Nina Rosenblum – Fotografia indagine storica e diritti civili
Uno sguardo empatico, quello della regista americana Nina Rosenblum, che nei suoi docufilm, presentati per la prima volta in Italia, affronta il tema dei diritti civili nell’America contemporanea.
Comunicato stampa
Nina Rosenblum, candidata all’Oscar nel 1992 e riconosciuta negli Stati Uniti tra i più impegnati autori del documentario d’inchiesta, sarà la protagonista di una serie di incontri, seminari e proiezioni, in programma a Roma fino al 3 novembre 2011. A cura di Manuela Fugenzi in collaborazione con Officine Fotografiche, l’Università degli Studi Roma Tre e la Casa del Cinema, agli eventi parteciperanno la stessa Nina Rosenblum e Daniel Allentuck, co-fondatore della casa di produzione indipendente Daedalus Productions Inc. di cui Nina è presidente.
Un’occasione unica per il pubblico italiano per conoscere il lavoro di questa eccezionale regista e della sua casa di produzione che negli anni ha realizzato documentari e inchieste di grandissimo impatto sull’opinione pubblica americana: dall’inchiesta impossibile nell’unità sperimentale femminile di massima sicurezza del carcere federale di Lexington (sostenuta da Amnesty International, con la voce narrante di Susan Saradon), ai racconti sul ruolo e il trattamento riservato ai soldati afroamericani della Seconda Guerra Mondiale (Nomination all’Academy Award per la sezione Feature Documentary 1992) e sui cowboys afroamericani nella conquista del West, al documentario su Rikers Island (il più grande penitenziario degli Stati Uniti che ospita ben 15.000 persone), fino alla testimonianza del primo ufficiale americano che ha rifiutato di partecipare alla guerra in Iraq per motivi morali rischiando la corte marziale. Nina Rosenblum affronta nelle sue opere contesti sociali e politici non indagati dai media tradizionali. I progetti della sua casa di produzione televisiva indipendente e no-profit Daedalus Productions Inc., fondata assieme a Daniel Allentuck nel 1980, sono un prezioso punto di riferimento della cultura liberal e democratica americana per la loro capacità di declinare con sensibilità e tenacia la testimonianza umana. Numerosissimi premi l’hanno sostenuta negli oltre trenta anni di attività come regista documentarista e produttrice.
Figlia di Walter Rosenblum, uno dei più decorati fotografi dell’esercito americano della Seconda Guerra Mondiale, e di Naomi Rosenblum, illustre storica della fotografia, nei suoi film Nina ha indagato spesso personaggi e ambienti della fotografia americana esemplari di momenti cruciali della storia del paese: a partire dal grande maestro della fotografia sociale Lewis Hine (celebre per le indagini sul lavoro minorile e sulla condizione degli emigranti del primo Novecento), passando per la testimonianza del padre, fino a quella delle gemelle fotografe Frances McLaughlin Gill (pioniera della fotografia di moda e prima donna fotografa dello staff della rivista Vogue) e Kathryn Abbe (celebre ritrattista delle famiglie borghesi di New York) e alla ricostruzione storica del contributo delle donne fotografe nel settore.
Dal 19 al 23 ottobre si entrerà nel vivo della manifestazione con un’ampia retrospettiva ospitata dalla CASA DEL CINEMA - struttura promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale con la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura, Arte e Sport della Regione Lazio e la gestione di Zètema Progetto Cultura.
Martedì 25 ottobre, sempre alla Casa del Cinema, sarà la volta dell’evento clou: l’anteprima del film documentario Ordinary Miracles. The Photo League’s New York (2012) con la partecipazione di Nina Rosenblum e Daniel Allentuck, che hanno lavorato insieme alla regia dell’opera. Il film racconta un’esperienza unica nel panorama della storia della fotografia, quella della Photo League, la leggendaria comunità di fotografi che animò New York tra il 1936 e il 1951. Ispirati da Lewis Hine, dai fotografi della FSA e dal grande Paul Strand questi fotografi realizzarono un ritratto della vita urbana di New York senza precedenti. Ma in pieno maccartismo, nel 1947, il Procuratore Generale degli Stati Uniti iscrive la Photo League nella lista delle organizzazioni sovversive e nel clima di terrore della guerra fredda l’associazione sarà costretta a sospendere le attività e quindi a chiudere nel 1951 per mancanza di iscritti. Un’impegnativa e inedita ricerca d’archivio ha permesso, dopo decenni di oblio, di ricostruire il decisivo contributo di questa associazione. Accompagnati dal prezioso montaggio sonoro di musiche del tempo, ci viene proposto un ricchissimo repertorio di materiali: centinaia di fotografie eseguite da una sessantina di fotografi, interviste realizzate nel tempo dai registi ai membri dell’associazione, filmati e documenti che rievocano anche coloro scomparsi da tempo. Nina Rosenblum e Daniel Allentuck hanno realizzato un progetto durato dodici anni, nello stile anticonformista e rigoroso delle loro celebri indagini indipendenti, riportando alla luce una storia esemplare da uno dei momenti più bui della democrazia americana.
Gli eventi rientrano tra gli eventi Speciali di FOTOLEGGENDO 2011 – iniziativa organizzata da Officine Fotografiche con il contributo della Provincia di Roma e con il patrocinio di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Lazio, Assessorato Cultura, Arte e Sport, e del Municipio Roma XI, Assessorato alle Politiche Culturali e della Memoria.
Tutti i film sono in versione originale con sottotitoli in italiano. L'accesso agli eventi è gratuito.