Nothing left to design

  • CAMPO

Informazioni Evento

Luogo
CAMPO
via della Marrana 94 00181 , Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
08/09/2016

ore 18,30

Curatori
Gianfranco Bombaci, Maria S. Giudici
Generi
arte contemporanea, collettiva

“Nothing Left to Design”, è una mostra frutto della collaborazione tra la casa editrice Black Square Press di Londra e CAMPO, uno spazio per l’architettura.

Comunicato stampa

Exhibition Opening:
Thursday 8th of September 2016 – 18.30 p.m.

Talk and book presentation:
Fundamental Acts and The Supreme Achievement, with Matteo Ghidoni and Maria S. Giudici
Thursday 8th of September 2016 – 19.00 p.m.

With the contributions by Andrea Branzi, Odile Decq, Gian Piero Frassinelli, Matteo Ghidoni, Sam Jacob, Philippe Rahm, Peter Wilson, Elia Zenghelis.

Featuring the work of Stefano Graziani

in collaboration with
Black Square Press
www.black-square.eu

"Nothing left to design", an exhibition born out of the collaboration between the London publisher Black Square Press and the space for architecture CAMPO, will open in Rome on Thursday the 8th of September 2016. With the contribution of: Andrea Branzi, Odile Decq, Gian Piero Frassinelli, Matteo Ghidoni, Sam Jacob, Philippe Rahm, Peter Wilson, Elia Zenghelis and featuring the work of Stefano Graziani.

Black Square and CAMPO asked a group of architects to imagine and describe through a brief narrative text the architecture that could give form and place to rituals and desires.
These scripts will become the basis for a set of narrative drawings developed during a workshop at CAMPO within which architecture students will try to give form to spaces designed by others. For a week, the workgroup gather in Rome, working on these translations from text to image, and exploring and documenting those places where sacred and profane rituals and ceremonies are celebrated in Rome today, from St. Peter to the Trevi Fountain.

The idea of the exhibition and the workshop, curated by Gianfranco Bombaci and Maria S. Giudici, together with a publication that will collect the results, originates from the project The Planet as a Festival published by Ettore Sottsass in 1972. The project, in the form of a text and a series of drawings, described the possibility of a land where all humans are free from work and social conditioning and where there is no architecture left to design. All that is left to architects in this condition is to imagine an architecture designed by “others”.

The Planet as a Festival is not a utopian project but rather the construction of a condition in which architecture can work as a device for new rituals, thus emancipating itself from the need to respond to a functional program. Architecture is then free to give space to the most profound instincts that animate collective life. It is precisely when ‘nothing is left to design’ that the mandate of architecture can be reinvented.

In this scenario, no social models are left to propose, and the rhetoric of infinite growth and development that animated the modern era comes to an end. Sottsass addressed this condition imagining architectures made by others, capable to represent dormant desires, which are in need of a form: a monolithic dispenser for incense, drugs, and laughing gas set in a campground, rafts for listening to chamber music on a river, and a stadium in which people gather to watch the stars. The projects were illustrated in collaboration with Tiger Tateishi and were intended as an offspring of the “moral of the man worker-producer”. Ultimately, Sottsass aimed to demonstrate how “men can live for the sake of living and can work to come to know, by means of their bodies, their psyche and their sex, that they are living.”

Sharing this approach the project "Nothing left to design" elaborates a reflection and opens a debate on the possible role of Architecture in putting forward ideas for new forms of life and new possibilities for our social imagination beyond the current conventional models.

CAMPO is space to debate, study and celebrate Architecture founded in Rome by Gianfranco Bombaci, Matteo Costanzo, Luca Galofaro and Davide Sacconi in 2015.
www.campo.space

BLACK SQUARE is a London-based publishing and educational platform.
www.black-square.eu

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Siete invitati all'inaugurazione di
NOTHING LEFT TO DESIGN
Workshop e mostra a cura di Gianfranco Bombaci e Maria S. Giudici

Inaugurazione:
Giovedi 8 Settembre 2016 – 18.30

Talk e presentazione:
Fundamental Acts and Supreme Achievement con Matteo Ghidoni e Maria S. Giudici
Giovedi 8 Settembre 2016 – 19.00

Con il contributo di Andrea Branzi, Odile Decq, Gian Piero Frassinelli, Matteo Ghidoni, Sam Jacob, Philippe Rahm, Peter Wilson, Elia Zenghelis.

