No borders

Informazioni Evento

Luogo
CAPPELLA DELL'INCORONATA
Via Dell'incoronazione 11 , Palermo, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00
Chiuso: sabato, domenica e festivi

Vernissage
10/04/2017

ore 18

Biglietti

ingresso libero

Curatori
Enzo Fiammetta, Francesca Corrao
Generi
arte contemporanea, collettiva

Il Polo Museale regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo con la Fondazione Orestiadi di Gibellina, presentano, negli spazi espositivi della Cappella dell’Incoronazione (Via dell’Incoronazione, 11), la mostra “NO BORDERS, Arti e vicende di 7 Popoli – Iran, Iraq, Libia, Siria, Somalia, Sudan, Yemen, curata da Francesca Corrao e Enzo Fiammetta.

Comunicato stampa

Il Polo Museale regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo con la Fondazione Orestiadi di Gibellina, presentano, negli spazi espositivi della Cappella dell’Incoronazione (Via dell’Incoronazione, 11), la mostra “NO BORDERS, Arti e vicende di 7 Popoli - Iran, Iraq, Libia, Siria, Somalia, Sudan, Yemen, curata da Francesca Corrao e Enzo Fiammetta.

ll 27 gennaio 2017 il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato l'ordine esecutivo Proteggere la nazione dall'ingresso dei terroristi musulmani negli Stati Uniti, il cosiddetto muslim ban. L'ordine limita per almeno tre mesi l’ingresso di cittadini e migranti provenienti da alcuni paesi di Medio Oriente e Nord Africa, a maggioranza musulmana: Iran, Iraq, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen.

“Il polo museale regionale del Contemporaneo –dichiara Valeria Patrizia Li Vigni, direttrice del Polo-è particolarmente attento alle problematiche dell'apertura, dell'accoglienza ed ha tra i suoi obbiettivi l'avvio di un dialogo tra i paesi del Mediterraneo, già consolidato anche, attraverso grandi eventi, nella certezza che soltanto attraverso la cultura si può costruire un mondo migliore, come ad esempio la mostra Nel mezzo del mezzo che ha coinvolto 80 artisti provenienti dai diversi paesi che si affacciano nel Mediterraneo, o ancora con Schenghen, un progetto che traendo spunto dalla natura, evidenzia come gli animali siano liberi di migrare senza frontiere, malgrado ancora si costruiscano muri e barriere per gli uomini liberi. La Sicilia è un esempio di accoglienza, dove i popoli che si sono avvicendati hanno lasciato un valore aggiunto, dando alla nostra cultura un coacervo di stimoli che la rendono unica e irripetibile.”

Il mondo dell’arte non ha fatto attendere la sua risposta. Tra le prime iniziative, Il MoMA (Museum of Modern Art) di New York, ha reagito scegliendo la strada del dialogo tra culture, riallestendo parzialmente la collezione permanente a beneficio di opere di artisti provenienti dai paesi oggetto della restrizione.

Il progetto della mostra NO BORDERS, riprende l’iniziativa lanciata dal MoMA di New York: rendere omaggio - attraverso manufatti provenienti dalla collezione del Museo delle Trame Mediterranee della Fondazione Orestiadi (gioielli, costumi, ceramiche) - ai sette paesi oggetto del muslim ban, testimoniando che l’arte e il bello costituiscono l’antidoto più forte alla violenza terroristica e alla costruzione di inutili muri. La sezione curata da Francesca Corrao propone versi poetici di alcuni tra i più grandi autori dei sette paesi oggetto di quell’ordine esecutivo: da Adonis (Siria) a Sa’adi Yùsuf (Iraq) sino a Warsan Shire, giovane poetessa di origini somale seguita da oltre settantamila seguaci su Twitter.

Scrive Francesca Corrao: la mostra NO BORDERS, ci serve a ricordare che presto celebreremo l’anniversario della dichiarazione dei diritti universali dell’uomo…sempre più spesso si legge dell’inasprirsi dei conflitti, dell’emergere di nuove forme di razzismo e dell’innalzamento di muri che impediscono la libera circolazione delle persone…Tuttavia i diritti al rispetto della dignità della vita e alla libertà di movimento rimangono capisaldi del nostro orizzonte culturale: non si impedisce alle rondini di volare, non si fermano i flussi delle correnti del mare e gli esseri umani non possono smettere di riconoscere l’umanità e i bisogni dei loro fratelli in difficoltà.