Nino Attinà – Riflessi mediterranei
Nino Attinà ha realizzato una bella storia di pittura. Un pittore calabrese diventato milanese da tempo immemorabile.
Comunicato stampa
Alle ore 18,00 di mercoledì 29 dicembre, nel nuovo spazio espositivo del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, nell’ambito del progetto “L’Opera al Centro” curato da Giuseppe La Motta, verrà inaugurata l'ultima mostra della programmazione 2021 “Riflessi Mediterranei”, di Nino Attinà con i testi di Sergio Mandelli, Giorgio Verzotti, Lucio Barbera e Osvaldo Patani Romeo. All’inaugurazione sarà presente il presidente Orazio Miloro.
Nino Attinà ha realizzato una bella storia di pittura. Un pittore calabrese diventato milanese da tempo immemorabile. Classe 1953, la sua ricerca si era a lungo soffermata su uno strano connubio di colori vivaci e contrastanti, e temi legati invece alle atmosfere del realismo esistenziale milanese: scene di interni o di periferie urbane, di giostre, sempre connotate da una tonalità emotiva dimessa, intristita.
Negli ultimi anni, invece, i suoi lavori sono sempre più caratterizzati da un segno libero, essenziale, a tratti nervoso, ma sempre più sicuro di sé. I volti e i corpi più che riconoscerli si intuiscono, composti come sono di pennellate sfilacciate, che si distinguono su un fondale di colori accesi. Nell'ultimo capitolo di questa storia, la pennellata che crea ricami sulla superficie, ottenuti con un pennello giapponesi, diventa scrittura e, magari attraverso Mathieu, si libera definitivamente dalla figura per portarci dentro a paesaggi che sono solo puro colore. Le ultime tele, frutto degli ultimi mesi di lavoro, sono bellissime. Il gesto scorre via sicuro, la composizione si svolge in uno spazio dominato da una visione forte, decisa.