E un lavoro fotografico di Stefano Graziani

in collaborazione con
Black Square Press
www.black-square.eu

Giovedi 8 Settembre 2016 inaugura a Roma la mostra "Nothing Left to Design", frutto della collaborazione tra la casa editrice Black Square Press di Londra e CAMPO, uno spazio per l'architettura.
Con il contributo di: Andrea Branzi, Odile Decq , Gian Piero Frassinelli, Matteo Ghidoni, Sam Jacob, Philippe Rahm, Peter Wilson, Elia Zenghelis e con il lavoro di Stefano Graziani.

Black Square e CAMPO hanno chiesto a un gruppo di architetti di immaginare e descrivere attraverso un breve testo narrativo l'architettura che potrebbe dare forma a rituali e desideri.
Questi testi sono diventati la base per una serie di disegni sviluppati durante un workshop a Campo in cui gli studenti hanno cercato di dare forma a spazi progettati da altri. Per una settimana, il gruppo di lavoro ha lavorato a Roma, su queste traduzioni dal testo alle immagini, esplorando e documentando i luoghi in cui si celebrano riti e cerimonie, sacre e profane, oggi a Roma; da San Pietro alla Fontana di Trevi.

L'idea della mostra e del laboratorio, a cura di Gianfranco Bombaci e Maria S. Giudici, insieme a una pubblicazione che raccoglierà i risultati, ha origine dal progetto “Il pianeta come Festival”, pubblicato da Ettore Sottsass nel 1972. Il progetto, sotto forma di un testo e una serie di disegni, descrive la possibilità di un mondo dove tutti gli esseri umani sono liberi dal lavoro e da condizionamenti sociali; dove non c'è più architettura da progettare. Tutto ciò che rimane agli architetti in questa condizione è quello di immaginare un'architettura progettata da "altri".

Il “pianeta come Festival” non è un progetto utopico, ma la costruzione di una condizione in cui l'architettura può funzionare come un dispositivo per nuovi rituali, emancipandosi così dalla necessità di rispondere ad un programma funzionale. L'architettura è quindi libera di dare spazio agli istinti più profondi che animano la vita collettiva. E proprio quando “nulla è lasciato al design” che il compito dell’architettura può essere reinventato.

In questo scenario, Sottsass ha immaginato architetture fatte da altri, in grado di rappresentare i desideri nascosti, che hanno bisogno di una forma: un dispenser monolitico per incenso, droga e gas esilarante in un campeggio, zattere per l'ascolto di musica da camera su un fiume, e uno stadio in cui le persone si radunano per guardare le stelle. I progetti sono stati illustrati in collaborazione con Tiger Tateishi e honno l’obiettivo di superare la "morale dell’uomo lavoratore-produttore". In ultima analisi, Sottsass mirava a dimostrare come "gli uomini possono vivere per il bene della vita e per venire a conoscere, per mezzo dei loro corpi, la loro psiche e la loro sessualità, che stanno vivendo."

Condividendo tale approccio il progetto "Nothing left to design" intende aprire una riflessione e un dibattito sul ruolo che oggi l'Architettura può avere nel produrre nuovi scenari, nuove forme di vita, nuovi orizzonti nell'immaginazione politica al di lá dei modelli convenzionali.

CAMPO è spazio per discutere, studiare e celebrare l’architettura fondato a Roma da Gianfranco Bombaci, Matteo Costanzo, Luca Galofaro e Davide Sacconi nel 2015.
www.campo.space

Black Square è un editore e un piattaforma educativa con sede a Londra.
www.black-square.eu

CAMPO is a space to debate, study and celebrate architecture, born in Rome out of the collaboration between Gianfranco Bombaci, Matteo Costanzo, Luca Galofaro e Davide Sacconi.

CAMPO invites researchers, professionals and students to expose projects, experiments and researches that challenge the current understanding of the city, and to collaborate in the investigation of the potential and the limits of architecture as a form of collective production and common knowledge.