Nicolaj Diulgheroff / Arrigo Lora Totino
In mostra una selezione di opere di Nicolaj Diulgheroff e di Arrigo Lora Totino, dal titolo Convergenze parallele, titolo scelto per mettere in evidenza la sintonia esistente tra i due artisti.
Comunicato stampa
La Galleria Roccatre presenta, a partire da venerdì 3 maggio, una selezione di opere di Nicolaj Diulgheroff e di Arrigo Lora Totino, dal titolo Convergenze parallele, titolo scelto per mettere in evidenza la sintonia esistente tra i due artisti.
Diulgheroff, nato in Bulgaria nel 1901, fu architetto, designer, pittore e ceramista legato principalmente al movimento Futurista torinese. Dopo avere incontrato gli esponenti del Secondo Futurismo tra cui il pittore e ceramista Fillia, nel 1926 infatti si trasferisce definitivamente a Torino.
Nel 1932 si diploma in architettura presso la Regia Accademia Albertina. L’architettura restò però un’attività abbastanza secondaria, prediligendo la grafica pubblicitaria, gli arredamenti di negozi e abitazioni.
Non smise mai la sua passione per la pittura in stile futurista, lavorando molto sull’intersecarsi di linee, piani e sfere, come appare chiaramente dalla bella serie di collage esposti in mostra.
Tra questi lavori, come scrive Francesco Poli, curatore della mostra, sicuramente il più significativo è “Fisiogramma - Ritratto di Arrigo Lora Totino”, realizzato da Diulgheroff nel 1976,“una composizione con un impianto di base circolare e degli elementi rotondi che girano intorno una parte centrale in espansione, animata da dinamici inserti di strutture verbo-visuali, a forma di frecce o antenne, di nastri fluttuanti e di griglie di parole e caratteri tipografici. A guardar bene si leggono qui frasi spezzate come “solo suono nessuno” o “folgora e irradia”, che richiamano con plastica evidenza anche il vibrante registro della poesia sonora. E in effetti questa opera, di spirito futurista, è un bell’omaggio alla specifica dimensione espressiva del più giovane amico, tra i più originali protagonisti del rinnovamento (a partire dagli anni Sessanta) delle ricerche nel campo della poesia concreta, visiva e sonora, che ha le sue radici nelle avanguardie storiche, anche in particolare nelle sperimentazioni futuriste (come per esempio le “parolibere” o l’uso di elementi onomatopeici) di Filippo Tommaso Marinetti e altri artisti-poeti tra cui Francesco Cangiullo”.
In mostra troviamo anche vari significativi lavori di Arrigo Lora Totino, artista e poeta italiano, nato a Torino nel 1928, considerato uno dei padri della poesia sonora italiana. Esordisce come pittore figurativo (dividendo lo studio con Mario Merz) e passando per l'informale, approda ad opere astratto-geometriche di matrice optical. Alcuni di questi lavori in particolare hanno uno stretto rapporto con le configurazioni grafiche e tipografiche che Diulgheroff ha realizzato all’interno del Fisiogramma.