Nino Bertoletti – 1889-1971

Retrospettiva a cura di Pier Paolo Pancotto che affronta la complessità della figura e della produzione di Nino Bertoletti, artista poliedrico, capace di spaziare con la stessa intensità dalla pittura alla grafica, dall’architettura al giornalismo fino al collezionismo.
Comunicato stampa
Una solida formazione culturale, i numerosi viaggi per visitare mostre e musei in tutta Europa, la conoscenza delle lingue straniere, un’ampia e selezionata biblioteca privata permettono a Nino Bertoletti, fin da giovane, di coltivare contemporaneamente interessi diversi, per lo più orientati in ambito artistico, intrecciando passione e professione.
Tra gli anni Dieci e Trenta del Novecento vive il periodo più intenso del suo percorso, partecipando alla Biennale di Venezia, alla Quadriennale di Roma e alle maggiori rassegne del periodo. Collabora all'organizzazione di eventi istituzionali, progetta un intervento architettonico per via della Conciliazione e contribuisce alla decorazione di un cantiere dell'E42 a Roma. Attivo anche come collezionista e mercante d'arte, da artista dialoga in prima persona sia con gli ambienti d’avanguardia (il gruppo de “La Casa”, di Villa Strohl Fern e della Secessione a Roma) sia con i cosiddetti “neo-classici” e con il gruppo del Novecento; entra in contatto con i maggiori interpreti del proprio tempo in campo artistico (Giorgio de Chirico, in primis, come anche Cipriano Efisio Oppo, Armando Spadini, Fausto Pirandello) e letterario (Luigi Pirandello, Massimo Bontempelli, Paola Masino, Emilio Cecchi, tra gli altri).
La sua carriera si sviluppa in parallelo a quella della moglie Pasquarosa (1896-1973), pittrice di rilievo con cui condivide viaggi ed esperienze culturali, oltre al grande amore per l’esercizio creativo.