salvatore presenti sul territorio italiano. L’artista è stato curatore dell’arte a bordo delle navi di Costa Crociere dove sono presenti molte sue opere.