Nina Viviana Cangialosi – Ero acqua io
Con “Ero acqua io”, mostra fotografica di Nina Viviana Cangialosi, F. project inaugura la sezione culturale del suo progetto dando così il via a diverse attività dedicate al mondo della fotografia e dell’immagine, nel suo nuovo spazio.
Comunicato stampa
Con “Ero acqua io”, mostra fotografica di Nina Viviana Cangialosi, F. project inaugura la sezione culturale del suo progetto dando così il via a diverse attività dedicate al mondo della fotografia e dell’immagine, nel suo nuovo spazio (info su F. Project in allegato alla presente mail o su: http://www.fproject.it/ ).
“Ero acqua io”
è un percorso visivo accompagnato dai versi del poeta persiano Jalāl ad-Dīn Rūmī. Immagini raccolte durante un viaggiare continuo, spesso per lavoro, in compagnia di una macchina fotografica e qualche libro, che ricostruiscono un aide-mémoire dell’anima dove il viaggio diviene metafora dell’andare verso se stessi e verso il mutamento che nell’interiorità inevitabilmente produce:
"Ero acqua io, son divenuto vento
e venuto a salvare gli assetati da questo miraggio.
La Parola è quel vento che acqua era stato
e acqua torna ad essere quando getta via il velo."
(Poesie Mistiche - Rūmī)
L'acqua e il vento, origine e causa di tutte le cose, ma anche la misteriosa natura invisibile che guida, accompagna, culla e infine svela.
Paesaggi avvolti dalla nebbia, piccoli dettagli come oggetti da collezionare, frammenti di visioni in un tempo dilatato, brevi epiphanies alla ricerca dell’essenza ultima del percorso fatto e di quello a venire.
L’elemento umano, quasi completamente assente, altro non è che simbolo appena leggibile di una più vulnerabile dimensione interiore.
Le fotografie sono stampate su carta cotone in piccolo formato e trattate singolarmente con vernice e bitume di Giudea. In questo modo, attraverso l'immagine, “mantiene una traccia e ricorda, incolla, ritaglia, sogna. Rammenda parole scucite.
E lo fa sempre cercando: una strada, uno sguardo, una luce nella nebbia, la bellezza.”
Immagini come canto profondo e sottile. Come acqua nel palmo di una mano.
Un fiato di vento tra le parole.
“Il discorso è una nave, il significato è un mare”.
(Rūmī)”
(testo di Luca La Vopa)
Biografia
Nina Viviana Cangialosi nasce a Bari nel 1977. Vive e lavora tra la Svizzera e l'Italia. Collabora principalmente con la Compagnia Finzi Pasca, occupandosi di fotografia di scena e ricerca iconografica.
Tra i finalisti del “Premio Hystrio - Occhi di scena 2010” con il reportage su “Donka, una lettera a Cechov” di Daniele Finzi Pasca e selezionata per “The Great Book of Graphic Arts”, progetto
patrocinato dall’Unione Europea con mostre collettive a Carpi Palazzo dei Pio, Budapest, Lodz e Bruxelles (aprile/ottobre 2010), ha inoltre partecipato a diverse mostre d’arte collettive: X Biennale di Grafica e Arti 2010 - Castelleone; Mostra d’arte giovanile Artefatto 2010 - Comune di Trieste; “Tracce 2010” VII Biennale di giovani artisti a Sarzano-RE.; "Ferro&Sale" Mostra d’Arte Contemporanea 2011 c/oSpazio Mil - Sesto San Giovanni; VI Biennale d’Arte 2011 - Soncino .
In ottobre 2010, la sua prima mostra personale “Conchiglie Imperfette” allestita al Teatro La Darsena di Magadino (CH) a cura di Hugo Gargiulo.