Nora Renaud & Priscilla Tea – @rpa
La rada, a Locarno, inaugurerà l‘esposizione >@rpa<, basata su un dialogo tra le opere dell’artista ginevrina Nora Renaud e della pittrice milanese Priscilla Tea.
Comunicato stampa
Venerdì 9 novembre alle ore 18, la rada, a Locarno, inaugurerà l‘esposizione >@rpa<, basata su un dialogo tra le opere dell’artista ginevrina Nora Renaud e della pittrice milanese Priscilla Tea. In fasi differenti, la loro produzione artistica è stata strettamente legata al medesimo artista, il cosmopolita Miltos Manetas, che in questa esposizione funge da ospite speciale. L’esposizione ha un titolo enigmatico che da un lato rimanda all’arpa, dall’altro al linguaggio digitale ed alla comunicazione mobile. Anche l’immagine scelta dalle artiste per l’invito proviene da una chat testuale tra i loro smartphone. L’allestimento della mostra si baserà su un dialogo – una risonanza - tra le due artiste, che operano con media e tecniche differenti. Le opere di Nora Renaud mostrano elementi artigianali commisti a temi digitali, mentre nelle grandi tele assai contemporanee di Priscilla Tea convivono rimandi alla natura con parti di schermate digitali. Dunque nel dialogo tra le opere si evidenzierà anche la transizione operata dalle due artiste tra motivi e tecniche temporalmente distanti. A proposito di queste opere, e concordemente con Manetas, è importante citare il concetto di NeoUmile, ideato da Massimo Sterpi e che si riferisce al necessario understatement da parte dell’artista contemporaneo rispetto al suo essere percepito come vip o comunque differente dal popolo – concetto che a me ricorda quello richiesto in Giappone durante la cerimonia del tè a tutti i partecipanti, a qualsiasi ceto appartengano. Inoltre Nora Renaud chiama Hyperanalogia l’ambiguità di alcune sue opere tra forme chiaramente digitali e oggetti tradizionali, anche tessuti da indios della Colombia in cui vive. Infine Priscilla Tea ha usato in passato il concetto di Metascreen per suoi dipinti - dalla tecnica assai peculiare e riuscita - che in qualche modo fanno percepire il digitale. Essi fanno pensare a chi scelga di restare ancora analogico, pur nella consapevolezza di strumenti e comunicazioni di oggi, e che il nostro cervello possa vedere dello stupore andando oltre oggetti ormai banali come i gadget tecnologici. Ci lasceremo poi sorprendere da quanto – tra virtuale e reale – Miltos Manetas realizzerà in occasione di questa primo progetto duale di Nora Renaud e Priscilla Tea. L’esposizione è curata da Riccardo Lisi e durerà fino a sabato 1 dicembre 2018, visitabile dal giovedì al sabato, dalle 14 alle 19 e su appuntamento possibile anche nei giorni festivi. Sabato 17 novembre l’esposizione non sarà visitabile per via della partecipazione della rada all’evento Farsi Spazio a Lugano, presso lo Spazio Morel Il programma annuale della rada è sostenuto da DECS Repubblica e Stato del Canton Ticino, tramite i fondi SwissLos, e da Migros Percento Culturale. Ringraziamo inoltre la Città di Locarno. Intanto, fino al 30 ottobre, è possibile visitare alla rada l’interessante esposizione Redeemed from ruins. Free from consequences of sin, con opere di Matteo Emery, Lucas Herzig, Raphael Perret e Loredana Sperini, con la presenza virtuale di Armand Schulthess, curata da Rafael Kouto e Carolina Sanchez. - § - On Friday, November 9 at 6 p.m., la rada in Locarno will open >@rpa<, an exhibition based on a dialogue between the works of the Geneva artist Nora Renaud and the Milanese painter Priscilla Tea. In different phases, their artistic production has been closely linked to the same artist, the cosmopolitan Miltos Manetas, who acts as special guest in this show. The exhibition has an enigmatic title that on the one hand refers to the harp, on the other hand to digital language and mobile communication. The image chosen by the artists for the invitation also comes from a text chat between their smartphones. The exhibition will be based on a dialogue - a resonance - between the two artists, who work with different media and techniques. Nora Renaud's works show artisanal elements mixed with digital themes, while in Priscilla Tea's very contemporary large canvases references to nature coexist with parts of digital screens. Therefore, the dialogue between the works will also highlight the transition made by the two artists between motifs and techniques that are temporally distant. With regard to these works, and in agreement with Manetas, it is important to mention the concept of NeoHumble, conceived by Massimo Sterpi and which refers to the necessary understatement by the contemporary artist with respect to his being perceived as a VIP or in any case different from the people – something that reminds me of what is requested in Japan during the tea ceremony from all the participants, from whatever class they belong. Moreover, Nora Renaud calls Hyperanalogy the ambiguity of some of her works between clearly digital forms and traditional objects, also woven by Indians from Colombia, where she lives. Finally, Priscilla Tea has in the past used the concept of Metascreen for her paintings - with a very peculiar and effective technique - that somehow make you perceive the digital. They make us think of those who choose to remain analogical, even in the knowledge of today's tools and communications, and that our brains can see amazement going beyond banal objects such as technological gadgets. We will then be surprised by what - between virtual and real - Miltos Manetas will realize on the occasion of this first dual project by Nora Renaud and Priscilla Tea. The exhibition is curated by Riccardo Lisi and will last until Saturday, December 1st, 2018, open from Thursday to Saturday, from 2 to 7 pm and by appointment, also possible on holidays. On Saturday November 17th the exhibition will not be open due to the participation of la rada in the event Farsi Spazio in Lugano, at Spazio Morel. The annual programme of la rada is supported by DECS Repubblica e Stato del Canton Ticino, through the SwissLos funds, and by Migros Percento Culturale. We would also like to thank the City of Locarno. In the meantime, until October 30th, it is possible to visit at la rada the interesting exhibition Redeemed from ruins. Free from consequences of sin, with works by Matteo Emery, Lucas Herzig, Raphael Perret and Loredana Sperini, with a virtual presence of Armand Schulthess, curated by Rafael Kouto and Carolina Sanchez.