Nicola Toffolini – Un perenne stato del presente fossile
Due opere installative e una serie di disegni dialogano con il fondo storico della biblioteca.
Comunicato stampa
Asciutte e maestose, le installazioni sono concepite come “opere-dispositivo” dispositivi dischiusi dall’apertura di quattro ante che svelano la pittura racchiusa al loro interno: interno: un altrove inafferrabile dove l’uomo è ormai superfluo. La pittura è però solo una delle parti, asservita a una macchina spettacolare complessa in cui l’oggetto e i suoi possibili punti di vista sono la vera narrazione, il cui fulcro di senso è la transizione, indispensabile e allo stesso tempo in opposizione alla visione, in un continuo trasgredire di soglie.
Anche i disegni in mostra dialogano con uno spazio e un tempo altro, in cui giganteschi moloch ci osservano, in contrasto formale e cromatico con l’arido paesaggio disegnativo che li accoglie. Stazioni sperimentali di sopravvivenza, osservano l'umanità come forza geologica, pronti per un possibile nuovo assetto.
La ricerca di Toffolini ha così la capacità di portarci avanti e indietro nel tempo, tra visioni di un futuro prossimo e la bellezza immortale di forme classiche, vivendo in un controtempo interstiziale. L’artista ci restituisce una prossemica privata in cui trovare la giusta distanza dal rumore di fondo della contemporaneità.
Mostra personale e azione performativa a cura di Lorenzo Balbi
Performance in collaborazione con Eva Geatti
Promossa da Istituzione Bologna Musei | MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna in collaborazione con SMA - Sistema Museale di Ateneo Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
L’artista ringrazia RENNER Italia e SIMONSWERK Gmbh per il prezioso supporto tecnico.